Giochi di colore in una casa per due

Design contemporaneo, messo in risalto da spazi orchestrati con attenzione e da studiati contrasti di tinte, si accompagna a mobili retrò che, visti e ammirati da sempre nell’ufficio del nonno, sono stati recuperati e integrati, con mutate funzioni, nel piccolo appartamento milanese.

Come inserire in un ambiente moderno, mobili di famiglia, pezzi vecchiotti che ci piacciono o che comunque non vogliamo eliminare? Un suggerimento viene dalla casa dei due giovani architetti. I mobili d’ufficio del nonno di lei sono entrati a popolare il piccolo appartamento. L’armadio all’entrata, la libreria bassa in corridoio e lo schedario in soggiorno, ripuliti e restaurati, nella loro nuova veste, hanno cambiando destinazione d’uso e sono utilizzati per contenere le masserizie di casa. Nella libreria i piatti da tavola sono contenuti in scatole di cartone dorate.

Una coppia di giovani architetti, Stefania Pizzolato e Pietro Villonio, hanno progettato insieme gli interni della casa dove vivranno finché la famiglia, con la nascita dei figli, non richiederà spazi maggiori. Una casa provvisoria, quindi, ma che, proprio per questo, è diventata la palestra dove testare la propria capacità di trovare soluzioni divertenti, inserite in un contesto comunque armonico, e coniugare comodità abitative con il gusto del sorprendere, ingrediente che, se usato con gusto, rende sempre speciale una realizzazione, distinguendola dalle altre. Hanno così sperimentato ancora una volta il loro sodalizio lavorativo, che dura felicemente da qualche anno, e, questa volta, committenti di se stessi, non hanno avuto altri limiti alla fantasia, se non spazio e tempo. Ne è risultato un armonico appartamento all’insegna dell’allegria che vivono piacevolmente sia quando sono soli che quando la casa è invasa da frotte di amici. Posto al terzo piano di un palazzo d’epoca, nella centrale Via Olona, presenta una pianta ad “elle”, con l’ingresso nel lato più lungo, un corridoio da cui si accede alla cucina e al bagno, entrambi di piccole dimensioni e ricavati internamente. Il soggiorno, che contiene anche la zona pranzo, e la camera da letto danno invece su strada.

Per realizzare uno spazio fluido e continuo sono state lasciate solo le porte più che essenziali, del bagno e della camera da letto. Sono i colori a delineare le varie zone abitative: colori intensi e tra loro molto diversi, scelti con l’intento di dare allo spazio complessivo un’enfasi ed un’importanza che le piccole dimensioni, in realtà, negavano. È infatti il bagno, il locale più piccolo, ad avere i colori più forti di tutto l’appartamento: stucco veneziano rosso e blu, separati da una sottile striscia dorata. Una citazione Impero che nobilita ironicamente il luogo. In ingresso, cucina e corridoio sono colori caldi ad accogliere chi entra. Avorio e giallo oro, nelle varie tonalità dello stucco e del tamponato, segnalano le differenti funzioni, mettendo in risalto la zona cucina, protetta da una parete divisoria. L’arredo, che in questi locali, si integra con i colori delle pareti, è caratterizzato in soggiorno da pochi elementi colorati, che, scelti in modo un po’ autonomo tra loro, risaltano sulle pareti assolutamente bianche. Un noncolore scelto perché il locale è sentito come un luogo del divenire che può assumere quotidianamente la propria identità.

Appartamento a Milano
Progetto architetti Stefania Pizzolato e Pietro Villonio
Testo di Maria Luisa Bonivento
Foto di Tiziano Canu
Art direction M.L.B.

 

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