Giardino per Koi

Testi e disegni di: Giovanni Muccinelli, agronomo
Foto tratte da: “Nishikigoi – Still Waters” di Nigel M W Caddock

L’hobby del giardino con il laghetto per carpe ornamentali giapponesi o “koi” sta avendo una grossa espansione in tutto il mondo. Sono animali spettacolari che raggiungono anche un metro di lunghezza diventano dei veri e propri membri della famiglia. Sono pesci molto eleganti che riconoscono il padrone, molto pacifici, si fanno accarezzare, mangiano dalle vostre mani e danno movimento e gioia nel giardino.

Cos’è un laghetto per Koi

Costruire un laghetto per koi non è difficile però occorre una particolare competenza specifica, perché si tratta di creare un ambiente perfettamente progettato, adatto agli animali e che non dia troppe incombenze al proprietario. La tecnica è molto diversa da quella che si utilizza nelle piscine: non ci si può aiutare con cloro o altre sostanze chimiche aggressive che non sono compatibili con la vita dei pesci. Inoltre bisogna considerare che in un laghetto le cause di sporco sono molto elevate: deiezioni (i koi sono delle e vere proprie “macchine da inquinamento”), residui di cibo, foglie e tutto ciò che può cadere in acqua. Avere un laghetto nel proprio giardino è il sogno di tanti ma molte persone vengono dissuase dal pensiero che la manutenzione sia eccessiva, in realtà ottenere acqua perfettamente cristallina ed un ambiente sano per i pesci è possibile con realizzazioni dedicate. Innanzi tutto bisogna considerare i due fattori inquinanti principali: lo sporco di superficie e quello che si deposita sul fondo. Per eliminare il primo bisogna installare uno skimmer che raccoglie dal pelo dell’acqua tutto lo sporco che galleggia, per il secondo bisogna intervenire in sede progettuale prevedendo un dreno di fondo che raccoglie tutto ciò che si deposita nel laghetto (il profilo del fondo deve avere una pendenza tale da favorire la raccolta dello sporco verso il dreno). Tramite una pompa l’acqua dal dreno/i e dallo/dagli skimmer passa attraverso un prefiltro meccanico per gli inquinanti solidi e poi un filtro biologico necessario per smaltire biologicamente l’ammoniaca, tossica, che viene prodotta dai pesci. L’impianto filtrante è completo con uno sterilizzatore che impedisce il formarsi delle alghe unicellulari nell’acqua. (vedi 2 disegni). Il sistema deve essere sempre in funzione tutto l’anno, la pulizia dei filtri necessita di pochi minuti alla settimana senza sporcarsi o bagnarsi le mani.

Nelle foto: Progetto laghetto per Koi

Nella foto: Sezione di un laghetto per Koi

La Storia

I Koi, o Nishikigoi (il termine giapponese per dire carpe colorate) sono oggi i pesci da laghetto più popolari. La loro bellezza, grazia, amichevolezza e i loro colori hanno contagiato molti appassionati in tutto il mondo tanto da essere diventati dei veri animali da collezione. I loro colori sono così brillanti che i Koi sono anche chiamati “gioielli viventi”. I Koi sono in realtà mutazioni spontanee della normale carpa comune di color grigio (Ciprinus carpio). La carpa è un animale molto resistente che facilmente ha popolato fiumi e stagni in tutto il mondo. Nel diciassettesimo secolo gli agricoltori del nord-ovest del Giappone hanno cominciato a selezionare le carpe colorate (i Koi) dalle carpe comuni che allevavano come fonte alimentare nelle loro risaie. Dalla fine del diciannovesimo secolo fino ai giorni nostri sono state selezionate sempre nuove varietà e quindi oggi abbiamo animali per ogni gusto. Solo in Giappone quindi si ha una conoscenza genetica e di allevamento così profonda da produrre animali perfetti come forma, qualità e profondità dei colori, pattern e qualità della pelle. Pesci che possono raggiungere il metro di lunghezza e che a questi livelli costano migliaia di euro, che per animali con pedigree arrivano a centinaia di migliaia di euro perché sono tutti animali unici. Animali da concorso come quelli di queste foto.

Nelle foto da Sinistra a destra: Tancho, Yamabuki, Shiro Utsuri, Purachina, Showa,
Hi Utsuri, Ginrin ochiba shigure, Sanke, Asagi, Kohaku

Il “Dreno di fondo” è assolutamente indispensabile. Mantiene il fondo del laghetto pulito senza sforzi. Va sempre installato. Per i laghetti fatti con telo, cemento, gunite, o fibra di vetro.

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