FUNGHI”PORCINO” È L’APPELLATIVOCOMUNE DI ALCUNE SPECIEDI FUNGHI UBIQUITARI DEL GENERE BOLETUS, PRESENTI INTUTTI GLI AMBIENTI E A TUTTE LE QUOTE


A proposito di felicità

"PORCINO" È L’APPELLATIVO COMUNE DI ALCUNE SPECIE DI FUNGHI UBIQUITARI DEL GENERE BOLETUS, PRESENTI IN
TUTTI GLI AMBIENTI ED A TUTTE LE QUOTE.

Dai boschi di querce e di castagno della pianura, alle faggete e abetaie di alta montagna. Si tratta di un fungo simbionte, gregario, che può nascere anche in grandi famiglie di molti esemplari.Tozzo e massiccio, giustifica appieno il suo nome, che è l’esatta traduzione di quello attribuitogli dagli antichi Romani (Suillus). Se indisturbato raggiunge facilmente grandi dimensioni, che a volte possono divenire eccezionali. Non sono infrequenti ritrovamenti di esemplari di peso superiore a uno o due chilogrammi. Le specie di Porcino. Dal punto di vista merceologico, la denominazione di Porcino è attribuita a quattro specie di boleti (la sezione Edules del genere Boletus) facenti capo al Boletus edulis ed aventi caratteristiche morfologiche e organolettiche molto simili. Qualche micologo è arrivato a farne dodici specie
diverse, discriminando a seconda degli ambienti di nascita, gli alberi simbionti, i caratteri microscopici e macroscopici (forma, colorazione e proporzioni del corpo fruttifero). Ma le specie codificate dalla micologia corrente e che gli esperti sono in grado di riconoscere a prima vista per le loro caratteristiche esteriori, sono quattro: Boletus edulis, Bulliard: Fries – Nomi popolari: brisa, bastardo, fungo di macchia, moccicone, settembrino.

GIUSEPPE MIGNECO 1908 – 1997
RACCOGLITORI DI FUNGHI – ANNI 50
Olio su tela cm.71X71

Emisferico da giovane, spesso, carnoso, col margine chiuso sul gambo, poi spianato e infine con i lobi rialzati. Carne dapprima soda, poi molle, bianca. Commestibilità Eccellente. Alcuni fanno distinzioni a seconda del profumo o della consistenza della carne. Nel complesso però le differenze sono minime. In generale si può dire che B. aereus e B. aestivalis hanno gusto e profumo più marcati, ma carne meno soda. Mentre B. edulis e B. pinophilus sono meno saporiti ma più sodi e quindi molto adatti per la conservazione sott’olio. Habitat Boletus edulis – Ubiquitario. Tipico delle foreste di abeti bianchi e di abeti rossi, delle faggete ed in molte zone anche del castagno. Al Nord nasce anche sotto pini e betulle. Con stagione favorevole la nascita inizia verso la metà di luglio e può prolungarsi fino a novembre
inoltrato o fino alla comparsa dei primi freddi. Boletus aereus – Simbionte delle latifoglie di ambiente mediterraneo, castagni, querce varie, compresi cerri, lecci e sughere, soprattutto con sottobosco di scopa. Può apparire alla metà di giugno ma è tipico della tarda estate e dell’autunno. Boletus aestivalis – Nasce sotto latifoglie (querce, castagni, faggi) e nelle annate favorevoli anche sotto abeti. Spesso i primi esemplari si trovano alla metà di maggio. Gli ultimi agli inizi di novembre, nelle stazioni collinari o di pianura delle zone calde del Sud e verso il mare. Boletus pinophilus – Nasce sotto faggi, castagni e abeti. Al Nord anche sotto pini (da cui il nome). Predilige il sottobosco di mirtillo ma non
disdegna altri ambienti (alcune zone del Pratomagno, in Toscana, ne sono ricche pur essendo del tutto assente il mirtillo). Fa la sua prima comparsa in tarda primavera e in condizioni favorevoli può nascere in alta quota per tutta l’estate fino ai primi di novembre.

A proposito di felicità

Invitiamo i nostri lettori a mandare via e-mail i loro pensieri o le loro immagini a proposito di felicità;
saranno pubblicate sul prossimo numero di Casa felice.
Lettere al direttore: inviare le vostre e-mail a:

 

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