FRANCESCO TOPA – ARCHITETTURA – PROGETTO SEGNALATO

Il tema recepisce una serie di ipotesi progettuali relative all’Area dello Stretto, per le quali è ipotizzabile che, se concretizzate, modificherebbero la geografia politica ed urbana delle città interessate: Villa San Giovanni, Reggio Calabria e Messina.Esse sono: l’ipotesi di attraversamento stabile tra la Sicilia e il Continente realizzata
mediante il “Ponte di Archimede”;

l’istituzione dell’Area Metropolitana dello Stretto;

il Programma Innovativo in Ambito Urbano che prevede la riqualificazione del waterfront per il tratto tra la zona Falcata e Tremestieri;

la proposta delle FS denominata la “Via del Mare”, relativa ad un collegamento viario tra il porto di Messina e Tremestieri, con l’interramento della ferrovia.

All’interno di questi ragionamenti di carattere generale, il progetto si pone l’obiettivo di riqualificare un’area che, in previsione delle ipotesi anzidette, andrà dismessa e, se opportunamente ridisegnata potrebbe porsi come una nuova polarità di forte valore  urbano.

L’area di progetto si colloca all’interno di una zona posta alle spalle del Manufatto Viaggiatori della stazione ferroviaria di Messina, opera del noto architetto bolognese Angiolo Mazzoni, una vasta area lineare che fa da diaframma tra il tessuto urbano messinese progettato da Borzì e l’area costiera.

Il progetto affronta queste tematiche con l’intenzione di ripristinare un nuovo rapporto tra la città e il mare e di ridefinire, con un linguaggio architettonico sobrio e contemporaneo, l’immagine urbana generale della città di Messina.

Un intervento che proietta verso il mare l’edificio principale e che, ad una scala di ordine superiore, cerca di stabilire nuovi rapporti tra l’architettura ed il paesaggio.

In detto edificio si prevede la realizzazione di un Palazzo della Musica.

Esso viene servito da una lunga passeggiata coperta a carattere commerciale, i cui caratteri architettonici sono ispirati alle geometrie degli edifici del Mazzoni e, alle spalle, un grande parco attrezzato, la cui morfologia nasce dalla memoria dei binari che nel progetto diventono dei percorsi che delimitano le aree verdi dal resto, delimita il progetto verso la città.A livello urbano, la proposta tende a far dialogare la composta trama urbana della città di Messina con un progetto dove prevalgono le forme morbide del disegno del parco, che conservano la memoria della trama ferroviaria esistente, con degli innesti geometrici i cui riferimenti sono rintracciabili nella maglia urbana cittadina, come il prolungamento dell’asse di Via Tommaso Cannizzaro dove viene riproposto lo stesso sistema residenziale, con le stesse proporzioni e forme, o il prolungamento della Palazzata che si spinge fino a dentro il mare culminando con l’edificio della musica.Inoltre, il Palazzo della Musica, edificio terminale che raccoglie la passeggiata, si pone come un nuovo monumento urbano la cui scala è direttamente riconducibile alla dimensione dello Stretto.

A livello architettonico si vuole sottolineare solo qualcuno dei temi che caratterizzano i manufatti: il primo riguarda l’edificio della musica, in cui ad una complessità architettonica interna corrisponde una silenziosa stereometria esterna che rendono molto compatti i prospetti che affacciano sullo Stretto, il secondo è la pensilina che fa da copertura alla passeggiata sul mare, dove il tema che struttura lo spazio è immediatamente riconducibile alle famose pensiline di Mazzoni che caratterizzano l’area in cui sorge il progetto.

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