Mons. Luca Bressan, Vicario episcopale per la Cultura nella Diocesi di Milano, ripercorre i principali passi mossi nel corso dell’anniversario dell’Editto di Costantino e Licinio. Soprattutto richiama l’importanza germinale di quel lontano momento storico nella prospettiva del cammino di civiltà.
Molte le occasioni di riflessione ora che si celebra l’Editto di Milano. Può ricordarne le più significative?
Dall’8 all’11 di maggio si è svolto il convegno specialistico “Costantino a Milano. L’Editto e la sua storia”, organizzato dalla Biblioteca Ambrosiana, assieme all’Università Cattolica e all’Università Statale.
Si è da poco conclusa a Palazzo Reale la mostra organizzata dal Museo Diocesano. Abbiamo accolto il Patriarca di Costantinopoli Bartolomeo I, che con S. Em. Card. Angelo Scola ha svolto lectio su quel momento intenso per la Chiesa che fu il IV secolo d.C…. L’intento di questi eventi non è tanto di porre in evidenza l’attualità dell’Editto, quanto di cogliere l’occasione per interrogarsi oggi sul diritto alla libertà religiosa, vedendolo come il fondamento di tutti i diritti. Proprio per questo a ottobre si svolgerà un altro grande incontro internazionale incentrato sulla libertà religiosa, indagata sul piano filosofico e teologico…
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