FLUIDITÀ E CONTINUITÀ


Un progetto personalissimo dell’architetto Fuksas.

“Un nastro laccato rosso, quasi un segno grafico, assieme a un nastro di luce bianca, disegnano
e strutturano un complesso sistema di spazi”.

Progetto di Massimiliano e Doriana Fuksas, architetti
Foto di Ramon Prat
EMPORIO ARMANI CAFFÈ / Charter Road, Hong Kong

Il progetto dell’Emporio di Armani ad Hong Kong nasce dalla consapevolezza che la cultura globale è il territorio di sperimentazione delle molte identità; l’architettura e la moda sono aspetti della nostra realtà e fanno parte dello stesso universo culturale.
Apparentemente l’architettura sembra permanente e la moda effimera, ma l’accelerazione della nostra società le rende in competizione e sovrapposizione. L’incontro tra due creatori, e di due modi diversi di vedere il mondo, ha generato un ambiente in cui luce e vetro si armonizzano per creare uno spazio fluido nel quale la gente si incontra, vive e fa acquisti. Il progetto rifiuta ogni formalismo della tradizione dell’architettura degli interni: i vuoti sono più importanti dei pieni e i flussi, non la decorazione, sono la fonte d’ispirazione.
La conseguenza è una struttura libera da peso, librata nello spazio attraverso pareti curve in vetro che costruiscono tre spazi: uno interno, uno esterno ed uno interstiziale.
Tutto lo spazio è fluidità, un percorso ininterrotto nel quale le pareti sembrano spinte oltre i confini della scatola muraria e i controsoffitti diventano immateriali; gli apparecchi illuminanti scompaiono, si perde la geometria delle sorgenti luminose.
Il pavimento in resina lucida amplifica l’effetto di leggerezza e moltiplica le immagini all’infinito; le pareti portanti spariscono inondate di luce.

Il nastro rosso laccato parte da terra, s’innalza, diventa tavolo, s’intreccia e si trasforma in banco per il bar, disegnando lo spazio fino alla hall.
Alla fine si avvolge in una spirale che fa da tunnel per l’ingresso, indipendente da quello dell’Emporio.

Il confine spaziale è delimitato otticamente da “nastri di luce” realizzate con superfici opaline retroilluminate che
possono variare di intensità sia luminosa sia cromatica per modificare l’atmosfera durante i diversi momenti della
giornata. Gli arredi sono costruiti in acciaio satinato rivestito con un materiale morbido e traslucido molto
piacevole al tatto.

Il nastro rosso laccato, denso di significato e tensioni, disegna lo spazio fino alla hall; è concepito come una linea che costruisce gli spazi (lounge, bar, ristorante, foyer). Questo elemento parte da terra e durante il suo percorso si innalza, diventa tavolo, scende lambendo lo spazio destinato a ristorante, si intreccia e si trasforma in banco
bar; alla fine si avvolge in una spirale che costituisce il tunnel d’ingresso, indipendente da quello dell’Emporio. Il confine è delimitato da “pareti di luce”, realizzate con elementi traslucidi retroilluminati che possono variare di
intensità luminosa e cromatica per consentire di variare l’atmosfera durante i diversi momenti della giornata. L’intensità luminosa e il colore della luce si modificheranno durante il giorno e la sera. La “vetrina” su Charter road interpreta le modificazioni e le immagini della città di Hong Kong con segni grafici illuminati e in continua mutazione. Gli arredi dal disegno razionale, sono costruiti in acciaio satinato rivestito di materiale morbido e traslucido, piacevole al tatto; la loro presenza è molto discreta e ben si inserisce nell’intensità del resto dell’arredamento.
Annullando il contesto (pavimenti, soffitti, strutture, pareti) il visitatore diviene protagonista, parte integrante di un’emozione, ospite di un ambiente fatto di leggerezza e fluidità; l’Emporio Armani di Hong Kong è luogo in cui ognuno si sentirà il solo protagonista in uno spazio disegnato per lui, e gli oggetti che incontrerà saranno immersi di luce magica.

Angelo Fiore, architetto
(Da Bar design n° 1)

 

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