Favole tropicali


Atmosfere asiatiche

Antichi templi, piantagioni di tè, mercati colorati, piccoli villaggi costruiti tra insenature bordate da
palme e spiagge bianche: non è un invito a partire ma a ricreare nel proprio habitat atmosfere e sapori “made in Asia”.

Le pagine di Tropical Asian Style stupiscono per le splendide immagini che ci introducono in alcune delle abitazioni più suggestive situate sulla costa sud-est dell’Asia, da Chiang Mai a Bali, da Kuala Lumpur a Java. A queste si aggiungono
oltre 70 ambientazioni, “geografie domestiche” che si aprono sugli indimenticabili paesaggi della Thailandia, della Malesia, di Singapore, dell’Indonesia. Ogni costruzione è in perfetta armonia con la natura tropicale: strutture in legno, tetti in paglia e verande chiamate, nella tradizione balinese, balé o sala, in quella tailandese e i joglo
pendopo (case javanesi), considerate strutture sacre perché i soffitti riprendono la forma dei templi.

Il maestro disse a un suo allievo: Yu, vuoi che ti dica in
che cosa consiste la conoscenza? Consiste
nell’essere consapevoli sia di sapere una cosa che di non
saperla. Questa è la conoscenza.
(Confucio)

La natura è il soggetto dominante

L’uomo occidentale avverte il fascino dell’estetica e della decorazione magica dell’Oriente

Al centro lo spazio prima adibito ad altare formato da un quadrato di quattro colonne (soko guru), è ora arredato con un tappeto e comodi cuscini per rilassarsi. Il soffitto è dominato da un’unica struttura detta tumpag sari e spaziose sale utilizzate per banchetti e riunioni. La maggior parte dei balé, denominati “parapioggia e parasole” dall’autorevole architetto Le Corbusier, sono caratterizzati da un arredamento molto semplice, altri invece sono impreziositi da decorazioni prese da antichi templi come, ad esempio, il pannello in legno lavorato a mano e intagliato con disegni floreali, utilizzato per separare l’area della camera da letto e dare un tocco di romanticismo.

Tradizionalmente inserite in un contesto naturale, sono quasi sempre ornate da riferimenti artificiali come laghetti, giardini, giardini in miniatura o con rocce e ghiaia, simbolo dell’acqua. Oggetti e statue raffiguranti le divinità, in terracotta o in legno laccati di diversi colori; divani rivestiti con tessuti in seta; batik indonesiani; cesti con motivi intrecciati usati come oggetti decorativi; il lavandino a forma di madreperla e lo specchio decorato con le conchiglie:
tutto può essere preso come spunto per decorare la nostra casa e ricreare così un ambiente naturale e fiabesco.

Elementi funzionali… ricavati da protagonisti naturali del mare

L’architettura dell’Estremo Oriente è ricca di significazioni e provocazioni: ci appare spesso pesante sia per le tonalità accese degli edifici (rosso e oro), sia perchè dietro queste costruzioni vi è una preparazione tecnica molto complessa che tiene conto non solamente di nozioni di tipo geologico, ma anche di tipo geomantico, magico, di conoscenze religiose, artistiche e persino psicologiche. Certo, si ritrovano simbologie completamente diverse da quelle occidentali, ma catturarle è un po’ come assicurarsi la presenza di “influssi benefici”.

Tutte le immagini di questo servizio sono tratte dal volume: Tropical Asian Style, edito da Periplus Editions, fotografie di Luca Invernizzi Tettoni

 

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