STOCKHOLM LIBRARY

La proposta elaborata per la realizzazione della Stockholm Public Lybrary si è basata su due punti principali. Da una parte mantenere e riutilizzare i tre edifici annex esistenti considerando la fondamentale importanza rivestita quali opere dell’architetto Gunnar Asplund, ma soprattutto dell’Asplund building con il caratteristico corpo cilindrico, e dall’altra fornire un’identità alla Biblioteca basandosi sull’altro elemento fondamentale, cioè l’Observatory Hill, ovvero la collina su cui é presente un osservatorio. La collina è un punto fondamentale di riferimento sia per la zona che per l’intera città.
Sulla base di questo elemento, si è preferito evitare di progettare edifici aventi un’altezza tale da impedire il contatto visuale che attualmente si ha della collina dall’intera area circostante.

“UNA BIBLIOTECA A STOCCOLMA. LEGGENDO SULLA COLLINA”

L’idea base è stata quella di adagiare i nuovi edifici sul pendio della collina, dando a questi un andamento curvilineo che riprendono le sue curve di livello, e mediante l’utilizzo di tetti verdi e di un sistema di terrazze, percorsi e spazi aperti, con la funzione di “restituire” alla collina lo spazio e il verde occupati.
I nuovi edifici quasi compenetrano gli annexes dando l’idea che il sistema di edifici pensato da Gunnar Asplund, l’Observatory Hill e la Nuova biblioteca si fondano insieme in un unico soggetto di interesse nazionale con un proprio valore culturale. Il vecchio insieme al nuovo con lo sguardo sempre volto alla natura e ai suoi elementi.

“IL SISTEMA DI PIAZZE E TERRAZZE UNISCE LA COLLINA,
IL PARCO E LA BIBLIOTECA”

Elemento costante nel progetto è stato anche quello di prevedere un sistema di spazi aperti e chiusi (piazze e terrazze) che uniscono e fondono insieme la collina e il parco con la biblioteca.
Per quanto riguarda gli edifici annex, in quanto memoria storica, si è preferito mantenerli, prevedendo la sola demolizione dell’ala posta a fianco dell’Annex 1 prospiciente Spelbomskan square, dato che questa non era stata prevista nel progetto originario di Gunnar Asplund.
I tre edifici sono stati valorizzati mediante un “rivestimento” con facciate vetrate (con applicata pellicola per la protezione solare) in cui i fronti principali hanno una caratteristica forma curva. Questa vuole trasmettere l’idea di avere legato il rivestimento tutto attorno agli edifici esistenti. La copertura realizzata in lastre di rame pretrattato hanno anch’esse un andamento curvilineo. Data l’importanza dell’Asplund building sì è preferito esternamente prevedere soltanto un ripristino di colore e valori originali previsti da Gunnar Asplund.

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