LA GEO-ARCHITETTURA E IL SACRO

La mostra Verso una Geo-Architettura.
Lavori delle tesi e del laboratorio di progettazione guidato da Paolo Portoghesi, evento “collaterale” della prima edizione della Festa dell’Architettura di Roma – Index Urbis promossa dal Comune di Roma con la Casa dell’Architettura e l’Ordine degli Architetti di Roma e Provincia, è stata allestita nella storica sede romana dell’Accademia
nazionale di San Luca.
“Parlare di Geo-Architettura serve – ha affermato il Prof. Arch. Paolo Portoghesi all’inaugurazione della mostra “a dare alle nuove generazioni di architetti un appassionante obiettivo da raggiungere, l’imperativo etico della responsabilità verso il futuro, che si contrapponga al denaro e al mercato: le due divinità che dominano oggi la terra inaridita che ha smarrito il senso del sacro.”La Geo-Architettura segue Abitare la terra e simili formulazioni teoriche, nel rispetto dell’identità del luogo in cui si immette il processo costruttivo e abitativo.
Dall’elemento unificante religioso, al grattacielo, alla casa, alla formulazione del complesso nucleo urbano, l’arte e l’architettura nascono dal territorio e lo promuovono nelle sue caratteristiche primarie che si fanno punto geografico di riconoscimento e referenzialità.
La mostra è stata curata dai collaboratori al Laboratorio: Donatella Scatena, Petra Bernista, Fabio Da Col, Francesca Gottardo, Fabiomaria Mecenate, Marta Puntelli.Il Corso di Geo-Architettura è stato istituito nel 2007 alla Facoltà di Architettura di Valle Giulia a Roma. La sua finalità consiste nel “costruire una nuova sensibilità verso un’architettura della responsabilità, attraverso la rilettura critica approfondita dei frammenti di geo-architettura del passato e del nostro tempo, capace di riunire diverse tendenze nel comune programma di ridare alla disciplina architettonica l’obiettivo, quasi perduto, di migliorare la vita deegli uomini.” Come spiega il titolare del Corso, il Prof. Arch. Paolo Portoghesi,“Geo-Architettura perché ogni opera di architettura altera la crosta terrestre e può nuocerle, ogni volume costruito, ogni trasformazione progettata, può avere conseguenze anche in luoghi lontani, alterando equilibri imponderabili…

Dall’alto: il progetto dell’Arch. Giulio Proli evidenzia un’attenta analisi del rapporto tra tipologia e topologia, elaborando soluzioni sensibili alla vocazione dei luoghi verso una Geo-Architettura (1-2). Il progetto dell’Arch. Pietro Fantozzi affronta il rapporto tra architettura e liturgia mettendo in luce, pur nella continuità planivolumetrica spaziale, l’importanza della caratterizzazione dei vari momenti liturgici, attraverso la geometria degli spazi e la scelta dei materiali (3-4).La Geo-Architettura non esiste ancora.
Ne esistono però frammenti disseminati nel tempo e nello spazio… Agli studenti che  partecipano alla nostra ricerca indichiamo dei requisiti da soddisfare per accertare la direzione del loro lavoro: Imparare dalla natura; Confrontarsi con il luogo; Imparare dalla storia; Impegnarsi nell’innovazione; Attingere alla coralità; Tutelare gli equilibri naturali; Contribuire alla riduzione dei consumi.

Il progetto degli Arch. Andrea Di Franco, Alessia Rossi e Marco Tutone esprime e sintetizza in forme architettoniche la suggestione e la ritualità delle mani che si incontrano in preghiera (5).
Il progetto dell’Arch. Andrea Rosati dimostra un’intima comprensione dello spazio liturgico nella misurata attenta valorizzazione dei poli liturgici distinti per dimensione, localizzazione, differenziata geometria spaziale, diversa intensità e modulazione della luce (6-7-8).La scala borrominiana che, con il suo movimento elegante e avvolgente adorna Palazzo Carpegna, sede prestigiosa dell’Accademia nazionale di San Luca, è stata testimone silenziosa e privilegiata della mostra che ha illustrato, attraverso una selezione dei progetti degli studenti più meritevoli, l’attività didattica di Paolo Portoghesi nell’ambito del Laboratorio di Composizione Architettonica. Dal 2001, anno in cui ho iniziato a collaborare all’attività didattica del Laboratorio di Portoghesi come assistente, le tematiche oggetto di studio e di ricerca si sono incentrate sullo spazio sacro con la finalità di contribuire alla formazione dei futuri architetti, rendendoli partecipi della profonda trasformazione sancita nel Concilio Vaticano II, cui l’architettura sacra contemporanea sembra non sia riuscita a dare ancora pienamente risposta. L’obiettivo del percorso formativo, che si è arricchito, nel corso di dieci anni, di numerosi contributi con l’intervento di esperti nel settore, è stato di elaborare proposte concrete nella definizione di una nuova tipologia postconciliare, che approfondisca il legame tra architettura e liturgia, fedeli e celebrante, e che sia espressione tangibile di quella ricchezza liturgica in cui parola e silenzio, stasi e movimento, possano integrarsi e, attraverso gerarchie spaziali e luminose, essere valorizzati, trasformando gli elementi identificativi dell’esperienza religiosa in segni architettonici.
Da sottolineare l’originalità delle soluzioni espresse nei progetti esposti che, pur condividendo l’impostazione tipologica comune, definita per ogni seminario al termine di un percorso condiviso, hanno raggiunto e maturato soluzioni diverse tra loro, basate sull’interpretazione del rapporto tra tipologia e topologia, in quanto linguaggio dei luoghi sensibile alla vocazione del territorio, verso una Geo-Architettura quale architettura della responsabilità, in conformità con le esigenze della comunità in una prospettiva di impegno etico. Analizzando l’iter progettuale che, attraverso la conoscenza degli spazi celebrativi e delle relative liturgie, conduce alla elaborazione dello spazio sacro, si è dispiegato, nell’ambito del Laboratorio, un cammino conoscitivo, iniziatico ed escatologico, che fa della pietra “parola di Dio”, secondo un approccio metodologico che, come sostiene Mario Botta, proprio attraverso l’indagine e la ricerca progettuale sul sacro
scopre e rivela i temi e i principi che motivano l’architettura stessa.

Francesca Gottardo,architetto
cultore della Materia in Progettazione Architettonica e Geo-Architettura alla Facoltà di Architettura di Roma

Condividi

Utilizziamo i cookie per offrirti la migliore esperienza sul nostro sito web.
Puoi scoprire di più su quali cookie stiamo utilizzando o come disattivarli nella pagine(cookie)(technical cookies) (statistics cookies)(profiling cookies)