Eleganza e leggerezzain una prestigiosa casa di montagna


Al Passo del Tonale, a Ponte di Legno

Grazie a una regia attenta e al lavoro di artigiani specializzati, si è riusciti a realizzare un interno in stile alpino che non ha niente di museale, ma al contrario possiede grande freschezza e modernità
pur impiegando un linguaggio decorativo tradizionale
.

Da sempre nell’architettura d’interni delle case di abitazione situate sulle Alpi del Nord Est si sono fuse varie influenze regionali: quella trentina, semplice e rigorosa, quella tirolese, ancora legata alla decorazione gotica e rinascimentale, e quella veneta, fastosa e colorata.
Per un certo periodo nelle ville intorno a Cortina, grazie a certe intuizioni del compianto architetto Vietti che aveva fatto da apripista, si era raggiunta una sintesi gradevolissima di queste tre componenti. È più che naturale quindi che in una casa di montagna situata ai confini tra la Pianura Padana e il Trentino, si cerchi di rinnovare questa tradizione cortinese che ha fatto scuola. Quindi: boiserie d’abete ovunque, ma non solo.

Quel che colpisce subito in questo salotto è la presenza di mobili provenienti da vari stili anche molto lontani tra loro: il tavolino cinese, la poltrona extra large neobarocca, il divano con tessuto di gusto inglese, le tende damascate di provenienza veneziana.
Eppure, grazie alla mano felice di chi ha arredato, sembrano stare bene insieme da sempre.
La seconda cosa che salta all’occhio è l’elegante leggerezza della boiserie, dove le cornici hanno un disegno molto forte, ma anche poco rilevato.
La terza cosa che fa buona impressione sono le nicchie ricavate nelle pareti che, illuminate dall’alto, danno tridimensionalità e dilatano lo spazio.

L’IMPORTANZA DELLA SCELTA DEL LEGNO NELLA REALIZZAZIONE DELLE BOISERIE

I LEGNI OGGI PIÙ USATI PER FODERARE UNA CASA DI MONTAGNA SONO: IL LEGNO DI CONIFERE, QUANDO SI VUOLE UN EFFETTO MOLTO RUSTICO CON NODI IN EVIDENZA (L’ABETE È TRA QUESTI IL PIÙ SOBRIO), OPPURE I LEGNI USATI ANCHE IN CITTÀ COME IL TRADIZIONALE NOCE E LA DURISSIMA QUERCIA. MA IL PUNTO PRINCIPALE DELLA SCELTA È LA LORO PATINA: IL LEGNO ANTICO DI RECUPERO PUÒ AVERE PATINE GRADEVOLISSIME, MA È PARTICOLARMENTE COSTOSO; IL LEGNO “EVAPORATO” SEMBRA PARZIALMENTE INVECCHIATO ED HA QUASI LO STESSO PREZZO DEL NUOVO; INFINE, IL LEGNO PRODOTTO OGGI OFFRE UNA GRANDE POSSIBILITÀ DI SCELTA, IL PREZZO IN GENERALE PIÙ BASSO, MA HA UN SAPORE DI NUOVO CHE AI PIÙ RAFFINATI NON PIACE TANTO.

Si percepisce perfettamente la scansione dello spazio operato dalle lesene e dai traversini della boiserie che continua con lo stesso modulo anche sul soffitto.
Essa contribuisce a dare omogeneità e profondità a uno spazio interno abbastanza accidentato.
Queste simmetrie vengono riprese nel posizionamento delle applique con angeli barocchi, disposte sempre al centro dei pannelli per rinforzarne l’effetto decorativo.
Il letto della camera padronale unisce la semplicità del volume squadrato a un fregio barocco che anima la testata, una decorazione che sembra continuare nel volo dei fantasiosi puttini.
In cucina si nota la scelta coraggiosa del marmo nero per il piano di lavoro che continua sulla parete fino alla cappa laccata di rosso. La piccola scultura di un cervo è di un artigiano locale. La totalità delle boiserie e degli arredi su
misura è realizzata da Il Picchio Verde.

Quadrature scandite con cornici sottili secondo il gusto trentino, pesanti tende damascate che si appoggiano fastosamente sul pavimento (l’influenza di Venezia), i luster e le cornici fatte con corna di cervo della tradizione tirolese.
E poi, come apporto personale della padrona di casa che vive spesso a Londra, l’accostamento riuscito di mobili cinesi e tibetani.
Un insieme eclettico particolarmente riuscito che emana un’atmosfera sicuramente elegante ma nello stesso tempo calda e accogliente.
Il merito va diviso equamente tra organizzazione degli spazi, la loro scansione attraverso le quadrature della boiserie, la scelta del mobilio fatta con libertà e mano sicura. È chiaro che il tono generale è dato dalla “pelle” che uniforma tra loro le stanze, cioè dal rivestimento con pannelli di legno, traverse e montanti molto ben scelti nella loro modularità e nella loro esecuzione sapiente e accurata, dove sono importanti anche la scelta del colore e la finitura a cera d’api.

(W. P.)

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