EDIFICARE PER CREARE VALORI


Milano. Progettazione di un edificio di otto piani. Progetto Anna Teresa Ritacco, architetto.

Costruire per definire e ridare valore a una porzione marginale della città. È l’idea di architettura che emerge dal progetto di un edificio collocato in una zona semi-decentrata di Milano. Una forma stilizzata ed espressiva.

Progetto Anna Teresa Ritacco, architetto – collaboratori: Angelo D’Ambra, architetto e Saverio Paglianiti, professore

Il progetto si colloca in un lotto alla fine di viale Certosa, una zona semi – decentrata rispetto il centro storico di Milano. L’idea che ha generato al progetto è il definire e rivalorizzare una porzione di area marginale della città per dare continuità
urbana, su dimensioni limitate di territorio; l’articolazione dell’architettura si affida a questa volontà di marcare il confine, e al gioco dei collegamenti tra questo limite costruito e il vuoto in mezzo, attraverso i collegamenti che gli stanno attorno. Il suo valore è dunque, essenzialmente, nell’intenzione di offrire un “riuso” di porzioni di città, cogliendo e ridefinendo il sedime viario e le poche preesistenze, su cui sorgerà l’edificio.

Sarà la stessa città in formazione che suggerisce nuove forme di spazio: forme colorate, aperte che bisogna saper leggere, interpretare e trasformare.
È un disegno stilizzato da forme geometriche e da combinazioni alternate di pieni e vuoti, positivo – negativo, dove al
piano terra trovano collocazione negozi alti 4.50 e nella parte terminale viene posizionato un soppalco che funge da
living, mentre ai piani superiori troviamo la distribuzione con diverse metrature di appartamenti.

Per quelli posti ad angolo sono state progettate per tutti i piani delle serre, che si stagliano come solidi di vetro opaco colorato. Gli appartamenti e i negozi sono dotati di posti auto al piano terra e box interrati. Volumetricamente l’edificio con impianto a “L” viene arricchito, con una complessità che si svela solo mediante l’approfondimento dello sguardo. Girando l’angolo, si scopre nel prospetto del contro viale laterale l’espressione di una chiara gerarchia formale tra le parti.

Mediante un taglio a tutt’altezza da cui si accede con l’auto e a piedi, distinguendo i percorsi da sagomati setti in cemento armato, l’edificio appare ora come il frutto di un processo additivo: un corpo principale – il corpo lungo, l’altro posto su viale Certosa – al quale è stata aggiunta un’ala minore, più bassa, ma che funge nella percezione della facciata da “continuum”. Il volume interrotto dallo squarcio del passaggio d’entrata tra la strada e la corte interna funzionalmente come vuoto, separa con chiarezza i negozi nel piano terra, dalla residenza che occupa i 7 piani sovrastanti.

Gli infissi colorati.

Le bucature degli infissi colorati, che permeano i prospetti principali e la corte interna, vengono avvertiti come sorta di risposta “dinamica” alla ricerca di definizione delle facciate, un modo di ricezione simultaneo e collettivo.
La luce dei colori è uno degli elementi di ordine non linguistico, ma puramente espressivo. In una famosa citazione sull’architettura come paradigma dell’apparato percettivo moderno, Walter Benjamin dichiara: ”Ci si appropria degli edifici in due modi complementari: con l’uso e con la percezione o, meglio, con il tatto e con la vista… L’appropriazione tattile si realizza non tanto con l’attenzione, ma con l’abitudine”.

Edilizia residenziale con annessi negozi, posti auto e box interrati.
Collocazione: Viale Certosa n. 311 – Milano. Lotto mq 820

1. Ortofoto dell’area in cui è inserito l’edificio.
2. Sezione longitudinale.
3. Pianta piano terra.
4. Render prospetto assonometrico dell’edificio.
5. Render scorcio dell’edificio lato serre.
6. Render scorcio dell’edificio lato corte interna con accesso ai box.
7. Render scorcio dell’edificio lato corte interna.

BIOGRAFIA

ANNA TERESA RITACCO, architetto
Nasce a Belvedere Marittimo (CS). Si è laureata all’Istituto Universitario d’Architettura di Venezia, e inizia la sua attività professionale a Venezia nel 1998. Tutt’oggi collabora con lo studio PCMR Group di Milano, come progettista e direttore lavori per centri polifunzionali, piani di lottizzazioni, edilizia residenziale, commerciale, industriale terziaria, turistico ricettiva e parchi acquatici. Dal 2005 è Presidente di Commissione d’esame Settore Formazione Professionale per la Regione Lombardia e dal 2006 è stata nominata Membro della Commissione Unica di Laurea Magistrale
al Politecnico di Milano.

 

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