E il metallo è pronto per l’opera dell’artigiano

IL CALORE ISOLATO E INGABBIATO
35 anni di esperienza nella produzione di forge.
Le nuove strumentazioni confinano il calore solo all’interno del forno.

L’antro di Vulcano, tra i bagliori delle fiamme e il calore esasperato pareva un ambiente ai confini con l’inferno. Ma questa visione in cui il lavoro fabbrile si misura anche sulla capacità di resistere alle alte temperature con sforzi sovrumani, ora è passato. Le soluzioni tecnologiche attuali consentono di lavorare con tranquillità senza subire gli sbalzi di temperatura dovuti al forno. Oggi la forgia avviene tramite apparati curati nei minimi dettagli, progettati e realizzati con materie prime di alta qualità, rivestite internamente con fibre ceramiche minerali resistenti a una temperatura di 1450° C e tavelloni refrattari intercambiabili, con alto potere isolante. In tal modo l’operatore può agire in tutta tranquillità, concentrandosi sulla qualità del manufatto, mentre il forno scalda i pezzi alla temperatura adatta alla lavorazione.

Il grado di perfezione della strumentazione è tale che l’operatore deve solo preoccuparsi di accendere la forgia e di impostare la temperatura di esercizio desiderata. Un sistema di circolazione d’aria (chiamato “air wall”) fa sì che un flusso di aria fredda impedisca al calore della camera di combustione di uscire frontalmente. Due i modelli standard: FMX con un bruciatore e FMY con due bruciatori. Sono anche realizzate forge su “commessa”: da Loss.

 

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