Un tempo non si vedevano: nelle costruzioni realizzate fino a tutti gli anni ’80 tendevano a essere nascosti accanto alle strutture portanti. Oggi invece gli ascensori sono diventati il luogo dove la tecnologia aggiunge un momento di estetica qualificante ai progetti architettonici: evidenziano la verticalità laddove la struttura portante (il “vano”) è staccata dai muri; sono un’ulteriore porta di ingresso, raffinata ed elegante se si muovono entro lo spessore delle pareti. Dalla necessità di superare le barriere architettoniche si passa alla realizzazione di cabine sempre più ampie, confortevoli, dotate di un grado di sicurezza impareggiabile. La ricerca tecnologica e l’ingegno del design producono ascensori che si armonizzano, o per via di assonanza o per via di giustapposizione, anche con i contesti architettonici di più nobile vetustà: spesso grazie al fatto che sono totalmente vetrati, e quindi offrono un effetto “specchio” e contemporaneamente un effetto “trasparenza”, oltre a parlare il linguaggio secco e preciso della tecnologia avanzata. Questi elementi verticali vetrati diventano anche terrazzi che si muovono nel silenzio e nel fascino del comfort, e sono luoghi di osservazione privilegiati: sono gli ascensori panoramici.
Entrare in casa è sempre un piacere: “L’Ascensore” in edicola.In copertina: l’impianto a due tratte, verticale e inclinato, per il giardino botanico di Villa Carlotta sul Lago di Como (realizzazione Maspero Elevatori). Nella rivista: impianto elevatore nel Restaurant & Lounge Bar “Food and Fashion” di Milano, realizzato da IGV Group Spa. Nella rivista: impianto ascensore realizzato in un edificio di pregio esistente (Monospace di KONE)
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