IL CONTRIBUTO NUOVO DEL DESIGN ITALIANO

IL DESIGN COME PERCORSO DI FEDE. Di segni e simboli è piena la storia dell’arte e dell’architettura: ADI in collaborazione con CHIESA OGGI architettura e comunicazione, nell’incontro organizzato e condiviso dagli architetti Giuseppe M. Jonghi Lavarini e Caterina Parrello nella sede Di Baio Editore, apre un nuovo dialogo su arredi, impianti tecnologici , spazi funzionali dei luoghi di culto e degli edifici ecclesiali.

I designers convogliano le loro idee nel mondo industriale e rappresentano il più grande centro di ricerca diffuso sul territorio, contribuendo in modo determinante alla creazione dell’identità, al successo e al riconoscimento internazionale del “Made in Italy”.
L’ADI – Associazione per il Disegno Industriale dal 1956 riunisce 1323 attori del sistema design e li rappresenta in tutto il mondo con la realizzazione di mostre ed eventi di grande valore culturale; è membro fondatore di: ICSID – International Council of Societies of Industrial Design, BEDA -The Bureau of European Design Associations; è membro di ICOGRADA -International Council of Graphic Design Associations.
L’ADI dal 1962 gestisce il Premio di Industrial Design COMPASSO D’ORO, il più antico e prestigioso al mondo. La Collezione Storica del Premio, costituita dai pezzi vincitori nel tempo, è stata affidata dal 2001 alla sua Fondazione.
L’ADI, su invito e in collaborazione con la rivista CHIESA OGGI architettura e comunicazione, ha dibattuto, mediante la presenza di sei suoi autorevoli membri, sulla qualità che in futuro dovranno avere gli arredi nelle chiese partendo dai grandi capisaldi liturgici espressi nella lettera che S.Em. Card. Gianfranco Ravasi ha inviato alla nostra rivista.
Il dibattito si è svolto in particolare sul NUMEN, cioè il mistero, la trascendenza, la luce epifanica, la verticalità e dall’altro lato sul LUMEN, ossia la leggibilità, l’incontro con il popolo di Dio, i simboli e la fruibilità.
Concetti trascendenti a cui il design italiano si accosta con rispetto e con la consapevolezza che si tratta di una sfida inedita e certo lontana dalle problematiche storiche con cui si è finora confrontato e dai linguaggi “mondani” con cui ha saputo esprimere i suoi sogni di bellezza.
Due mondi che vogliono imparare a “parlarsi”.
Certo coscienti della profonda diversità dei rispettivi problemi: da una parte la “trascendenza” universale e dall’altro una ricerca “quotidiana” del bello e dell’utile…

L’articolo completo è disponibile in
CHIESA OGGI 100
Acquistalo online, in Edicola o su www.lekiosk.com !L’ADI riunisce dal 1956 progettisti, imprese, ricercatori, insegnanti, critici, giornalisti intorno ai temi del design: progetto, consumo, riciclo, formazione. È protagonista dello sviluppo del disegno industriale come fenomeno culturale ed economico.

CHE COS’È
Il suo scopo è promuovere e contribuire ad attuare, senza fini di lucro, le condizioni piu appropriate per la progettazione di beni e servizi, attraverso il dibattito culturale, l’intervento presso le Istituzioni, la fornitura di servizi.
Per l’ADI il design è la progettazione culturalmente consapevole, l’interfaccia tra la domanda individuale e collettiva della società e l’offerta dei produttori.
Interviene nella progettazione di prodotti, servizi, comunicazione visiva, imballaggio, architettura d’interni, e nella progettazione ambientale.
Il design è un sistema che mette in rapporto la produzione con gli utenti occupandosi di ricerca, di innovazione e di ingegnerizzazione, per dare funzionalità, valore sociale, significato culturale ai beni e ai servizi distribuiti sul mercato.

COME LAVORA
In Italia
Riunisce ad oggi 1323 soci residenti in tutto il territorio nazionale, attivi sia nelle iniziative della sede centrale di Milano che con manifestazioni autonome a livello locale. È membro della Consulta delle professioni non regolamentate del CNEL – Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro, contribuendo all’elaborazione di un quadro giuridico per il riconoscimento pubblico della professione di designer.
Possiede e gestisce dal 1962 il Premio Compasso d’Oro, il piu antico riconoscimento d’Europa nel settore del design, e la sua Collezione storica, che raccoglie oggetti premiati e documentazione, promuovendo ricerche storiche e allestendo mostre di approfondimento.La Fondazione ADI Collezione Compasso d’Oro è stata costituita a Milano nel novembre 2001 con il nome Fondazione ADI per il Design Italiano per iniziativa di ADI. Il Presidente è Giovanni Cutolo. La missione statutaria e le sue risorse umane e finanziarie sono destinate alla tutela e alla divulgazione della cultura del design, ma anche alla promozione della sua eredità storica e delle sue prospettive future, con un impegno particolare a garantire un design sostenibile, rispettoso dell’etica della qualità verso gli individui, la società civile e l’ambiente…NUOVO, TRASPARENTE, INNOVATORE
http://pro.dibaio.com/nono-interior

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