Dare più calore

In una cittadina francese fondata da un nobile italiano, Carlo Gonzaga, e chiamata in suo onore
Charleville, opera dal 1846 la più grande fabbrica francese di stufe, inserti e focolari: la “Deville”, rappresentata in quasi tutta Italia da Zeta Linea di Badia Polesine (RO).

I prodotti per riscaldamento Deville hanno dalla loro due fattori difficilmente superabilii: una lunga storia di impegno nel raggiungere la perfezione (che parte dal 1846) e le dimensioni aziendali che permettono di finanziare continuamente
la ricerca nei migliori dei modi.Il massimo di funzionalità e di rendimento nella combustione e nella diffusione del calore sono sempre stati i loro obiettivi, tanto da coniare per la loro campagna d’immagine lo slogan: “cerchiamo di dare più calore al fuoco!”. Scorrendo la storia aziendale della Deville ci si rende conto di come, nonostante le dimensioni, sia
sempre stata un’impresa agile nel cambiare rotta al mutare delle condizioni del mercato. Nella seconda metà dell‘800 fu la ditta che fece i maggiori investimenti tecnologici per la smaltatura della ghisa e lo stampaggio dell’acciaio con macchine pneumatiche (si trattava di stufe decisamente all’avanguardia che fecero conoscere il marchio Deville in tutta la Francia).

Nella foto: la cucina economica a legna e carbone della Deville, della serie “Autrefois” modello “Cardamome”, con piano in ghisa levigata sottolineata dalla barra in ottone. Ha una presa d’aria secondaria per una combustione più efficace. Si fa amare per la sua linea tradizionale e per il suo forno di grandi dimensioni in grado di cuocere anche grossi animali, seguendo la temperatura su un termometro di precisione. Ritorno di fiamma regolabile.

Fu in quel periodo che iniziò la produzione di “cucine economiche multi-combustibili” per la cottura domestica divenendo leader del settore. Nel 1936 l’azienda aveva già 1400 operai e poteva permettersi una grande campagna pubblicitaria i cui manifesti, disegnati dai migliori cartellonisti del tempo, sono rimasti nella memoria storica dei francesi (un po’ come da noi è avvenuto per la Campari). Finito il dopoguerra la Deville s’interessa anche ai nuovi sistemi di riscaldamento con nafta e kerosene, allora particolarmente economici e la “fiamma blu” dell’immagine imposta dalla Deville diventa uno dei simboli più familiari e riconosciuti dai francesi. All’inizio degli anni ‘70, dopo quel che venne chiamato “lo choc petrolifero”, Deville riprende la produzione di cucine e stufe a legna e a carbone, ma rinnovandone la tipologia e soprattutto i rendimenti e la pulizia delle emissioni. Su questa strada, da allora non hanno più cessato di procedere con decisione. Nel 1996 propone per la prima volta il camino metallico “prête-à-poser” (pronto da montare), cioè un camino facile da installare e subito funzionante; mentre nel 2001 lancia la prima caldaia a gasolio “modulante” per le normative più severe.

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