Dalla tradizione di Castellamonte


Notizie dalle aziende

Castellamonte è noto fin dal Settecento per le sue preziose stufe in ceramica, che andarono ad adornare e scaldare le dimore di nobili e borghesi non solo nel Piemonte ma in Italia e in Europa. Da questa tradizione,
che si perpetua ancor oggi con una valida produzione di stufe, nasce la Mostra della Ceramica, che è giunta quest’anno alla 42° edizione e si è svolta in vari luoghi storici del bel paese piemontese. Nell’elegante Rotonda Antonelliana una suggestiva scenografia di dodici colonne cave in materiale trasparente, percorse da aria calda ascensionale che attivava
un effetto “camino fumante” ancor più spettacolare nelle ore notturne grazie a una sapiente illuminazione, ha ospitato Stufe d’Autore firmate da grandi artisti. Tra esse abbiamo scelto quelle realizzate da Ceramiche Savio con Ugo Nespolo: infatti il marchio dell’azienda, che ha le sue origini lontane alla fine del Settecento, è simbolo di qualità del prodotto,
serietà d’impostazione e tecnica innovativa, mentre l’artista, dalla caratteristica vena creativa ironica e divertente, ha saputo fondere arte ceramica, fantasia e modernità in modo armonico e accattivante. L’intervento
di Nespolo, che ha curato personalmente la scultura dei singoli pannelli di ceramica conferendo loro forme curvilinee attentamente composte in un equilibrio di vuoti e di pieni, di fantasia e di espressività, si inserisce perfettamente nel processo produttivo abituale dell’azienda, che ancor oggi avviene con grande attenzione alla manualità artigianale
e alla cura attenta di ogni singolo pezzo. (R.S.)

La Ceramiche Savio viene fondata a Castellamonte nel 1957 nel solco di una tradizione di “ceramisti stufari” che si tramanda di padre in figlio. La sua produzione si basa su stampi ottocenteschi da cui si ricavano stufe di sapore antico, curate ancora a mano secondo la tradizione ma con tecnica innovativa e decorate con accuratezza da abili artigiani. Senza trascurare la massima sicurezza e l’alta resa termica.

L’artista

Ugo Nespolo, nato a Mosso Santa Maria (Biella) nel 1941, si diploma all’Accademia Albertina di Belle Arti
con Enrico Paolucci e si laurea in Lettere con una tesi in semiologia; i suoi esordi nel panorama artistico
italiano avvengono negli anni Sessanta, correlati alla Pop Art, ai poveristi e ai concettuali, ma la sua arte
non sarà mai legata in maniera assoluta a un filone e si caratterizza per un’accentuata impronta ironica e
trasgressiva e per un personale senso del divertimento che rimane come suo marchio di fabbrica.
Negli anni Settanta Nespolo scopre un nuovo mezzo d’espressione, il cinema sperimentale, in cui recitano
i suoi amici artisti (Fontana, Baj, Pistoletto) e che sarà oggetto di rassegne in molte istituzioni culturali di tutto
il mondo, e inizia la sperimentazione con tecniche insolite per l’arte (l’intarsio, il ricamo) e con materiali
inconsueti (alabastro, ebano, avorio, madreperla, porcellana, argento); in quel periodo nasce la scultura
“L’albero dei cappelli” poi prodotta in serie come elemento d’arredo (appendiabiti). Gli anni Ottanta e
Novanta annoverano il periodo americano, in cui i personaggi della vita quotidiana degli States diventano
protagonisti dei quadri, ma anche molte esperienze di arte applicata, in cui si “porta l’arte nella vita” e
si superano i confini dello specifico assegnato all’artista dai luoghi comuni, con manifesti, calendari, scenografie
e costumi teatrali, videosigle Rai, campagne pubblicitarie, ceramiche.

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