I giardini d’inverno Servizio di: Doris Pagazzi Giardino d’inverno è un termine che deriva dal francese – jarden d’hiver – e indica un ambiente all’interno di abitazioni caratterizzato da pareti vetrate, esposizione a sud, un’atmosfera caldo – umida, arredato con mobili da giardino e vasi con piante anche d’alto fusto. In realtà, le sue origini sono inglesi, infatti, già sul finire del Settecento il famoso paesaggista Hamphry Repton consigliava l’impiego di ambienti vetrati come prolungamento della residenza nel giardino, anche per creare un luogo di passaggio in diretta comunicazione con la serra. Questo porterà alla creazione di vere e proprie serre/salotto accanto al soggiorno, a volte con alcune parti rivestite da specchi per rendere più scenografico l’ambiente interno. Dall’Inghilterra questa moda giunge in Europa, tanto che le serre diventano il fulcro sia nelle ville private con un piccolo giardino, sia negli appartamenti di città.
Tra i primi e più famosi esempi conosciuti ci sono i modelli parigini nelle dimore dello scrittore Victor Hugo e della principessa Mathilde, nipote di Napoleone I. Il giardino d’inverno risulta come “un vasto ambiente a luce zenitale, sorretto da colonnine ioniche, dove l’edera, i palmizi, le piante ornamentali portano la natura nel freddo inverno parigino.” (P. Ariès, G.Duby, La vita privata, l’Ottocento, Rizzoli, Milano, 1994). Tale spazio diventa simbolo di un gusto raffinato e di una certa distinzione sociale, arricchito da collezioni di rare piante esotiche. Oggi, gli alti costi di manutenzione e la mancanza di una mano d’opera specializzata hanno portato al loro progressivo abbandono; i giardini d’inverno rimasti appartengono ad enti pubblici o privati o alle grandi famiglie principesche e aristocratiche.
Da vedere, da sapere, da leggere Da Visitare Curiosità Homevideo Da Leggere Giuliana Gramigna, Sergio Mazza (a cura di), Milano. Un secolo di architettura milanese dal Cordusio alla Bicocca, Hoepli, Milano, 2001. Per riscoprire oltre alle architetture, i giardini segreti di una città energica e vitale. Un verde impensato quello milanese, che va dal giardino di Palazzo Serbelloni, alle oasi lussureggianti di via Bigli.
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