Una cascina si scopre villa

Un cancello, un vialetto, il prato: un piano verde entro cui si alternano passaggi e aiole di un lindo giardino. È un ordine geometrico che con le sue linee diritte si adagia dove un tempo doveva vigere l’indaffarato accavallarsi delle attività agricole, tra le stoppie, lo  sfuggente chiocciare dei polli e la polvere dell’aia. Ora l’antica cascina lombarda è diventata una villa.
Della casa originaria, disposta su tre livelli, sono stati mantenuti i muri, gli antichi pavimenti in cotto, le travature lignee e gli assiti dei soffitti: il restauro ne ha valorizzato la presenza sullo sfondo degli intonaci, nuovi nel loro biancore diffuso.
Le innovazioni più cospicue sono l’introduzione di elementi di arredo di schietta  contemporaneità che si compongono in variegata armonia diaconica e soprattutto la scala che sale agile e leggera.
Al piano terra si apre la zona giorno, con cucina e salone; al secondo livello stanno tre camere da letto e al livello più alto (in questa pagina) la mansarda “open space”. È notevole la presenza del gramde forno che si impone nell’ambiente della mansarda.
Ovviamente le travature sono quanto detta il tono di questo spazio aperto.
Tra i diversi ambienti della casa, questo è quello che si mantiene più vicino al fascino originale della cascina, grazie ai mattoni a vista delle cornici, alle basse finestre, all’ampiezza dello spazio.Marco Paolo Servalli & Adele Sironi, specializzati in restauri e ristrutturazioni (con all’attivo anche diversi interventi su scala urbana) descrivono così il loro metodo: “Prima di iniziare ogni progetto cerchiamo la sintonia con il nostro committente.
Un dialogo che permette di raggiungere soluzioni che ne esprimono la personalità.
Il metodo mira alla qualità, al rispetto dei tempi, ai costi competitivi e si avvale di esecutori esperti e affidabili.
Accompagnamo il committente nella realizzazione di un nuovo sogno: il risultato è un progetto su misura, che risolve la funzione tecnica degli spazi e l’aspetto estetico degli ambienti. Per un risultato emozionante” . Idee guida: valorizzare il passato, comprendere il futuro. L’architettura è un organismo vivo, con una sua storia, una nascita e una vita di trasformazioni.Centralità del progetto: conserva l’architettura della casa rurale ricavandovi una nuova abitabilità con spazi ampi e luminosi; tra edificio originario e nuovi elementi di design si apre un dialogo equilibrato.
Innovazione: la trasformazione del deposito superiore in open space multiuso genera una baricentricità nuova nella casa.
Uso dei materiali: tradizionali, recuperati in situ, come le orditure lignee; in altri casi di recupero. L’intonaco è in calce deumidificante macroporosa.
Nuove tecnologie: gli impianti sono tutti nuovi. Il riscaldamento è a pavimento. I nuovi materiali, come la calce degli intonaci, hanno un forte valore coibente. Sottofondazioni per la deumidificazione.Il soggiorno trova nella scala il proprio baricentro: un elemento di divisione ma anche di collegamento tra zona pranzo e salotto.

Vedi anche LA SCALA 30Relegata nell’ambito limitato della “funzionalità”, la scala spesso perde in sicurezza: le scale a chiocciola sono di solito intese a sfruttare la possibilità di salire entro uno spazio angusto e hanno forte inclinazione. Qui i progettisti hanno scelto di porre la scala in posizione centrale con uno sviluppo inconsueto: una giravolta che supera i 360 gradi e un’inclinazione modesta, che richiede un ampliamento del volume occupato. Questo non va a discapito dell’estetica: la scala diventa un momento di arredo, un “monumento” nella casa. Le tonalità cromatiche del cotto del pavimento, del legno dei gradini e del ferro della struttura si accostano con elegante sobrietà, mantenendo la loro individualità materica.

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