Cultura del fuoco nel rascard

Progetto: Maria Rita Lombardo
Località: Champoluc
Cucina economica: modello Carlotta di Piazzetta
Testo e Art Direction: Gabriella Anedi Foto: Athos Lecce

Ci troviamo a Champoluc all’interno di un interessante esempio di rascard valdostano, attentamente ristrutturato dai proprietari che, come architetti, hanno guidato il progetto con l’aiuto di maestranze locali. La rifunzionalizzazione di alcune stanze, originariamente adibite a fienili o stalla, non ha stravolto la tipologia storica di questo edificio che risale al XVIII secolo. Nella grande foto di apertura, il grande ambiente al piano terra, un tempo destinato alla stalla, è stato recuperato a soggiorno lasciando l’arco ribassato con pietra a vista. Una parte dell’ambiente è adibita a pranzo, l’altra a soggiorno, elemento di congiunzione tra i due spazi il camino che attraverso delle canne di ventilazione, integra il riscaldamento delle stanze superiori. L’intervento di ristrutturazione è stato molto complesso, sempre in equilibrio tra conservazione e invenzione: spazi e materiali del passato sono stati, infatti, ricollocati con nuove inserzioni che si pongono come delicate sottolineature dei passaggi più significativi.

Maria Rita Lombardo, architetto, dopo gli studi artistici, si laurea in Architettura a Milano nel 1971. Iscritta all’Ordine degli Architetti, svolge attività professionale associata insegnando, per qualche anno, anche all’Istituto Europeo di Design. Nell’ambito delle strutture residenziali e alberghiere, si dedica alla ristrutturazione e all’arredamento, a Milano e in Lombardia. Collabora anche alla progettazione di edifici scolastici e strutture socio sanitarie. In Val d’Aosta ha seguito la ristrutturazione di alcuni rascard.

“L’uso della tecnologia moderna per risolvere i problemi di riscaldamento non deve far perdere di vista l’importanza visiva del fuoco. Ho cercato di catturarne la poesia prevedendo un punto di vista insolito dalla camera attraverso un taglio trasparente nel pavimento.” MARIA RITA LOMBARDO

Posto in una frazione sopraelevata rispetto a Champoluc, il rascard (tipologia edilizia della valle d’Ayas destinata ad abitazione, fienile e ai cicli di lavorazione dei cereali) mantiene intatto il suo fascino grazie all’attenzione per i materiali che, dove possibile, sono stati conservati. Un esempio? Le antiche tegole in pietra. Il grande salone richiede un adeguato sistema di riscaldamento. Il camino, di concezione moderna, ha un meccanismo di regolazione dell’aria collocato nel basamento che prevede la possibilità di prelevare aria solo dall’esterno o solo dall’ambiente oppure da entrambe le posizioni in proporzioni regolabili. L’aria, per moto convettivo, passa nell’intercapedine dal camino, e, riscaldandosi a contatto con il focolare, esce dalle aperture previste sul mantello metallico della cappa. Da qui può essere canalizzata distribuendola nei locali adiacenti a quello dove è installato il camino.

Il disegno illustra con chiarezza la disposizione del camino in rapporto ai due livelli. È stato impiegato un modello prefabbricato a focolare chiuso con portellone in vetro temprato, con ventilazione forzata utilizzabile anche come caldaia per il riscaldamento domestico. Infatti, dalla controcappa partono dei canali che convogliano l’aria calda alle stanze superiori. A lato del camino ma con funzionamenti distinti e autonomi, è stata installata una cucina economica in acciaio porcellanato e portina in ghisa mentre il focolare è in refrattario e il piano superiore in ghisa. Accanto è stata inserita Carlotta di Piazzetta, una rivisitazione delle vecchie stufe economiche, utilizzata, in aggiunta della cucina a gas, per le cotture a fuoco vivo.

 

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