Cucine: 3 progetti

Tre progetti di cucine di varie forme e ispirazioni, per poter condividere il piacere di stare insieme usufruendo di questo
locale con la massima praticità, senza dimenticare l’estetica.

Ispirata all’arte

Progetto di: Dino De simone architetto

La pianta dell’abitazione è costituita da più parti allineate longitudinalmente e orientate verso la grande terrazza. Si è voluto segnalare il passaggio verso l’esterno attraverso un tema ricorrente: la losanga, con riferimenti espliciti
all’opera di Mondrian che, proprio con i quadri a losagna, intendeva stabilire una relazione strutturale con l’architettura. Questo motivo è presente nel disegno della pavimentazione dell’ingresso e in quella del soggiorno, dove viene rinforzata dall’ampia finestratura anch’essa disposta sulle diagonali. È una forma che permette
di stabilire una stretta interazione con l’esterno, dove il pavimento è composto da piastrelle modulate sulle tonalità degli ocra, dei bianchi e dei grigi. Abbiamo così ottenuto una pianta non statica, proprio per condurre lo sguardo dinamicamente verso un esterno tanto caratterizzante. All’interno dello schema compositivo, lo spazio della cucina assume un particolare significato: perché diventa passante, interagendo con altri spazi della casa. Ma soprattutto per la sua più operativa e antica funzione simbolica. Funzione simbolica che viene sottolineata dall’architettura degli arredi proposti: elementi componibili in legno di ciliegio che riprendono l’idea del mobile a vetrina, come un recupero delle
forme della tradizione. La piastrellatura di rivestimento è integrata al mobile-cucina (vedi i riquadri delle antine) e trae ispirazione nel motivo della scacchiera, che di frequente è presente nelle opere d’arte astratta da Klée fino a Mondrian. Sono quindi da prevedere inserti con colori complementari o fondamentali, in un disegno di astrazione artistica.

Nelle foto: L’ampia cucina semplice e razionale, si apre su un piccolo cortile: un’oasi verde nel cuore della vecchia
Milano. Grandi vetrate appaiono come filo conduttore nell’immenso loft ricavato da un cappellificio dalla pittrice Fulvia Levi Bianchi che ha fatto, insieme all’architetto Carla Venosta, dello spoglio spazio industriale il proprio studio – abitazione.

Lei stessa ha disegnato i mobili della cucina, che poggiano su un pavimento di gomma a bolli come quelli della metropolitana. Domina la zona cottura, l’”Uovo”, un famoso multiplo dell’artista.

Nella cucina a vista il mobile basso, come una galleria, ospita una serie di fotografie in bianco e nero.

Un blocco monolitico

Progetto di: Andrea Zaffarani architetto

Il felice connubio di colori, finiture e materiali diversi tra loro, come l’acciaio, il vetro, il legno, il cemento, è la caratteristica di questo progetto. La cucina è racchiusa tra due pareti in calcestruzzo a vista, di cui una ricoperta con un intonaco scialbato color salmone, da un soffitto di cemento armato alleggerito da ampi finestroni, dal pavimento
in battuto di cemento colorato e, infine da un’ampia vetrata, realizzata con finestre a bilico orizzontale in vetro acidato e temperato. Gli accessi alla cucina avvengono dal soggiorno, attraverso porte scorrevoli in vetro, e dal giardino, attraverso la porta realizzata nella vetrata: inoltre sono presenti altre tre aperture o feritoie, che consentono la vista dalla cucina anche da altre zone della casa: i finestroni come già accennato, l’apertura verso il salotto, che consente il passaggio dalla cucina di bevande e cocktails, ed infine il vetro tondo incassato nel pavimento che permette la visione del piano inferiore della cucina e viceversa.

Lo spazio è organizzato intorno ad un’isola centrale di lavoro, un blocco monolitico di calcestruzzo a forma di lama di coltello, in cui sono incassati i lavelli, rivestiti in acciaio, con rubinetto attivabile tramite fotocellule, il tagliere di cristalite, una materiale che riproduce le caratteristiche del marmo, ma è più resistente e di più facile manutenzione, ed infine il ripiano curvo in noce, per la colazione, un posto rapido o una spuntino. Dietro troviamo il banco di preparazione in acciaio inossidabile, con il piano cottura, dotato di barbecue elettrico e a gas e di due piastre elettriche, la cappa di forma conica in acciaio inox, ed infine una scala scorrevole, che permette di scegliere il vino migliore dalla mensola, che, con la luce posteriore proveniente dalla vetrata, fu
nge quasi da vetrina per l’esposizione delle numerose bottiglie. Tra il banco e la vetrata è presente un canale attrezzato, che consente di collocare dietro il piano di lavoro vero e proprio, una serie ulteriore di servizi: vaschette porta coltelli, scolapiatti, vaschette per alimenti o detersivi, tutte in acciaio inox asportabili e lavabili, oppure prese di corrente, valvola del gas, attacchi delle prese dell’acqua.

Infine sulla destra sono stati disposti gli elettrodomestici: frigo-bar all’americana, forno elettrico più microonde e lavastoviglie.
Accanto a questi trova posto il televisore, appeso al soffitto, che ha come sfondo un grosso cerchio giallo che riprende, nella forma e nel colore, il cerchio della vetrata incassata nel solaio.

Nelle foto: Sono sufficienti pochi elementi per caratterizzare gli interni. In questo caso le mensole dagli angoli
stondati assolvono la funzione di ospitare barattoli, misurini e bilance ma hanno anche un effetto decorativo, equilibrato dalla presenza in basso di un contenitore per le erbe aromatiche. I tre portauovo e il thermos a strisce fanno da grazioso contrappunto ai vari oggetti, sempre a strisce piuttosto evidenti, poggiati sulle mensole in alto.
(Da “Come Arredare” di Mary Gilliatt. Ed. Logos)
2. La cucina “Bellavita” progettata dall’architetto Makio Hasuie & Co. è ricca di contenuti innovativi e al tempo stesso equilibrata, sia nello sviluppo orizzontale delle basi che nei moduli quadrati delle colonne armadio. La selezione dei materiali e le superfici come l’acciaio, l’alluminio, il marmo e il vetro opaco si mescolano creativamente con il calore e la naturalezza del legno. Del Tongo

Una grande foglia

Progetto di: Andrea Zaffarani

Questa cucina fa parte di un unico grande ambiente che comprende la sala da pranzo e parte del soggiorno ma, allo stesso tempo, è separata da questi grazie ad un diaframma realizzato inserendo il tavolo da pranzo nella muratura obliqua che divide la cucina dalle altre zone, muratura leggermente più bassa del soffitto per permettere alla luce di illuminare tutte le stanze. L’edificio è racchiuso da pareti in calcestruzzo armato, alcune intonacate, altre lasciate a vista, più una quarta totalmente vetrata, realizzata in parte con il vetrocemento nella zona della cucina, e in parte con pareti vetrate scorrevoli. Il soffitto è in cemento armato, mentre la pavimentazione è in pietra naturale.

La cucina non è più pensata in senso tradizionale, ma è vista come un insieme di blocchi indipendenti, realizzati in parte in acciaio inox e in parte in acero naturale, alcuni sono su rotelle, altri sono pensili chiusi da ante in vetro satinato. Alla sensazione tattile e visiva del legno si aggiunge la robustezza dell’acciaio inossidabile, utilizzato nel piano cottura, nei piedi dei contenitori, nel congelatore, nella cappa. Elemento caratterizzante è senza dubbio il grande tavolo centrale a forma di foglia, in metallo con piano in cristallo, inserito a cavallo nel muro di separazione tra la cucina e il living, che termina con un grosso acquario circolare.

Altri elementi importanti sono le sedie anni ’70 in acciaio progetto di Andrea Zaffarani architetto intorno al tavolo, la vecchia ghiacciaia rossa e il caminetto centrale con focolare sospeso e rotante del soggiorno. Qui, sotto al camino, la pavimentazione in pietra si interrompe per far posto ad una lastra quadrata in acciaio inossidabile, che delimita e definisce l’area relax.

In Edicola

1. Spesso sono i particolari a conferire personalità all’ambiente, soprattutto in cucina, dove la modulistica industriale ci
ha abituato a una certà omogeneità estetica. In questo caso il ramo di un albero costituisce un utile e originale supporto per gli utensili da cucina.
2. Aria e luce caratterizzano questa cucina aperta sul living. Funzionale l’area lavabo – preparazione – cottura, disposta a L.
3. Un modo originale di intendere la cucina, inserita in un blocco sospeso che funge da divisorio tra l’area
pranzo e la zona giorno.

Le immagini di queste pagine sono tratte dal libro “Kitchens” di Terence Conran, Ed.Conran Octopus Limited, London

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