Tradizione e tecnologia: la CUCINA ECONOMICA

IERI la cucina era il cuore della casa: oltre ad essere il luogo della preparazione dei cibi era anche il punto di incontro della famiglia che si raccoglieva attorno ad un grande tavolo e alla ‘cucina economica’. A partire dagli anni ’60 la cucina si riduce ad una piccola stanza se non proprio ad un angolo cottura. OGGI il cuore della casa ha ripreso il suo posto tornando ad essere il luogo più versatile e la cucina economica torna in auge come compromesso tra tradizione e modernità. DOMANI la cucina diventerà ospitale più di un salotto: si accoglieranno amici in un’atmosfera conviviale coinvolgendoli anche nella preparazione dei cibi.“Le cucine economiche si distinguono in diverse categorie a seconda della loro forma e delle loro dimensioni. Così si hanno le cucine dette portatili le quali si distinguono dalle cucine fisse dal modo con cui sono costruite e si acquistano specialmente da gente che non avendo casa propria o domicilio stabile sono obbligati di quando in quando a cambiare alloggio. Affine di poter essere trasportate facilmente senza deterioramento queste cucine non devono essere di dimensioni troppo grandi e non devono oltrepassare un certo peso.
Si costruiscono abitualmente colla lunghezza variabile fra m 0.60 e 1.10 e colla larghezza da m 0.45 a 0.70. (Fig. 1) Per mettere a posto queste cucine non fa d’uopo alcuna opera nel loro interno, basta mettere il tubo G che serve di condotto del fumo in comunicazione col camino. Le parti interne che sono molto esposte al fuoco sono rivestite di materie refrattarie e la lastra superiore o lastra di Germania è munita di parecchi fori nei quali si pongono le marmitte o casseruole fino a tanto che abbiano raggiunta l’ebollizione, indi si spingono a parte sulla lastra di ghisa, ove continuano a bollire in virtù della elevata temperatura che ha la piastra di ghisa.Questa cucina consta di un focolare A a graticola col rispettivo cenerajo B il quale riscalda tutta la cucina; di un forno per arrostire C il quale è riscaldato tutto all’ingiro; di un scaldapiatti D il quale è riscaldato soltanto nella parte superiore, e di una vasca E in rame stagnata la quale serve per mantenere l’acqua calda occorrente al servizio.
Essendo queste cucine molto semplici di forma e di costruzione economica, il loro prezzo d’acquisto è molto modesto. In queste si adopera di preferenza il carbone di coke, ma possono anche essere alimentate col carbone di legna.
La fig. 2 rappresenta un’altra cucina economica trasportabile, di cui la fig. 4 rappresenta una sezione fatta con un piano verticale passante per la linea a b, e la. fig. 3 rappresenta una sezione fatta con un piano verticale determinato dalle linee: cd,de.
In A avvi il focolare munito di graticola; in B avvi il cenerajo; in C avvi il forno per arrostire, ed in E avvi la vasca di rame per l’acqua calda.
Questo modello, a differenza di quello precedentemente descritto, è privo dello scaldapiatti. I prodotti della combustione che si fa in A riscaldano molto intensamente la parte della piastra di Germania che si trova direttamente al disopra del focolare, ed un po’ meno la parte della medesima che si trova più distante da questo.
Questi prodotti seguendo la direzione indicata dalle frecce nella fig. 4 passano con direzione orizzontale fra la piastra superiore di ghisa e la cassa costituente il forno, scendono in basso passando fra la cassa del forno e la vasca dell’acqua, indi per il condotto H vanno nel camino. Si comprende quindi come il forno C possa avere una temperatura abbastanza elevata, venendo riscaldato secondo quattro delle sei pareti che lo costituiscono.Le Termocucine di casa De Manincor rappresentano da anni un esempio di robustezza, durata ed efficienza. Con l’applicazione del sistema ECOPLUS ®, l’aria secondaria preriscaldata fatta confluire sopra la fiamma alimenta una seconda combustione, bruciando completamente i gas volatili e riducendo notevolmente le emissioni di  monossido di carbonio.
La corretta combustione permette un migliore rendimento termico, con un notevole  risparmio di combustibile e una maggior autonomia, garantendo una maggior efficienza nel tempo grazie alla ridotta quantità di residui prodotta. (De Manincor)Un altra tipologia di cucine economiche è rappresentata da un modello delle cucine denominate per famiglia (fig. 5). Se ne fanno di varie grandezze e sono di costruzione più robusta e più eleganti di forme e con dimensioni variabili fra m. 0.90 e m. 1.30 di lunghezza, fra in. 0.60 e m. 0.80 di larghezza. Queste non sono destinate ad essere trasportate di sovente, per cui vengono impiantata e murata sul luogo. Esse hanno le medesime disposizioni che le cucine portatili ora descritte, ma sono eseguite con maggiore perfezione.
La circolazione dei prodotti della combustione è più estesa, poiché oltre il forno per gli arrosti C viene anche riscaldato su tutti i lati il forno D il quale può servire per la cottura della pasticceria, per essiccare frutta, verdura, ecc.
Entrambi questi forni sono mobili, il che facilita molto la pulitura ed il restauro interno dei condotti del fumo.
Le vasche per il riscaldamento dell’acqua servono anche per far cuocere vivande al bagno maria, essendo munite ad una certa profondità di una graticola stagnata sulla quale si pongono i recipienti. Affine di utilizzare totalmente i prodotti della combustione i quali dopo essere passati fra il, forno C parete superiore -e la piastra superiore di ghisa, fra il forno C parete laterale e la vasca dell’acqua, fra il forno C parete inferiore ed il forno D parete superiore vanno al camino passando sotto il forno D, si pone sul muro nel quale è praticato il camino uno scaldapiatti G il quale è molto, utile specialmente nella stagione invernale.Una spranga di ferro sostenuta da piccoli sopporti gira tutto attorno a questa cucina e serve  per appendervi i cucchiai, le forchette e gli altri utensili di cucina che il cuoco deve sempre avere sottomano per rivoltare le vivande, per togliere e mettere brodo nelle casseruole, ecc.
Spesso a questi modelli di cucine si applicano delle caldaie interne, comunicanti con una riserva d’acqua posta nei piani superiori, le quali agendo come termosifoni, servono al riscaldamento dell’acqua usata per bagni, telette, ecc. Il combustibile da preferire per queste cucine è il buon carbon fossile (Cardiff), ma si adopera anche il coke o la legna.
Ad eccezione delle lastre sovrapposte alla graticola, della graticola stessa (la quale è costituita da sei a otto sbarre rimpiazzabili una ad una), tutto il resto di questo fornello da cucina può durare più di venti anni, quando però si abbia cura di mantenerlo sempre pulito tanto internamente che esternamente.
Queste cucine presentano un grandissimo vantaggio per l’economia di combustibile, potendosi quasi totalmente utilizzare il calore da esse sviluppato, per la grande pulizia, per il risparmio di tempo, potendosi su un solo apparecchio preparare tutti i cibi che si devono talvolta imbandire in pranzi di lusso.”La serie professionale firmata Rizzoli è dedicata agli esperti in cucina con l’abbinamento di una cucina Gas Professional a una cucina a legna di libera installazione della Serie S caratterizzate dallo stesso design innovativo e moderno. La possibilità di più combinazioni degli elementi per la cottura consente di ottenere la composizione che si preferisce affiancando gli elementi in base alle esigenze di spazio e di gusto personali.
FIG 5. Cucina economica per famiglie La Serie S Professional prevede di personalizzare e completare la propria soluzione con cappe e schienali dall’estetica coordinata e offre una vasta scelta di opzioni e colori. Nella foto è presentato il modello S Professional Gas 90 abbinato alla cucina a legna S 60 SF caratterizzata da una grande camera di combustione con vista sul fuoco.La composizione si completa con lo schienale in acciaio e la cappa in colore nero. (Rizzoli)Isola 200 Felix Royal ELG045. Le isole di cottura sono tra le creazioni più esclusive di Resta
rt: arredamenti realizzati su misura in metallo ad alto spessore, si ispirano alle antiche cucine delle Ville Fiorentine di inizio ‘800. Ogni cucina è una edizione unica, completamente personalizzabile per colore e finitura. Un elemento di arredo esclusivo e non replicabile, creato impiegando esclusivamente i materiali più nobili: fusioni d’ottone, rame brunito, metallo forgiato e ghisa. Al loro interno, la migliore tecnologia: forni dotati di triplo vetro, lavastoviglie con meccanica Miele, guidetelescopiche professionali e  bruciatori ad alto rendimento. È gruppo cottura professionale a Isola 200×130 provvisto di maxiforno 90 + forno 60 e mini forno 30 ventilati, grill elettrico, programmatore LCD e girarrosto. E’ disponibile in versione elettrica o a gas. L’isola è attrezzata con ampi vani contenitori e cassetti. Le superfici, tutte in acciaio spazzolato antigraffio, possono  essere dotate di lavello, barbecue elettrico, friggitrice, cuocipasta, tagliere, porta coltelli etc. La cappa ad isola in metallo verniciato a fuoco e cornice in ottone anticato è munita di luci interne in ottone. Provvista di motore professionale di aspirazione. (Restart)C 140 – ARCO
Tutto in uno, tutto a portata di mano, tutto completamente finito e coordinato. Cottura e riscaldamento a legna, top a gas, forno a legna, forno elettrico multifunzione, scaldavivande, pannello a muro in acciaio inox e cappa aspirante coordinata, creano una combinazione di grande effetto e sicura praticità. (J. Corradi)
CASCINA 90 GE
Cucina professionale in cui spicca il maxi forno, che in questo modello è fornito nella versione elettrica o gas multifunzione, per una cottura di tipo combinato.
Anche il grande piano di cottura può essere personalizzato. (J. Corradi)Ingredienti: per sei persone
1,5 kg di reale di vitello
Fettine di pancetta fresca
Rametti di rosmarino
1 cipolla
1 carota
1 costa di sedano
Paprica dolce
Sale e pepe

Procedimento: Salate la carne in superficie, su di un lato, con una mistura di sale, pepe e paprica dolce. Adagiatevi sopra tre fettine di pancetta e un paio di rametti di rosmarino.
Legate la carne con dello spago da cucina realizzando una doppia asola in modo da essere certi che non si apra; legatelo prima al centro e poi con gli spaghi laterali.
Mondate e tagliate a pezzi il sedano, la carota e la cipolla e disponeteli sul fondo di una teglia da forno con qualche cucchiaio di olio e un poco di vino bianco. Adagiate la carne
sulle verdure.
Infornare a 180-200° per un’ora e mezza, ricordando di girare la carne un paio di volte.
Con una sonda controllate che la temperatura al cuore non superi i 65°.
Togliete dal forno e affettate la carne nappandola poi con un poco del suo fondo di cottura.
Vino consigliato: La preparazione regala note di piacevole grassezza e succulenza, da bilanciare con un vino rosso dal tannino delicato, dal ricco bouquet e dotato di buona freschezza e persistenza aromatica.
Alto Adige Pinot Nero.
(tratto da GUSTO ACCESO i segreti della cottura di Fabrizio Nonis e Andrea Tarini).
(Palazzetti)La cucina dei walser. Una cucina economica a legna con piastra di cottura e centro piastra in ghisa levigata e corrimano e maniglie in ottone. E’ un elemento d’arredo funzionale di una tipica abitazione walser; il suo aspetto rustico ed al tempo stesso elegante, conferitogli dalla lavorazione artigianale, ne rispetta tutte le caratteristiche seicentesche della baita che la ospita.
Progetto: Maria Elena Papini, architetto; Foto: Athos Lecce.Questa potente stufa è stata posizionata nel vano centrale della casa, la cucinasoggiorno-pranzo come protagonista del “momento invernale” quando il freddo si fa pungente e la casa si racchiude in sé stringendosi al suo cuore caldo, grazie a leggere pareti mobili coibentate e orientabili per ottimizzare il clima dei vari ambienti.
Progettista: Erich Erlacher, architetto; Foto: Tiziano Canu.

LA SERIE QUADRO
È una nuova interpretazione delle cucine a legna creata per chi non vuole rinunciare al design ma neanche ai sapori della cottura a legna. Il fuoco è a vista grazie a un doppio vetro panoramico autopulente riflettente.
È disponibile in quattro colori (nero, bianco, rosso, acciaio inox), con maniglie in tre  essenze o in acciaio inox e offre la possibilità di scelta del pannello in legno sul cassetto porta legna (coordinato con le maniglie). (Artecalore)

BLOCCO COTTURA
Un blocco cottura della nuova serie Majestic Country mod. MCA150 RBX, da 150 cm, con doppio forno da 90 e 60, piani cottura a piacere, nella foto con piastra fry top e coup de feu e 4 fuochi.
Caratteristica porta fredda a triplo vetro. Per ogni esigenza di spazio si può scegliere il blocco cottura delle dimensioni desiderate. (Ilve)Ingredienti: per quattro persone
1 rombo da circa 1 kg
400 g di patate
100 g di olive nere taggiasche
50 g di capperi dissalati
Salvia, timo, maggiorana, rosmarino
4 spicchi d’aglio
8 fettine sottili di guanciale
Olio extra vergine d’oliva
Sale e pepe

Procedimento: Lavate il rombo e incidetene la pelle e le carni al centro, ai lati e attorno alle branchie in modo da ricavarne due filetti.
Ripetete la stessa operazione sul lato opposto.
Ponete le lische a bagno in acqua fredda per almeno un’ora in modo da sbiancarle.
Sbucciate e lavate le patate e tagliatele a dischetti di circa 7-8 mm. Cuocetele in acqua bollente salata per 3’, quindi scolatele e adagiatele su una teglia da forno assieme alle erbe aromatiche, le olive e gli spicchi d’aglio. Conditele con sale, pepe e olio e infornate a 190° per 10’. Togliete dal forno e adagiate sopra alle patate, da una parte le lische e dall’altra i quattro filetti di rombo, precedentemente conditi con sale, pepe e olio. Disponete due fettine di guanciale sopra ciascun filetto e rimettete in forno fino a quando il rombo sarà cotto (circa 5-8’).
A cottura ultimata, togliete le lische dalla teglia e servite il rombo con le patate, nappandoli con il loro fondo di cottura.
Vino consigliato: La spiccata tendenza dolce, i profumi inebrianti e la sensazione di grassezza, accentuata dal guanciale, fanno pensare a un abbinamento con un bianco importante, fresco e sapido, abbastanza morbido e dal finale persistente. Pouilly Fumé.
(tratto da GUSTO ACCESO i segreti della cottura di Fabrizio Nonis e Andrea Tarini). (Palazzetti)Una grande isola tradizionale sovrastata da una cappa in muratura che ne ricalca il perimetro e ne riprende i motivi floreali attraverso una fascia perimetrale in piastrelle. La cucina a legna posta ad angolo con il grande forno ricrea l’atmosfera autentica della vita di campagna come si svolgeva nei secoli passati per ridare vita a sapori e odori della perduta genuinità. (Gover).
Progetto: Paola Poppulin, architetto arredatrice d’interni; Foto: Fabrizio Gini.

Una casa giovane, fatta di niente, è la creazione dell’artista Fabrizio Braghieri che ha immortalato in una atmosfera piena di colore un momento magico della sua vita.

Nell’anfiteatro delle Colline Moreniche del Friuli V.G. a nord/ovest di Udine si trova Fagagna, ridente cittadina di origini contadine ma di spiccate virtù industriali, riconosciuta come uno dei più bei “Borghi d’Italia”. L’azienda leader nel settore Cucine, Stufe & Caminetti, vi trova sede operativa nei locali di nuova realizzazione a Spilimbergo. Avvalendosi di personale altamente qualificato costruisce artigianalmente con cura e tanta passione Cucine, Stufe &amp
; Caminetti, utilizzando materiali di innovata qualità. “Il design”,“ la robustezza” e “le rifiniture” rigorosamente attente a soddisfare appieno la propria clientela fanno di queste creazioni una vera e propria garanzia di durata nel tempo. Realizzando le nostre cucine abbiamo voluto dare un nuovo volto alla vecchia, cara cucina a legna di una volta, reinterpretata e ricostruita con tutti gli accorgimenti della tecnologia moderna senza per questo perdere la sua bellezza e autenticità.
Frutto di esperienza e di passione artigianale, le cucine diventano così, sia un gradevole pezzo d’arredamento, che un funzionale strumento della vita domestica: perché sono realizzate con attenzione alle rifiniture e si presentano in una attraente gamma di modelli; perché riscaldano contribuendo al risparmio energetico; perché è vero che i cibi cucinati sul fuoco e nel forno sprigionano il
loro gusto e sapore più autentico; perché la fiamma che si sprigiona dietro lo sportello dona calore ed allegria ad ogni ambiente. (Bertmark & Max)

MINI
Rivestimento in acciaio inox o colorato Uscita fumi superiore destra Interni ghisa con aria 2ª combustione Attizzatoio Piedini  registrabili Vista sul focolare e sul forno Focolare e frontale in ghisa Chiusura con guarnizioni Pietra ollare nel forno Isolamento totale su fianchi e porte Cassettone porta legna Finiture maniglie ottone o satinato Cucina ventilata. (Cadel)


CLUB
Rivestimento in acciaio inox o colorato
Uscita fumi superiore destra
Interni ghisa con aria 2ª combustione
Attizzatoio Piedini registrabili
Vista sul focolare e sul forno
Focolare e frontale in ghisa
Chiusura con guarnizioni
Pietra ollare nel forno
Isolamento totale su fianchi e porte
Cassettone porta legna
Finiture maniglie ottone o satinato
Cucina ventilata. (Cadel)

Ingredienti: per quattro persone
1 provola affumicata
3 zucchine
2 carote
1 melanzana
1 peperone
4 pomodori
Sale e pepe

Procedimento: Lavate e mondate le verdure. Sbucciate solo le carote e tagliate tutte le verdure a listarelle longitudinali di circa 8 mm di spessore.
Grigliate velocemente solo per “segnarle”, quindi adagiate su un vassoio; salatele e fatele riposare per qualche minuto.
Nel frattempo imburrate degli stampini circolari dove poi avvolgerete le verdure; passatele nel forno a legna per circa 10’ a 130°.
Tagliate la provola a fettine, spennellatele con del burro e ponetele a cuocere sulla pietra ollare ben calda per un paio di minuti.
Togliete la provola dal piano di cottura con una spatola da cucina e servitela immediatamente assieme alla verdure.
Vino consigliato: Le sensazioni regalate dall’affumicatura e dalla tendenza dolce della provola richiamano l’abbinamento con un rosso giovane, leggero, poco tannico come un Colli Piacentini Gutturnio fermo.

(tratto da GUSTO ACCESO i segreti della cottura di Fabrizio Nonis e Andrea Tarini).
(Palazzetti)La cucina Bristol realizzata su misura in castagno massello laccato bianco latte è molto sobria ed elegante adatta ad un ambiente fortemente caratterizzato come quello che la accoglie e cioè una casa contadina della campagna milanese. (La Maison-Centro del Rustico)

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