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ORIENTE, TERRA DI FASCINO E MISTERO. MA ANCHE DELLA BUONA CUCINA, SPECIALMENTE QUELLA CINESE, TRA LE PIÙ RICCHE AL MONDO PER VARIETÀ DI SAPORI. UNA CUCINA RAFFINATA, UNA VERA E PROPRIA FILOSOFIA ALIMENTARE, CHE NELLA SUA FORMULAZIONE DEVE SODDISFARE BENQUATTRO SENSI (PALATO, VISTA, OLFATTO E UDITO) E SI RIFÀ A TRE REGOLE FONDAMENTALI: LA FRESCHEZZA, LA VARIETÀ E L’ARMONIA. LA CUCINA CINESE Iniziamo con la freschezza: per tradizione i cinesi usano solo gli ingredienti freschi di stagione, ed anche le tecnologie di conservazione sono state apprese piuttosto tardi rispetto ad altri settori. Nel XVII secolo il poeta Yue Zecai citava nei suoi versi il suo cuoco, in quanto si rifiutava di cucinare un piatto ordinatogli se doveva usare ingredienti non di stagione. Per quanto riguarda la varietà bisogna ricordare che la Cina ha una cultura unitaria ma nei suoi vasti territori le abitudini sono diversificate. Possiamo infatti contare quattro ”scuole” differenti: quella pechinese (la più raffinata perché influenzata dall’antica cucina imperiale), quella cantonese (la più famosa all’estero, più colorata e meno pic-cante), quella shanghainese (ricca di sapori, anche a causa delle influenze esterne) e non certo ultima per qualità, la cucina seciuanese (famosa per i piatti piccanti e ricchi di spezie). Varietà, però, è anche pluralità di sapori (salato, agro, dolce, amaro e piccante), che devono coesistere in armonia in una continua ricerca fantasiosa di nuove ricette. • La tavola orientale è sobria e raffinata. Modo & Modo propone centrotavola ”Feng Shui”, da L. 41.000 Ali di pollo alle spezie Ingredienti : Una grande cucina è arredata con mobili in laminato color legno. I piani di lavoro e di appoggio sono invece in bianco, un rimando al colore della zona pranzo, definita da un lungo contenitore (attrezzato con bancone breakfast) e realizzata completamente in colore bianco per dare maggiore luminosità. La sistemazione dei mobili prevede la zona cottura e preparazione dei cibi su un lato, caratterizzata da un’ampia cappa in acciaio, mentre l’altro lato è occupato da un capace, superattrezzato mobile credenza che comprende anche il forno, posto ad altezza ergonomica. Mia, “Debora”
In una cucina di ampie dimensioni oltre all’illuminazione nella zona operativa sarà necessario un punto luce di-rettamente sul tavolo da pranzo. La lampada “Milly” ha una forma insolita e molto gradevole che si inserisce perfettamente in ambienti di ogni stile. E’ realizzata in ottone lucido o cromato, con diffusore in vetro sabbiato e verniciato. Egoluce, ø cm 33, da L. 265.000 più iva “Capri” è una collezione completa di biancheria per tutta la casa, realizzata in cotone in una fresca fantasia rigata bianca e blu. La foto ( In alto, la terza da sinistra) mostra il coordinato per la cucina: tovaglia in quattro misure (da L. 29.000), guanto da forno, presine trapuntate, set colazione e grembiule. Pashà/Power Emprise. (Ultima foto a destra)In un antico casale ristrutturato, situato sulle colline del Monferrato, adibito a residenza stabile, una splendida e ampia cucina prevede anche l’inserimento della zona pranzo dove accogliere gli amici. Sono state mantenute le strutture originali, come i soffitti a volta con matoni a vista, il pavimento dicotto antico e il camino, mentre l’arredo vede abbinati mobili attuali e antichi in piacevole contrasto. Il tavolo da pranzo è in ferro battuto con piano in pietra serena. Il servizio completo di questa realizzazione dell’architetto Mauro Guala è illustrato su “Case di Campagna” n. 83. |