Cucina Bella e Buona


a cura di Gjlla Giani

Fino a 12 mila partecipanti in una ventina di ristoranti: l’evento si svolge ormai da 35 anni. La Settimana della Buona Cucina della Valle Isarco a Bressanone (“Eisacktaler Kost”) è uno degli eventi gastronomici di maggior successo e di più lunga storia in Italia. Non solo: questa manifestazione, nata quando l’enogastronomia era di là da venire, non è un evento “turistico”, ma una tradizione radicata nella cultura locale. Durante lo Eisacktaler Kost, le famiglie, i gruppi di amici e gli appassionati sogliono ritrovarsi per andare a mangiare assieme. Poiché l’evento ha luogo quando in quota ancora c’è neve, la gita turistica che per l’occasione si compie spesso si prolunga anche in una bella sciata.
Negli anni scorsi protagonisti sono stati i prodotti caseari, i prodotti del maso contadino, l’allestimento della tavola. Quest’anno l’accento è posto sugli aspetti storici della cucina in Valle Isarco. Sono così messe in tavola le antiche ricette,
attraverso un recupero filologico: la classica zuppa di vino ai canederli, il Gröstel, i Krapfen con diversi ripieni.
Ed ecco dunque alcuni dei piatti tipici del luogo. I Krapfen sono universalmente noti: frittelle dolci con farina di frumento e di segale, uovo, panna e zucchero; una loro variante interessante sono i Krapfen al papavero.Tipica in fatto di dolci è anche la Apfelschmarren (frittata dolce di mele).
Notissimo è lo Strudel di mele che oltre alla pasta e alle mele richiede burro, uva sultanina, pinoli e buccia grattugiata di limone. Tra i primi piatti, piuttosto sostanziosi sono i Knödel con lo speck: si usa il pane raffermo (rigorosamente bianco),
inumidito e pressato con uova, olio, burro, latte e naturalmente lo speck a dadini. L’impasto viene lavorato in grosse palle che sono fatte bollire.
Una variante è quello dei Knödel al formaggio: si usa in questo caso il Graukäse o il formaggio di malga.Vi sono poi i ravioli tirolesi e il risotto con trota di corrente, solo per citare alcuni piatti.
Quanto ai secondi si possono trovare le Quaglie del Fattore con speck (oltre ai volatili e al tipico prosciutto affumicato includono uova, cipolla, spinaci, sale e pepe, noce moscata…) o il Gröstel di patate, con la noce di vitello tagliata a striscioline, l’immancabile speck e le patate.
Chi visita il Museo Diocesano di Bressanone troverà non lontano l’Oste Scuro (Finsterwürth, vicolo del Duomo, 3), ristorante tipico e antico. Oppure il ristorante Fink, in via Portici Minori, 4.
Ambienti tipici per la cucina tipica del luogo.

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