CREARE NUOVE ATMOSFERE


Lo spirito e la scenografia del bagno: luce e trasparenze.

Il bagno è diventato il luogo più prestigioso della casa. Allora: grande spazio e grande luce al bagno.
Vasche e accessori devono esere pensati in grande, ariosi e trasparenti perché la stanza da bagno
tende a diventare una vera piscina di lusso… minimalista.

Per il bagno di oggi “più architettura e meno arredo” – questo sembra essere il suggerimento degli architetti che operano in interni, sia che si dedichino alle ristrutturazioni di singoli appartamenti, sia che lavorino all’interno delle aziende del settore comunicando al pubblico l’immagine del bagno ideale. È un ritorno alle concezioni monumentali di altre epoche: ai bagni principeschi del periodo Neoclassico e a quelli più recenti dell’Art Déco e del Razionalismo. È finita l’epoca del “bagnetto” anni ‘50 quando c’era un solo bagno per tutta la famiglia e si faceva la fila. Adesso
in bagno si vuol fare ginnastica, ricorrere all’idromassaggio, ricevere il massaggiatore e il visagista. Il corpo, soprattutto quello femminile (ma seguito a ruota da quello maschile), è il feticcio del nostro tempo e a lui si dedicano non solo tutte le cure del caso, ma anche gli spazi più rappresentativi e prestigiosi. Meglio quindi inscenarlo in un vasto ambiente con grandi finestre, possibilmente con una vista meravigliosa.

1. Lavabo e piatto doccia con finiture oro su nero della serie “Folio”, piani sospesi in multistrato marino weng e specchio a filo, Master Ceramiche.
2. L’ultima icona del design: la vasca circolare con idromassaggio “Nova”, qui in versione corner, disegnata da Carlo Urbinati, Jacuzzi.
3. Box doccia “Village 3000”, con telaio in alluminio in diverse finiture, adatto a soluzioni di nicchia e ad angolo. Chiusura con magneti, Inda.
4. Il letto “Aqua” infonde un senso di leggerezza e risponde alle esigenze di un gusto contemporaneo. La testiera, con pannello centrale in legno o cuoio, e il longone sono realizzati in un unico pezzo di multistrato curvato. Lo caratterizzano linee curve e tese e bordi smussati, Presotto.
5. In una suggestiva ambientazione è presentata una collezione di nuovi prodotti.
A sinistra, il sistema “Progetto” con lavabo in appoggio Rettangolo H2O – P54 e base con cassetti, sgabelli, specchio sospeso e specchio ingranditore.
Al centro, cabina doccia “Trendy 4000”. A destra, appendiabiti e contenitori, Inda.

Lo Studio Bod’À (bottegadarchitettura) di Torino vuole essere un luogo creativo dove si progetta con spirito artigianale a dimensione d’uomo. In questo caso si trattava di dar forma alle fantasie di un single dalla forte personalità che amava mescolare il rosso col nero. La vasca in camera era un must, ma di che colore poteva essere?
Nera naturalmente. È diventata così un oggetto ironico, dove chi fa il bagno dà una vera rappresentazione di sé entrando e uscendo dalla vasca “di scena”. “Datemi una vasca nera e conquisterò il mondo” potrebbe essere la frase emblematica di tale situazione.
In compenso le tubature per le acque di arrivo e di scarico sono ben in vista e facili da riparare in caso di perdite, e conferiscono all’insieme quel tocco di realismo che rende ancora più intrigante l’insieme. È inutile dire che sia il committente che gli architetti sono dei giovani a cui piace pensare ai progetti con libertà, come succedeva più di cinquant’anni fa a un loro predecessore, il designer Carlo Mollino.

La vasca di Poppea, che la leggenda vuole di marmo nero, non doveva apparire
molto diversa da questa. Sicuramente era sopraelevata su vari gradini.

Ritratto collettivo dei componenti dello Studio Bod’À.
La vasca d’antiquariato è stata smaltata di nero; rubinetteria, Zucchetti; letto su disegno, realizzazione Pietro Gardiman
Accessori dalle forme semplici e definite. Nell’immagine i soffioni “Pan+”, Zucchetti.

 

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