Ma lavorazione parte da blocchi, che tramite l’Arte dello scalpellino, pian piano comincia ad assumere la forma desiderata fino a diventare un’opera completa. Sembra facile ma in realtà, i procedimenti sono molto lunghi e la realizzazione per esempio di un camino può richiedere anche settimane di lavoro. A questo punto il lavoro può essere consegnato, salvo che non siano espressamente richiesti dal cliente alcuni trattamenti particolari per donare all’elemento naturale, effetti come l’anticatura, la levigatura, la fiammatura o la lucidatura. E qui dobbiamo scindere il marmo dalla pietra; infatti, il marmo colorato dopo la lavorazione, va lucidato con delle spugnette diamantate, per rendere più visibili le sfumature. Questi materiali, pur sembrando inattaccabili e indistruttibili, in realtà richiedono una giusta cura ed una costante manutenzione. Personalmente non credo a coloro che affermano che ogni tipo di detergente possa servire, perché in realtà la natura corrosiva degli acidi che oggi è contenuta nei detersivi, è distruttiva per l’integrità dei nostri materiali lapidei.
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La cornice decorata dal gusto semplice ma raffinato viene valorizzata dal colore azzurro dello sfondo. É un progetto impostato sul sapiente gioco del contrasto cromatico che dona all’ambiente una grande armonia e raccolta serenità. Una scelta che permette di conquistare ‘quel sentirsi a prorio agio’, inteso come sensazione indefinibile ma piacevole che trasmette agli ospiti un’impressione di comodità, accoglienza ed eleganza informale. In questi ambienti è importante la cura di tutti i dettagli. Progetto: architetto Liliana Baleri. |
Essenziale il camino nella casa di città che per la posizione angolare e la semplicità delle forme, nonostante le dimensioni ridotte, costituisce la nota dominante dell’ampio ambiente giorno a doppia altezza. Il focolare è delimitato da spesse mensole in pietra grigia, mentre la cappa è inglobata nella bianca muratura delle pareti. Progetto: architetto Matilde Crotti. Art Director: Stefano Cappello. Foto: A. Lecce.
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Nello chalet sulle Alpi in Svizzera il punto focale del soggiorno è la grande parete con il camino in pietra che affiancata alle grandi e trasparenti vetrate laterali crea piacevole contrasto. La pietra, il fuoco e la trasparenza suggeriscono la continuità con l’ambiente circostante e l’ingresso nella vita quotidiana della natura addomesticata. Progetto di: Pierre Dorsaz, architetto. Foto di: Athos Lecce. |
È consigliabile detergere il marmo e la pietra utilizzando semplicemente acqua e alcool, ma ciò in alcuni casi non basta. La pietra (intesa come lapideo) è di natura ‘assorbente’, per la particolarità della sua composizione porosa, che permette ai corpi estranei di penetrarla e dunque macchiarla. Per soccombere a questo problema è bene fin dal montaggio del camino o quant’altro, passare sulla superficie, utilizzando una spugnetta, dei prodotti idroreppellenti o delle cere protettive, che formano su di essa una patina che protegge le piccole forature dal deposito dei corpi estranei. Questo trattamento andrebbe eseguito successivamente alla pulitura con acqua e alcool, in modo da non perdere il beneficio della cera e in maniera costante e ripetitiva nel tempo. Il rimedio è utilissimo contro la formazione d’unto, specialmente nei camini dove si è soliti cucinare, ma è eccellente anche contro la formazione d’altre macchie come quella generata dalla fuliggine o dalla cenere. In particolare la pietra può essere meravigliosamente pulita con un impasto di cemento bianco e acqua, passato sul piano con una spugnetta poco ruvida. (Mario Schieda)
Cornici in vetro
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Libero di MCZ offre molteplici possibilità di composizione senza richiedere particolari opere murarie per l’installazione. La struttura in acciaio a vista rilascia abbondantemente il calore, una quinta in cartongesso fa parte del rivestimento e funge da supporto visivo oltre che tecnico per le cornici decorative che possono essere in diversi materiali, forme e colori. All’interno si possono inserire due tipi di termocamino (Air F60 o Superclima 80) che rispondono a diverse esigenze economiche o di riscaldamento.
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Il risultato dimensionale è un camino che misura in pianta 120 cm di larghezza e 55 cm di profondità. La notevole versatilità consente di inserire il termocamino prescelto in una nicchia ricavata nel muro e rivestire le pareti in muratura o cartongesso ignifugo. In questo modello non viene impiegata la struttura in acciaio a vista e l’elemento di finitura principale è la cornice. Nella fo
to il modello Gabbiano con cornice in vetro blu con disegni a mosaico. |
Nel loft milanese il camino domina con la sua apparente semplicità: un’unica lastra di cristallo fa da cornice alla bocca del focolare prefabbricato, riflette e amplifica lo splendore delle lingue di fuoco, nello spazio della socialità. Progetto: studio Vudafieri. Foto: A. Lecce
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