Comunicare con l’arte

Tratto da:
Casa Oggi N°275
Comunicare con l’arte
Joseph Beuys e Lucrezia De Domizio Durini alla Coquille Blanche di Praslin Seychelles, in occasione del lavoro sull’habitat delle isole tropicali svolto dal maestro tedesco nel Dicembre 1980. In alto, a destra, Joseph Beuys e Lucrezia De Domizio Durini nella piantagione Paradise del maestro tedesco in Bolognano nel Maggio ‘84. Foto Buby Durini.
Archivio storico De Domizio Durini.
Joseph Beuys and Lucrezia De Domizio Durini at the Coquille Blanche of Praslin Seychelles, on the occasion of the presentation of the tropical island habitat report made by the German master in December 1980. Top right, Joseph Beuys and Lucrezia De Domizio Durini in the German artist’s Paradise plantation in Bolognano in May 1984. Photo by Buby Durini.
From the historical archive of De Domizio Durini.

Dall’incontro con Joseph Beuys nasce un impegno comune sul tema dell’arte che trasforma la vita.
The meeting with Joseph Beuys marks the beginning of a common commitment whose main theme is art transforming life.

Alla fine degli anni ‘60 Lucrezia De Domizio apre a Pescara una casa galleria strutturata da Getulio Alvani, Ettore Spalletti e Mario Ceroli dove propone Burri, Fontana, Capogrossi, Rotella, Pistoletto, la Pop Art americana e il Costruttivismo internazionale. E’ l’inizio di un engagement nel campo dell’arte che continuerà nel tempo sempre con più coraggio e dedizione. Nel ‘71 trasforma una stalla del vecchio forte borbonico in un luogo d’incontri internazionali. Sposata al barone Durini di Bolognano, la sua casa di campagna diviene un cenacolo per accogliere la presenza degli artisti più significativi di quel momento storico: da Mario e Marisa Merz, Kounellis, De Dominicis, Fabro, Boetti, Pistoletto, Paolini, Chiari, Prini ai giovani Bagnoli, Salvadori e ai due artisti Chia e Clemente allora concettuali. L’incontro pressoché casuale del ‘71 con l’artista-intellettuale tedesco Joseph Beuys, con cui stabilisce subito una profonda assonanza culturale, cambia totalmente la sua vita di donna e di intellettuale. Nel ‘74 organizza la prima discussione pubblica “Incontro con Beuys” alla quale seguiranno molte altre. Nasce uno stretto sodalizio di attiva e costante collaborazione con il Maestro tedesco e sin d’allora decide, attraverso libri, saggi, conferenze, mostre e donazioni, di propagandare nel mondo della cultura internazionale il messaggio di Joseph Beuys, ma, con la prematura scomparsa di Beuys il 23 gennaio ‘86, Lucrezia De Domizio Durini si stabilisce a Milano. Nel ‘90 crea, secondo le radici del pensiero beuysiano, il periodico Risk Arte Oggi, un progetto di Intercomunicazione culturale tra diverse discipline, che con l’intervento di prestigiosi uomini della cultura internazionale, diventa un punto di riferimento per la riflessione e l’analisi approfondita delle attuali realtà. Lucrezia De Domizio Durini è una figura atipica del sistema dell’arte contemporanea internazionale: mecenate, scrittrice, giornalista, editrice, sempre indipendente e libera da vincoli politici e istituzionali, è l’unico personaggio dell’arte italiana insignita a Parigi da J. Lang nel ‘93 dell’Onorificenza di Cavaliere dell’Ordine delle Arti e della Letteratura. Delle sue molteplici prestigiose operazioni culturali, quale studiosa e militante del pensiero beuysiano nel mondo, si sono occupati le più importanti riviste internazionali come il New York Times, Figaro, Life, Le Monde, El Peise, Corriere della Sera, Il Sole 24 Ore e tanti altri.

Mecenatismo
Patronage

At the end of the 1960es Lucrezia De Domizio opened in Pescara an art gallery designed by Getulio Alvani, Ettore Spalletti and Mario Ceoli, a house where she exhibited works by Burri, Fontana, Capogrossi, Rotella, Pistoletto as well as works of the American Pop Art and the International Constructivism. This was the beginning of an engagement in the art world, which would continue over time with growing courage and commitment. In 1971 she transformed a stable of the old Bourbon fort into an international meeting point. Married to Baron Durini of Bolognano, her house became the meeting-place of the most renowned artists of that historical period: from Mario and Marisa Merz, Kounellis, De Dominicis, Fabro, Boetti, Pistoletto, Paolini, Chiari, Prini to the young Bagnoli, Salvadori and the two artists Chia and Clemente who were then conceptualists. In 1971 the chance meeting with the German intellectual artist Joseph Beuys, with whom she immediately found a deep cultural understanding, totally changed her life as a woman and as an intellectual. In 1974 she organized the first public debate “Meeting with Beuys” which would be followed by many others. A close sodality started, characterized by an active and constant collaboration with the German master, and from that moment she decided to promote the message of Joseph Beuys within the international culture through books, essays, conferences, exhibitions and donations. However, the premature death of Beuys, on January 23, 1986, induced Lucrezia De Domizio Durini to move to Milan. In 1990, on the basis of Beuys thoughts, she created the journal Risk Arte Oggi, a project of cultural intercommunication of different disciplines, which became, thanks to the participation of prestigious international artists, a reference point for a deep analysis of modern reality. Lucrezia De Domizio Durini is an atypical figure of contemporary international art: patron, writer, journalist, editor, always independent and free of political and institutional bonds, she’s the only figure of Italian art bestowed by J. Lang in Paris in 1993 with the decoration of Knight of Arts and Literature. Her various prestigious cultural activities, as scholar and promoter of Beuys philosophy throughout the world, were featured in leading international titles like The New York Times, Figaro, Life, Le Monde, El Peise, Il Corriere della Sera, Il Sole 24 Ore and many others.

Servizio di Walter Pagliero

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