Accanto alla chiesa del XVII secolo sorge un nuovo complesso che si raccorda senza sovrapporsi all’edificio antico, reinterpretando in chiave moderna la scansione ritmica della facciata, nel segno della continuità e assieme dell’innovazione. L’abitato dove si pone il centro parrocchiale, marginale rispetto alla città, ha le caratteristiche del nucleo urbano a sé stante. Mancava in questo una struttura di aggregazione sociale assimilabile al “centro civico”. I due nuovi edifici annessi alla parrocchia assolvono a questo compito: il primo e principale, a pianta rettangolare, ospita una nuova grande aula celebrativa capace di essere anche aula assembleare, l’altro, con pianta a sezione di cerchio, ospita una scuola parrocchiale con i locali per la catechesi e la residenza del parroco e dei coadiutori. La chiesa antica resta come punto di riferimento consolidato, come emergenza architettonica significativa che si completa e si aggiorna nei nuovi edifici. L’intervento si inserisce nel più generale piano di riqualificazione dell’area: il nuovo complesso si pone come centro di un vasto spazio verde in parte attrezzato con strutture sportive, in parte sistemato a giardino, destinato a perpetuare “l’immagine agraria” tradizionale del luogo e a costituire una zona di rispetto per l’antica chiesa che diventa monumento storico. “La parrocchia di Santa Maria del Rivo nell’immediata periferia di Terni, non molti anni fa era del tutto agricola. Ora è popolosa in un crescendo per i grandi insediamenti di costruzioni e di persone. C’era e c’è tuttora una bella chiesa seicentesca, la quale è diventata assolutamente inadeguata per capienza, rispettivamente ai fedeli che ora sono giunti a diecimila. Ho suggerito all’architetto Luca Tordelli, valido professionista, la soluzione di progettare e di costruire un grande “contenitore” polifunzionale (per le celebrazioni festive, per conferenze e spettacoli….), adiacente alla chiesa esistente, la quale deve rimanere la chiesa “feriale” e, ancor più, il “santuario” mariano. Il nuovo complesso prevede poi i locali per le opere pastorali (la casa canonica già esisteva). La nuova costruzione, si intende, pur con linee moderne, avrebbe dovuto ben collocarsi stilisticamente vicino all’antica chiesa. L’opera è ben riuscita sotto l’aspetto pastorale. È ben riuscita sotto l’aspetto funzionale. È ottimamente riuscita sotto l’aspetto architettonico – artistico. Mi compiaccio con Luca Tordelli. Ad majora! Con mille benedizioni”.
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