Come vivere felici in una conchiglia di abete


In una splendida posizione panoramica

Una grande villa, costruita nei dintorni di Madonna di Campiglio negli anni Cinquanta per un finanziere milanese che aveva uno stile di vita altoborghese, è stata divisa e ristrutturata per molti proprietari

Alarge villa, built near Madonna di Campiglio in the 1950s for a Milanese financier with a high-society lifestyle, has been divided and renovated for numerous owners

Progetto di Claudio Verri, interior designer
Testo di Walter Pagliero
Foto di Athos Lecce

Nelle vecchie cartoline degli anni Cinquanta con l’immagine di Madonna di Campiglio si può osservare come questa fosse una delle poche ville padronali allora esistenti, sicuramente la più grande. In paese ci si ricorda ancora del finanziere milanese che l’ha fatta costruire come sua residenza di montagna, e si favoleggia di quando, per certe sue feste affollate, faceva venire per il servizio un piccolo esercito di camerieri, forse venti. Sicuro è che in inverno, per spostarsi più agevolmente, il finanziere usava un gatto delle nevi personale, cioè un piccolo cingolato da montagna nato per uso militare.
Allora la villa era per uno solo, adesso serve da casa delle vacanze per sette famiglie.

La vista dal balcone della mansarda sulla valle e le vette di Madonna di Campiglio.
Dettaglio della zona living dell’abitazione, con la grande finestra che si apre sul terrazzo. Le pareti sono rivestite in legno di abete come la travatura, mentre il pavimento è in larice spazzolato. Il camino con cornice in pietra locale è opera di Zardini di Cortina.
Le tende e i tessuti sono di Saba Tendaggi di Prevalle.
Le appliques sono di “El Lumin” di Cortina.

View from the mansard balcony of the valley and the summits around Madonna di Campiglio.
Detail of the living room area of the house, with the large window that opens onto the terrace. The walls are clad in fir wood, also used for the beam structure, whereas the floor is in brushed larch wood.
The fireplace with mantelpiece in local stone is the work of Zardini of Cortina.
Curtains and fabrics by Saba Tendaggi of Prevalle. Sconces by ‘El Lumin’ of Cortina.

Old 1950s postcards of Madonna di Campiglio show how this was one of the few existing villas, and certainly the largest.
Townsfolk still recall the Milanese financier who had it built as his mountain residence, and stories abound about
how for some parties he would hire up to twenty waiters.
What is for sure is that the financier would use his own snowmobile (a small car with caterpillar tracks designed for
military use) to get around in winter. Back then the villa was for one person only; today it is a holiday home for seven families.
If you can do without the waiters, this 100-square-metre mansard is just right for a family holiday in the mountains.

L’INTERIOR DESIGNER: CLAUDIO VERRI

CLAUDIO VERRI È NATO A CORTINA D’AMPEZZO NEL 1962.
CRESCIUTO PROFESSIONALMENTE ALL’ISTITUTO STATALE D’ARTE DI CORTINA D’AMPEZZO, HA POI INIZIATO LA PROFESSIONE NELLO STUDIO DELL’ARCHITETTOBEPIOLIVIERI. DAL 1979 AL 1990, HA DISEGNATO E COLLABORATO
A TUTTI I PROGETTI USCITI DA QUESTO STUDIO, CUI FACEVA PARTE ANCHE L’ARCH.
AMBRA PICCIN. LA SUA FORMAZIONE PROFESSIONALE, INCENTRATA NELLA DIREZIONE DEI LAVORI DI CANTIERE, VA DALLA PROGETTAZIONE ALLA COORDINAZIONE DELLE MAESTRANZE SINO ALLE FINITURE FINALI.

NEL 1990 HA DECISO DI TRASFERIRSI DA CORTINA NELLA VAL RENDENA, A PINZOLO, DOVE HA APERTO UNO STUDIO DI ARCHITETTURA E ARREDAMENTO, CONTINUANDO SEMPRE LA COLLABORAZIONE CON L’ARCHITETTO AMBRA PICCIN. HA PROGETTATO DIVERSI AMBIENTI PRIVATI IN TUTTA ITALIA. DICE DEL SUO LAVORO: “LA MIA CARATTERISTICA È DI SEGUIRE I LAVORI, DALLA “A” ALLA “Z”, APPOGGIANDOMI A MAESTRANZE SPECIALIZZATE; IN QUESTO MODO, IL CLIENTE NON DEVE PREOCCUPARSI DI NULLA E MI LASCIA RISOLVERE TUTTI I PROBLEMI. SI VIENE A CREARE UN RAPPORTO DI COMPLICITÀ
CHE, UNITO A TRASPARENZA E FIDUCIA RECIPROCHE, FANNO IN MODO CHE LE SCELTE FATTE SIANO SEMPRE IN SINTONIA.”

Se si rinuncia all’idea di avere molti camerieri, questa mansarda di 110 metri quadri è quanto occorre a una famiglia per passare bene le sue vacanze in montagna. Incominciamo dal soggiorno, che si trova sotto il colmo del tetto con due avvolgenti divani e una finestra che dà su un balcone superpanoramico, da cui si vedono le principali vette
della zona. Riposarsi in questo scenario dopo una mattinata passata sugli sci sembra molto confortevole.
Altrettanto si può dire per le due camere da letto dove il tetto, anche se mansardato, è tutt’altro che incombente: è come vivere in una gigantesca capanna di bellissimo legno dove le grandi travi danno un forte senso di protezione. Altre emozioni si hanno nel bagno in onice rosato.

The living room is located beneath the ridge of the roof and has two welcoming sofas and a window that gives onto a balcony with an incredible view of the mountain peaks. Relaxing in this setting after a morning’s skiing is just the thing. The same can be said for the two bedrooms where the roof, albeit mansarded, is everything but imposing: it is like living in a huge hut made of beautiful wood where large beams provide a sense of protection.

La scelta di uno stile alpino tradizionale
è coerente in tutti gli ambienti e coinvolge
anche i mobili e gli oggetti

In Edicola

Una delle due camere da letto e il suo bagno foderato in onice fiammato nei colori rosa salmone e nocciola. Marmi forniti da Tonoli Marmi e Graniti.
Gli accessori da bagno sono di Fabbro Zino L.T.A. di Cortina d’Ampezzo.
L’altra camera da letto e l’angolo del camino in soggiorno. Il soffitto è in abete lamellare, mentre il pavimento è in larice spazzolato. I tessuti sono di Saba Tendaggi di Prevalle.

One of the two bedrooms and its bathroom lined with iridescent onyx in salmon red and hazelnut.
Marble supplied by Tonoli Marmi e Graniti.
Bathroom accessories by FAbbro Zino L.T.A of Cortina d’Ampezzo.
The other bedroom and the fireplace corner in the living room. The ceiling is in glulam fir wood, whereas the floor is in brushed larch wood. Fabrics by Saba Tendaggi of Prevalle.

QUALITÀ DELL’INTERVENTO

CENTRALITÀ DEL PROGETTO: SFRUTTARE AL MASSIMO LO SPAZIO DELLA MANSARDA, CHE HA TETTO AD ALTEZZE IRREGOLARI, RITAGLIANDO PICCOLI AMBIENTI OVATTATTI NOBILITATI DALLE BOISERIE.
INNOVAZIONE: COL TAGLIO DELLE SINGOLE STANZE, SI VALORIZZA IL GIOCO PROSPETTICO DELLE FUGHE FORMATE DALLE TRAVI SUL SOFFITTO.
USO DEI MATERIALI: LEGNO OVUNQUE, INTERROTTO SOLO DAI TESSUTI.
NUOVE TECNOLOGIE: RISCALDAMENTOA SERPENTINA SOTTO IL PAVIMENTO.

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