Come un’onda di luce


In un villaggio vicino al Reno, in Germania

Sfruttando al meglio le caratteristiche del terreno, i progettisti ricavano un’ampia metratura su una superficie limitata, divisa in tre piani magicamente incastrati tra loro.

Using the characteristics of the terrain, the architects have obtained a large amount of space from a limited surface area. Three magically intersecting floors.

Progetto architetti Regina Pizzinini e Leon Luxemburg
Foto per gentile concessione dei progettisti
Servizio e testo di Leonardo Servadio

Come spesso avviene in architettura, dalla necessità sorge la soluzione originale. La restrizione diventa pungolo di creatività che porta a soluzioni nuove e caratteristiche. Qui il problema sta nel fatto che l’area su cui si poteva edificare è un quadrato di circa 12 metri di lato e il fronte verso la strada non poteva mostrare più di un livello abitabile. Tuttavia i proprietari desideravano una casa grande, adatta a una vita agiata per loro e per i loro tre bambini, dotata anche di ambienti appropriati per lo svolgimento della loro attività professionale. Il luogo è Ippendorf, un villaggio non lontano
dalla città di Colonia, lungo il Reno, in Germania. Per le case vicine il problema era stato risolto col ricorso alla tipologia classica dell’edificio a un piano coperto da tetto a due falde mansardato.

As often happens in architecture, necessity often leads to an original solution. Restrictions spur creativity and lead to new and interesting ideas. Here the problem was that the area that could be built upon was a square with sides of about 12 metres, and the side towards the street could not show more than one habitable level. But the owners wanted a big house that would provide comfortable living both for them and their three children. They also wanted rooms for them to be able to carry out their business. The location is Ippendorf, a village not far from the city of Cologne, along the River Rhine in Germany.

LA SCATOLA COLORATA
Il modello racconta la casa così come apparirà a opera totalmente completata: alle strutture costruite si aggiunge il colore, una delle cifre compositive più evidenti nell’opera di Pizzinini e Luxemburg. L’elemento a “bovindo” che inquadra la finestra a tutta altezza protesa verso il giardino, diventa un momento eloquente di tutta l’architettura, un contrappeso che dà ragione del movimento a onda aperto dall’ergersi in morbido slancio della copertura. La trasparenza dei cristalli e la luminosità del giallo, lungi dall’arrestare il dinamismo dell’assieme, lo trasferiscono in un’altra dimensione: quella del gioco delle percezioni, che libera l’architettura dalla sua ponderosità per intesserla di suggestione.

La trama che sostiene una grande vetratura di questo tipo può essere in acciaio o in alluminio. La maggiore leggerezza e relativa duttilità di quest’ultimo permettono una buona resa nell’accoppiamento col cristallo e una buona manovrabilità degli elementi. In vetrature di queste dimensioni di solito si sceglie di permettere l’apertura solo di alcuni elementi: il cristallo diventa facciata, la trasparenza assume il ruolo del rivestimento esterno. Lo studio dell’orientamento sfrutta
al meglio le caratteristiche tecniche del cristallo.

The frame that holds up such a large glass wall can be in steel or aluminium. The greater degree of lightness and relative plasticity of the latter makes it particularly suited to coupling with glass, and it provides good manoeuvrability for the elements. Glass walls of these sizes usually allow for the opening of only a few elements. The glass acts as a façade, and the transparency takes on the role of external cladding. A study into the orientation makes the most of the technical properties of the glass.

Pizzinini e Luxemburg hanno trovato una soluzione decisamente più originale. Sfruttando il leggero declivio del terreno, hanno presentato verso la strada una facciata a un piano la cui copertura si eleva a onda, con sinuoso andamento (che in sezione si presenta col profilo di una capigliatura femminile con ricciolo tirabaci) per ospitare nella parte posteriore della casa tre livelli, di cui quello basso seminterrato resta totalmente occulto sul lato strada. Qui si trovano gli ambienti per i bambini, camerette e un ampio spazio per il gioco. Al livello intermedio, il living si apre in uno spazio a doppia altezza illuminato da una vetratura che rende trasparente tutta la facciata; in alto gli ambienti dei genitori. Sotto il
lucernario, che si apre centralmente nel tetto, un canale di luce consente di traguardare dall’alto e dal basso attraverso i tre livelli, in questo modo permettendo un rapporto diretto tra genitori e figli durante tutto l’arco della giornata.

Neighbouring houses solved the problem using the classic building square with sides of about 12 metres, and the side
towards the street could not show more than one habitable level. But the owners wanted a big house that would provide comfortable living both for them and their three children. They also wanted rooms for them to be able to carry out their business. The location is Ippendorf, a village not far from the city of Cologne, along the River Rhine in Germany.

IL SERRAMENTO E LA TENDA
Il cristallo ha acquisito importanza primaria nel disegno architettonico. Tra le soluzioni di maggiore efficacia per gestire nel modo migliore le
grandi vetrate c’è la tenda a rullo in bambù, che consente di coprire ampie superfici mantenendo un gradevole impatto estetico sia all’interno dell’appartamento, sia all’esterno. La tenda a rullo in bambù di Pellini azionata a catenella, è un prodotto ecologico ed esteticamente valido.

Il gioco della trasparenza si attiva nel momento in cui è indicata la via per superare
le soglie e le barriere che definiscono gli spazi.

Quattro colonne inquadrano il canale di luce e lo spazio centrale dell’edificio. A sinistra: al livello intermedio, al quale si apre l’ingresso dalla strada, un open space accoglie il soggiorno e il pranzo, oltre alla cucina. La scala (sopra) sale seguendo la volta del tetto e conduce ai locali di lavoro dei genitori. Da qui, affacciandosi nel canale centrale, possono osservare i locali dei bambini al piano seminterrato.

Four columns frame the channel of light and central space of the building. Left, on the intermediate floor, which contains the entrance from the road, there is an open-space living room, dining room, and kitchen. The staircase (above)
follows the arch of the roof and leads to the parents’ work area. From here, looking down the central channel, they can
keep an eye on the children’s rooms in the basement.

UN CANALE DI DIALOGO TRA GLI AMBIENTI
Tra le invenzioni architettoniche di questa casa, c’è l’apertura del
“vuoto” centrale che si forma come canale di luce. Dal lucernario
attinge libertà spaziale al cielo e la trasferisce giù attraverso i vari
livelli; così la vista spazia sul panorama interno. E’ un’esercizio riservato
di solito alle finestre esterne: a queste si volge lo sguardo alla
ricerca di un momento di distrazione dalle attività che l’edificio ospita.
Qui, oltre a guardare fuori, si può scegliere lo sguardo interiore:
una possibilità che consente di rendersi coscienti dell’atto dell’abitare
la totalità del complesso architettonico.

All’interno, la curvatura del tetto è accompagnata da travature lignee in evidenza: queste, insieme con la scala che unisce i tre livelli, dinamizzano l’ambiente in cui la luce circola liberamente grazie alle molteplici aperture e all’ampiezza del volume aperto centrale. Dalla vetrata la vista spazia fino alle guglie della Cattedrale di Colonia.
Il disegno architettonico si completa nello scarto della grande vetrata: questa si protende a mo’ di bovindo in un volume esterno caratterizzato da una leggera torsione, che resterà ulteriormente evidenziato dal colore giallo. Così il
progetto dall’angustia del sito si produce in uno scoppio di giocosa creatività.

On the interior, the ceiling arch is accompanied by wooden beams. These, together with the staircase that brings together the three levels, provide dynamism to a light-filled room thanks to the many openings and the sheer size of the open central volume. From the glass wall, you can see the spires of Cologne Cathedral.

The architectural design comes full circle with the large window. This juts out rather like a bow-window in an exterior volume that has a slight rotation underlined by the use of yellow. So from a limited site this project bursts forth with playful creativity.

Neighbouring houses solved the problem using the classic building type comprising one floor covered by a double-pitched attic roof. Pizzini and Luxemburg have come up with a much more original solution. By using the slight slope in the terrain, the street side has a one-floor facade with a roof that rises in the shape of a sinuous wave (the section of which looks like a woman’s head of hair with kiss-curls). This is used to create three levels to the rear of the house, the basement floor being completely hidden from view on the street side. Here you can find the children’s areas, including small bedrooms and plenty of play space. On the intermediate level, the living room opens onto a double-height space illuminated by a glass wall that makes the entire façade transparent; the parents’ rooms are at the top. Beneath the skylight, which consists of a central opening in the roof, a channel of light lets you see from top to bottom through the various levels; this provides direct contact between parents and children throughout the day.

The interior rooms provide a profound feeling of freedom. Left, the banister-free staircase is an expression of this freedom, as is the transparency of the rooms. Below, the master bedroom, with window that looks onto the pergola and hammock. One of the other two rooms on the ground floor that look towards the main façade.

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