COME IN UN CASTELLO TIROLESE

Villa residenziale in Alto Adige
servizio di Luisa Carrara
foto Athos Lecce
Wolfgang Complojer, un architetto di Bolzano, plasma i suoi interni come fossero sculture, con ricordi del gotico e del barocco.

Sulle alture di Bolzano, e precisamente ad Auna di Sotto, si trova questa villa a due piani di nuova costruzione ma di grande impegno progettuale. All’interno vi sono spazi aperti e forme arrotondate con un sapiente impiego di archi e colonne come in molte case di Bolzano e di Innsbruck costruite negli anni ‘10 e ‘20 con impianto borghese ma con sensibilità ancora barocca. L’ingresso è particolarmente suggestivo, con volte a crociera impostate sopra una robusta colonna in pietra posta al centro, e mostra una scala che sale in curva con andamento elicoidale come il guscio di una chiocciola.

I bauernmöbeln tirolesi, la cassapanca datata 1782, lo specchio secentesco e l’armadio con anta dipinta s’inseriscono perfettamente perché parte di uno stesso lessico signorile-alpino, così come le statue in legno policromo sulle pareti. La parte più caratteristica di questo stile di vita è la taverna a piano terra, in legno di pino lasciato naturale, lavorato a mano e trattato a cera, decorato con intarsi tradizionali da un artigiano della Val Gardena.

All’interno di un un giro di colonne c’è il bar dove i padroni di casa servono da bere agli ospiti (una piacevole abitudine che nel resto d’Italia si è andata perdendo). Sopra di esso vi è uno specchio anticato che dilata lo spazio come se fosse una cupola. Nella zona pranzo troviamo una bella stufa di maiolica verde, fatta a mano da un fumista della Val Pusteria, e sul soffitto un complesso manufatto in legno di noce fatto a stella secondo la tradizione gotica qui ancora presente. Il tavolo ottocentesco è coperto da una tovaglia di Jesurum a due colori, verde con centro giallo (gli stessi ripresi dalle tende), ed è abbinato a sedie Luigi Filippo con gambe a sciabola. La tavola è apparecchiata con piatti di porcellana tedesca Hutschenröter poggiati su sottopiatti d’argento. Dal centro del soffitto pende un lampadario di Murano in vetro soffiato bianco e oro. Il tappeto sotto il tavolo è un antico Aubusson, mentre gli altri tappeti e kilim della casa sono degli anatolici a disegno geometrico.

 

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