CHIESA DI SAN PAOLO APOSTOLO A FROSINONE

Con il complesso parrocchiale, formato da chiesa, casa canonica, locali per il ministero pastorale e auditorium, ho provato a creare una centralità nel quartiere, prevedendo una piazza-sagrato posta al centro dell’intervento, recuperando, tra l’altro, una tradizione locale: quella del chiostro, tipica della comunità abbaziale del medioevo, che caratterizza decisamente la terra ciociara e definisce efficacemente lo spazio di aggregazione cristiano.
Nella configurazione spaziale ho pensato a una iconografia forte, non solo per la dimensione, ma soprattutto per la perentorietà dell’immagine geometrica.
Ho così raffigurato il sacro con volumi puri e senza sbavature: cilindro, cubo e parallelepipedo.

La geometria è il linguaggio della natura, o quanto meno è il linguaggio col quale la cultura interpreta la natura, trasformando in forme pure (e in quanto tali astratte) i rapporti dimensionali e le proporzioni che si ravvisano nel cosmo. La riflessione su tali rapporti geometrici ha imperniato molta parte del pensiero e ha da sempre avuto un influsso cruciale sulla progettazione architettonica. Quindi oggi appare più che legittima la proposta di riprendere il linguaggio della geometria nella sua valenza simbolica, per esprimere l’edificio della chiesa come luogo capace di rifondare la periferia. E se in queste parti di città cresciute senza un progetto e senza qualità dal secondo  dopoguerra si riscontra in modo quasi ovunque indifferenziato una scarna monotonia, per la sua Frosinone Danilo Lisi ha pensato a “una iconografia forte, non solo per la dimensione, ma per la perentorietà dell’immagine geometrica”.
La pubblicazione della chiesa di San Paolo Apostolo diventa occasione per allacciare un dialogo a più voci tra uomini di Chiesa, esteti, critici dell’architettura che riesaminano, con vena liberamente critica (e non con la paludata acquiescenza usuale in simili volumi monografici) il progetto, la sua congruenza con la città, il suo significato di luogo dove si ritrova la comunità dei fedeli, nell’oggi travagliato dall’assenza di stile e dall’accumularsi di mille suggestioni e tentazioni tecnologiche e formali da cui nasce il disordine del contemporaneo progettare.
Disordine cui si giustappone questa proposta di un nuovo modo, ordinato, strutturato e strutturante, di ripensare la chiesa nella città.Danilo Lisi è nato a Frosinone nel 1953: suo padre Fabio, generale dell’Esercito, eroe delle Colonie, parte volontario per l’Africa Orientale all’età di 19 anni. È forse per questo, e forse per l’essere nato sotto il segno del Sagittario, che viene sempre più affascinato dal viaggiare.
Architetto-viaggiatore, è così infatti che si definisce, ha girato un po’ per tutti i Continenti, rimanendo particolarmente affascinato dall’architettura giapponese contemporanea e dalla qualità della vita delle città australiane.
All’età di 25 anni si laurea presso l’Università La Sapienza di Roma.
Libero professionista, ha al suo attivo una notevole esperienza nel campo della progettazione di Opere Pubbliche. Approfondisce da anni problemi di Bioarchitettura, partecipando a viaggi studio in Italia e all’estero.
Negli ultimi anni si dedica principalmente al tema dell’Architettura Cultuale, realizzando 4 nuovi complessi parrocchiali e partecipando a diversi concorsi. Ultimamente è stato invitato dalla Conferenza Episcopale Italiana al “Concorso progetto pilota 2009” per la realizzazione della chiesa intitolata a Gesù Maestro a Racalmuto (AG).
Attualmente è impegnato nella costruzione del complesso parrocchiale intitolato a San Giovanni Bosco a Terni, per conto della diocesi di Terni-Narni-Amelia.
Già docente presso l’Accademia di Belle Arti di Frosinone e Napoli, è titolare della cattedra di “Elementi di Architettura ed Urbanistica” presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e dell’insegnamento di “Analisi del Territorio e Progettazione Paesaggistica”, attivato dalla stessa Accademia.
Sono molteplici le Istituzioni di respiro internazionale che hanno ospitato sue conferenze.
Le sue opere sono state pubblicate sulle maggiori riviste del settore.

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