CHIARISMO IN ARCHITETTURA


Roma. Ristrutturazione di un appartamento – Progetto Filippo Bombace, architetto

Giochi di luci e ombre, velate da vetri fumé e pareti con “effetto nuvolato”.

Progetto di Filippo Bombace, architetto
Servizio e testo di Maria Galati
Foto Luigi Filetici

Rigore geometrico e un sofisticato gioco di volumi. È il risultato di un progetto di ristrutturazione che l’architetto romano, Filippo Bombace, ha proposto alla sua cliente, una giovane professionista.
La zona giorno è libera da tramezzi, all’ingresso ci accoglie un’area filtro delimitata e velata da una lastra in vetro
fumé, che ci preannuncia uno spazio aperto, dove volumi ben definiti delineano a pavimento le zone funzionali.
La zona tv è delineata dal mobile a sospensione, realizzato su disegno, contrapposto al divano ad angolo. La particolarità di quest’area è data dalla finitura della parete tv, trattata con un effetto “alla pezza”. Finitura tipica per gli esterni, il progettista l’ha riadattata per gli interni; caratterizzata dall’uso a vista di un intonaco a grana fine, tirato a mezzo di una “pezza” o, secondo le tecniche più recenti, eseguita grazie all’utilizzo di una spatola gommata, imprime sulle superfici un effetto nuvolato e lievemente cangiante.

L’area pranzo è definita dal tavolo, su disegno, di fattura artigianale.
Un basamento in laccato bianco regge una lastra in cristallo, illuminata in maniera simmetrica, grazie alla predisposizione di corpi a incasso a pavimento e a soffitto. La cucina è definita da arredi dalle linee semplici ed essenziali, di colore bianco, accostati e contrapposti, per funzione, alla doccia – fontana, simbolo baricentrale dell’appartamento.
La doccia è delimitata da una pedana in pietra leccese con un letto in ciottoli di fiume posati a secco, lavati da un’installazione di luce ed acqua.
La zona notte è suddivisa al suo interno in modo classico.
La camera da letto padronale, con arredi dai colori chiari, ha il letto inserito sotto un contenitore a parete, realizzato su disegno, di esecuzione artigianale. Il bagno padronale è caratterizzato dalla presenza di una grande area doccia delimitata da una lastra in cristallo trasparente e da un telo in lino gommato a protezione della finestra.

La doccia – fontana, a vista, è al centro del progetto di ristrutturazione.

Arredi cucina a penisola, MK forniti da Ikonos;
cappa, Neff; rubinetteria “Tara classic”, Dornbracht;
tavolo da pranzo in legno e vetro realizzato su disegno del progettista da Dolmen artigiani del legno; sedie “Tiffany”,
Casprini; tende scorrevoli Elitis su sistema Mottura; corpi illuminanti, Viabizzuno e TLB; parquet, Cora; i bagni sono
rivestiti in Tekno mosaico, Mutina; rubinetterie, Signorini.

La zona lavabo, con il piano in rovere moro, è inserita all’interno di una parete dipinta in un evanescente azzurro nuvola, sempre con finitura “alla pezza”.
Per gli ospiti e per il lavoro, l’architetto Bombace ha studiato un piccolo locale che, all’occorrenza, grazie ad un grosso pannello scorrevole in rovere tinto moro, può essere parzialmente diaframmabile.

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Biografia

FILIPPO BOMBACE architetto
Nato nel 1960 a Roma, dopo essersi laureato vi ha aperto il suo studio professionale “La oficina de arquitectura”. La sua attività, documentata da pubblicazioni nazionali ed estere, risulta connotata da numerosi interventi di nuova edificazione e di recupero in ambito residenziale. La tipologia degli interventi ha consentito un particolare approfondimento delle possibilità espressive dei materiali, delle tecniche di esecuzione e soprattutto lo studio delle qualItà suggestive e compositive della luce integrata con il disegno dell’architettura.
All’intensa attività di architetto affianca quella di designer.

Qualità dell’intervento

Centralità del progetto: i volumi delineano e definiscono gli spazi funzionali.
Innovazione: la doccia – fontana, simbolo baricentrale dell’appartamento, costituita da una pedana in pietra leccese con letto in ciottoli di fiume posati a secco.
Uso dei materiali: i pavimenti sono in wengè, le pareti finite ad intonaco. Il bagno principale è rivestito parzialmente con grès porcellanato, la grande area doccia è delimitata da una lastra in cristallotrasparente e da un telo in lino gommato a protezione della finestra. Il bagno ospiti è rivestit
o in tekno mosaico.
Nuove tecnologie: l’utilizzo per gli interni, di una classica finitura esterna caratterizzata dall’uso a vista di un intonaco a grana fine, tirato a mezzo di una spatola gommata.

Opere murarie, lavorazione parquet, opere di pittura, Edil Roma; opere di falegnameria e vetro, Dolmen artigiani del legno;
tende scorrevoli e a rullo, Jarplas Arte Plastica; pietra leccese, Trade & Consulting dell’Ing. Paolo Conoci, Le pietre naturali dell’architettura.
 La doccia – fontana è il simbolo baricentrale dell’appartamento.
Il “Cubo doccia” è stata progettato da Marco Costanzi e Mario Nanni per Viabizzuo. Si tratta di un corpo
illuminanate in acciaio inox con erogatore d’acqua integrato. La luce, proveniente dal condotto di emissione, attraversa il getto d’acqua realizzando un’illuminazione efficace nella zona interessata dal flusso emesso e creando suggestivi effetti di luci e ombre. L’architetto Bombace ne ha enfatizzato l’effetto installandola all’interno di un box doccia con pedana in pietra leccese con letto in ciottoli di fiume posati a secco.

 

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