Una masseria sintesi tra arte e tradizione

Un antico casale restaurato in uno stile che non nega il forte genius loci dell’assolata e pietrosa terra salentina ma lo esalta con accorgimenti e particolari di un forte vitalismo e carattere

An old farmhouse renovated in a style that does not deny the strong genius loci of the sunny and rocky
land of Salento but highlights it with interesting effects that give it character.

Progetto: arch.Francesco Stasi
Servizio: arch. Antonella Tundo;
Foto di: Athos Lecce
Testo: arch. Antonella Tundo

Vicino a Nardò, a pochi km dal blu del mare salentino, ma circondata dalla terra rossa e dai muretti a secco è risorta a nuova vita la quattrocentesca masseria Agnano, fino a vent’anni fa abitata in parte solo dal vecchio massaro, come Masseria Bernardini, frutto di un restauro ricercato ed accorto dei due proprietari, Beatrice Caputo e l’architetto Francesco Stasi, che dividono la loro vita tra Milano al lavoro alle cartiere Vannucci, importante centro di divulgazione per meeting, arte ed eventi e la loro vita salentina con i ritmi lenti, la spontaneità ed i colori brillanti della loro masseria aperta anche all’ospitalità, con una formula vincente che è quella della Homemore, consentendo una massima libertà di fruizione di tutto lo spazio.

Near Nardò, just a few miles from the blue sea of Salento, yet surrounded by a red landscape punctuated by dry stone walls, is the renewed fifteenthcentury farm Agnano, now called the Masseria Bernardini, which just twenty years ago was occupied by an old farmer. It is the result of a painstaking renovation project carried out by the two owners, Beatrice Caputo and architect Francesco Stasi. They spend their time between Milan, working at the Cartiere Vannucci, an important venue for meetings, art and events, and their life around Salento, where they enjoy the slow pace, naturalness and bright colours of their farm. This they open to guests with the ‘Homemore’ winning formula that lets them have maximum freedom to use all the space. But for those arriving here for the first time, the feeling of warmth and comfort is guaranteed from the moment they set eyes on the place.

Qui si è immersi completamente nella profonda essenza dell’architettura del luogo,
nei suoi colori, nei suoi odori e nelle sue sensazioni, piacevolmente coccolati dalla
morbidezza delle forme e dal calore del sole.

Nelle foto: Lo scorcio di due interni, rustici nella loro essenza contemporanei nei particolari. Vista della piscina circondata dai fichi d’india. I coloratissimi letti a baldacchino

Shown here, a view of two interiors: rustic in essence yet contemporary in detail. Also shown here, view of the pool surrounded by prickly pears. The colourful four-poster beds.

Ma per chi arriva per la prima volta in questo luogo la sensazione di calore e di comfort è già assicurata al primo sguardo. Gli ampi spazi dell’esterno sono limitati dai tipici muri in tufo, quasi delimitassero un paradiso in mezzo alla brulla campagna circostante. L’architettura di questa antica struttura ha un forte carattere con il suo colore dorato regalato dalla morbida pietra leccese e dall’accecante intonaco, le sue forme invitanti hanno richiesto un restauro attento che ha giocato non assecondando il passato, ma giocandoci in una sovrapposizione e contaminazione di forme e colori, una via alternativa al concetto di rustico e di etnico troppo lontana dalla sobria cultura dell’antica storia dell’architettura leccese.

Qui si è immersi completamente nella profonda essenza dell’architettura del luogo,
nei suoi colori, nei suoi odori e nelle sue sensazioni, piacevolmente coccolati dalla morbidezza
delle forme e dal calore del sole

La PIETRA LECCESE è una pietra calcarea che affiora naturalmente dal terreno salentino nelle enormi cave a cielo aperto. La sua durezza e resistenza crescono con il passare del tempo e assume una tonalità di colore ambrata simile a quella del miele. Di colore dal bianco al giallo paglierino, si presenta compatta e di grana fine. Utilizzata sia in campo architettonico che scultoreo, deve la sua particolare malleabilità alla presenza di argilla, che permette un modellamento al tornio e persino manuale.
In Edicola

The large outdoor spaces are surrounded by the typical walls in tufa, as though they delimited a paradise in the midst of the barren countryside. The architecture of this old building has a strong personality owing to its golden colour provided by the soft stone of Lecce and by the dazzling plaster; its inviting shapes have called for a careful renovation
that has preferred not to indulge the past but to play on an overlap and contamination of shapes and colours, thus providing an alternative to the concept of rustic and ethnic, which is too far removed from the history of architecture in Lecce.

La pietra un materiale assoluto

Il giardino d’inverno, detto anche orangerie (termine di origine francese) o limonaia, è uno spazio che sin dall’antichità fu adibito ad accogliere gli agrumi e altre piante da frutto o esotiche durante il periodo invernale. Gli agrumi, contenuti in grossi vasi di terracotta, venivano riposti d’inverno all’interno di questi luoghi progettati per mantenere una temperatura costante e temperata che presentavano ampie vetrate finestrate, sono quindi delle serre o a volte degli spazi chiusi attigui e connessi attraverso piccole aperture alla stalla (per sfruttare il riscaldamento dell’aria). La letteratura è ricca di descrizioni di questi ambienti particolarmente utilizzati dal settecento come annessi alla villa. Oggi molte limonaie sono state riconvertite in piedater o in splendidi atelier, le loro finestrature e la loro posizione assiale consentono infatti una luce costante ed intensa.

Il relax qui è assicurato ad un passo dal mare,ma immersi nella quiete
della campagna dalla terra rossa bruciata dal sole solcata dai muretti a secco

In questo modo alle forme stereometriche e precise delle volte in pietra sono stati affiancati colori forti e decisi come il verde acido, pezzi di design, modernariato e opere d’arte; l ‘arredamento e i colori sono minimal lasciando le opere d’arte far da protagoniste. In alcuni ambienti voltati, sfruttando la notevole altezza sono stati creati intimi soppalchi, che non soffocano l’ambiente, ma l’inquadrano. I soggiorni di tutti gli appartamenti sono
ombreggiati da giovani alberi di ulivo piantumati nel lastricato formato dalle tipiche chianche, pietre color oro.

La terrazza a lastricato solare con la pavimentazione dorata delle tipiche chianche di pietra leccese e le pareti intonacate di un bianco accecante e i suoi comignoli, architetture scultoree, ospita la zona solarium con cuscini in cui ci si può immergere ed osservare la campagna circostante privata dei cavi elettrici per volontà dei proprietari.

The flagstone sun terrace with the typical golden-coloured paving of Lecce and the dazzling white-plastered walls, together with its chimney tops and sculptural architecture, houses the solarium that has cushions to relax on and observe the surrounding countryside without, as per the owners’ request, any electricity cables obstructing the view.

In this way the stereometric and precise shapes of the stone vaults have been flanked by strong colours such as acid green, designer articles, modern collectibles and works of art; furniture and colours are minimalist in order to give prominence to the art works.
In some of the vaulted rooms, by us
ing the considerable height, cosy mezzanines have been created that rather than suffocate the rooms frame them.
The living rooms of all the apartments are shaded by young olive trees planted among the golden-coloured flagstones.

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