Editoriale: Il viaggio di un popolo avventuroso

Le “stabbur” e le “stavkriker” sono costruzioni in legno della tradizione norvegese che possono aver influenzato l’architettura di altri popoli, in Europa come in Italia

In questo articolo scritto da un norvegese “doc” (pronipote del grande esploratore delle regioni polari Roald Amundsen) si paragonano alcune tipologie di case in legno originarie della Norvegia con altre molto simili presenti in Italia: le case dei Walser della Val d’Ossola e della Valsesia. Quella dei Walser è una enclave dove si parla un dialetto svizzero tedesco: hanno portato attorno al Monte Rosa una cultura materiale completamente diversa da quella lombardo-piemontese, in particolare le loro tipiche case di legno poggiate su pilastri che terminano con grandi pietre piatte per impedire all’umidità di passare e ai topi di salire.Le “stabbur” sono costruzioni in cui i contadini immagazzinavano i viveri ed in genere tutte le ricchezze della loro terra.
Che cosa avevano di così particolare?
Poggiavano su dei pilastri disposti ai quattro angoli della costruzione stessa ed avevano diverse funzioni: in primo luogo mantenere asciutto l’ambiente e tenere il pavimento sollevato da terra al fine di limitare l’accesso di topi ed altri animali che potevano essere attratti dal profumo del cibo che vi era conservato.
Le pietre, su cui poggiavano i pilastri, dovevano essere piatte per una miglior distribuzione del peso delle “stabbur” stesse; queste venivano infatti costruite nella stagione estiva quando il permafrost (un terreno dove il suolo è perennemente ghiacciato) non era duro e avrebbe potuto cedere per il peso.
È indubbio che il buonsenso era alla base di tutte le tecniche di costruzione, lo stesso buonsenso che ha portato i montanari delle Alpi a costruire le loro case con metodi simili e una medesima logica.NIPOTE DI ROALD AMUNDSEN, L’ESPLORATORE NORVEGESE CHE ARRIVÒ PER PRIMO AL POLO NORD, HA EREDITATO DAI SUOI AVI LA PASSIONE PER I VIAGGI E PER LA CACCIA GROSSA. NEL 1974 SI LAUREA ALL’UNIVERSITÀ DI COPENAGHEN IN MARKETING ED ECONOMIA DI MERCATO INTERNAZIONALE, CON SUCCESSIVE SPECIALIZZAZIONI IN MANAGEMENT, PSICOLOGIA E SCIENZE COMMERCIALI ALL’UNIVERSITÀ DI OSLO. PER 18 ANNI DIPLOMATICO DI CARRIERA, PERCORSO CONCLUSO CON L’INCARICO DI  CONSIGLIERE PER GLIAFFARI COMMERCIALI DELL’AMBASCIATA DI NORVEGIA IN ITALIA. SUCCESSIVAMENTE HA MATURATO UNA INTENSA ATTIVITÀ PROFESSIONALE A LIVELLO INTERNAZIONALE PRESSO IMPORTANTI ISTITUZIONI PUBBLICHE ED AZIENDE MULTINAZIONALI (FIAT FERROVIARIA, GIRMI, STATOIL, OLIVETTI, KVÆRNER, FJELLSTRAND, TOMRA, HYDRO ALUMINIUM, MICRODESIGN) PER 10 ANNI È STATOSEGRETARIOGENERALE DELL’UNIONE DELLECAMERE DICOMMERCIO ESTERE IN ITALIA E CONSIGLIERE DELLACAMERA DI COMMERCIO ITALO-NORVEGESE.
È STATO INOLTRE LETTORE DI LETTERATURA NORVEGESE ALL’UNIVERSITÀ STATALE DI MILANO. ATTUALMENTE RICOPRE I SEGUENTI INCARICHI: CONSOLE ONORARIO DELLA REPUBBLICA DI NAMIBIA IN ITALIAwww.lanamibia.it -VICE PRESIDENTE ESECUTIVO  DIASSONORVEGIA, L’ ASSOCIAZIONE CHE RIUNISCE GLI INTERESSI DELLA NORVEGIA IN ITALIA. www.assonorvegia.com -ATTIVO IN TANTE REALTÀ ECONOMICHE E ASSOCIATIVE ITALIANE ED È IN VARI CONSIGLI DI AMMINISTRAZIONE DI AZIENDE E ISTITUZIONI IN ITALIA E NORVEGIA. È MINISTRO DELL’AMBIENTE DIANTARCTICLAND  ww.antarcticland.org -HA CONDOTTO ALCUNI PROGRAMMI SU RAI 1. È COAUTORE DEL LIBRO  L’AFRICAAUSTRALE, EDITO DA CISCRA. È IDEATORE E CAPO SPEDIZIONE DELLASPEDIZIONE ARTICAOLTRE BEYOND THE EDGE 2008/2009. www.oltre.mobi -OGGI SI OCCUPA, IN QUALITÀ DIADVISOR E CONSIGLIERE DI ECO ENERGY HOLDING, GRUPPO INDUSTRIALE NORVEGESE CHE PRODUCE SISTEMI ENERGETICI ECO-SOSTENIBILI.”…Bisogna distinguere in modo chiaro e netto tra la vita dei Vichinghi e quella dei contadini che vivevano all’interno, che considerarono gli uomini del Mare dei nemici, in quanto le temibili “scorribande” dei Vichinghi non risparmiarono neppure le coste della Norvegia stessa.”

La casa può diventare un piccolo universo autosufficiente, in cui l’accumulo di riserve permette di vivere con relativa tranquillità i periodi di maggior rigore climatico.
Abbiamo approfondito l’argomento anche nel servizio:

“TAGLIATE CON L’ACCETTA E SENZA CHIODI”

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Arreda dal 1950Potrebbero essere stati i contadini norvegesi a trasferire in Italia questo metodo di costruzione?
E’ plausibile perchè, per il loro temperamento nomade, a partire dal XI secolo molti contadini norvegesi hanno iniziato a emigrare in varie direzioni, probabilmente prima in Svizzera e poi nel Nord Ovest d’Italia sotto il bellissimo Monte Rosa.
Mentre è certo che i Vichinghi abbiano contaminato le culture costiere con le loro scorribande nel continente europeo, non sono altrettanto sicuro che i contadini dei fiordi si siano avventurati fino alle Alpi. Ma la grande somiglianza tra la tipologia delle loro case tradizionali in legno e quelle che si trovano attorno al Monte Rosa è un’indizio molto significativo che andrebbe preso in seria considerazione dagli studiosi di entrambi i paesi, magari in vista di un eventuale gemellaggio.Merita un’attenta analisi la tecnica della costruzione che prevede il solo utilizzo dell’ascia e mai della sega, che per entrambe le popolazioni è ignorata.
È necessario distinguere in modo chiaro e netto tra la vita dei Vichinghi e quella dei contadini che vivevano all’interno, che per secoli considerarono gli uomini del Mare dei nemici, in quanto le temibili “scorribande” dei Vichinghi non risparmiarono neppure le coste della Norvegia stessa.

Il piano inferiore rimane totalmente protetto sia dagli aggetti del livello più alto, sia dai piloncini (la cui sporgenza impedisce ai roditori di salire a cibarsi delle messi riposte nella dispensa) su cui poggiano, a loro volta collocati su un telaio ligneo posto su pietre, così che non vi sia contatto con l’umidità del suolo.ROALD AMUNDSEN È NATO A BORGE IN NORVEGIA IL 16 LUGLIO 1872 ED È MORTO IN LUOGO IGNOTO NEL MARE GLACIALE ARTICO IL 1928.  ESPLORATORE DELLE REGIONI POLARI, CONDUSSE LA PRIMA SPEDIZIONE PER IL POLO SUD NEL 1911. CON OLAV BJAALAND, HELMER HANSSEN, SVERRE HASSEL, E OSCAR WISTING ARRIVÒ AL POLO IL 14 DICEMBRE 1911, BEN TRENTACINQUE GIORNI PRIMA DELLA SPEDIZIONE DI ROBERT FALCON SCOTT. IN PRECEDENZA AMUNDSEN AVEVA GIÀ DATO PROVA DEL SUO VALORE A BORDO DELLA NAVE GJÖA GUIDANDO LA SPEDIZIONE CHE NEL 1905-1906 HA COMPIUTO LA PRIMA TRAVERSATA DEL PASSAGGIO ANORD OVEST DALLA BAIA DI BAFFIN ALLO STRETTO DI BERING. LA MISSIONE OTTENNE UN IMPORTANTE RISULTATO SCIENTIFICO RIUSCENDO A DETERMINARE LA POSIZIONE DEL POLO MAGNETICO BOREALE. AMUNDSEN TENTÒ DI RAGGIUNGERE ANCHE IL POLO NORD. PROVÒ PRIMA CON GLI IDROVOLANTI, MA NON EBBE SUCCESSO; L’IMPRESA INVECE RIUSCÌ IL 12 MAGGIO 1926 QUANDO AMUNDSEN SORVOLÒ IL POLO ARTICO ASSIEME AL FINANZIATORE AMERICANO LINCOLN ELLSWORTH E ALL’ITALIANO UMBERTO NOBILE. I TRE, CON CINQUE MECCANICI ITALIANI E OTTO MARINAI NORVEGESI, VOLARONO SUL DIRIGIBILE NORGE COSTRUITO E GUIDATO DALLO STESSO UMBERTO NOBILE. DAL DIRIGIBILE FURONO LANCIATE SUL POLO LE BANDIERE ITALIANA, NORVEGESE E STATUNITENSE. MORÌ NEL 1928 IN UN INCIDENTE AEREO AVVENUTO SOPRA I CIELI DEL MARE GLACIALE ARTICO QUANDO, INFORMATO DELL’INCIDENTE DEL DIRIGIBILE ITALIA, ANDAVA GENEROSAMENTE IN SOCCORSO DELL’ESPLORATORE ITALIANO E DEL SUO EQUIPAGGIO. IL VELIVOLO A PATTINI FRANCESE CHE PILOTAVA SCOMPARVE IN MARE E NON FU PIÙ RITROVATO. IN SUO ONORE IL NOME AMUNDSEN È STATO CONFERITO AI SEGUENTI LUOGHI GEOGRAFICI: IL TRATTO DI MARE ANTARTICO COMPRESO
TRA L’ISOLA DI THURSTON E CAPO DART, UN GHIACCIAIO NORVEGESE, UNA  STAZIONE POLARE, UN CRATERE LUNARE, L’ASTEROIDE “AMUNDSENIA 1065”. UNA STRUTTURA SCIENTIFICA ITALIANA, LA AMUDSEN-NOBILE CLIMATE CHANGE TOWER INSTALLATA A NY ÅLESUND, PORTA IL SUO NOME A FIANCO DI QUELLO DI NOBILE.

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