Questa masìa catalana ha l’aspetto di un castelletto con volumi asimmetrici e ampie arcate luminose. Era una “vivienda” rurale, un’abitazione agricola tipica della zona che per differenziarsi dalle tradizionali e più piccole residenze Quando la decoratrice spagnola Nicole Blanc ha visto per la prima volta questa masìa di pietra, il suo pensiero non si è fermato sulla struttura degradata e abbandonata da anni ma è andata oltre. Per una donna dalla grande carica Ristrutturata dall’architetto Lorenzo Marquès questa casa ha una struttura volumetrica basilicale, molto luminosa con la navata centrale a tripla altezza e due ali laterali che accolgono aree relax. Dai loggiati ad arco sono stati ricavati ambienti da vivere, chiusi da vetrate che di notte si illuminano come antri accoglienti. Alle spalle della facciata la piscina si protende come una naturale prosecuzione della casa. Al piano terra, per accentuare l’effetto “grotta” delle volte a botte, le superfici sono state trattate con uno strato di In apertura di servizio è visibile l’esterno della villa con una lunga quinta, aperta da due arcate che si affaccia sulla piscina. La parete di muratura attigua alla casa è originale e conserva la stessa trama di pietra. Il prolungamento è un intervento recente per creare una separazione tra la zona balneare e il giardino. Una lunga scalinata collega la casa alla piscina ed è sempre una scala, questa volta semicircolare, che invita a immergersi nell’acqua turchese.
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