I BENEFICI EFFETTI DEL SONNO

Smentita dall’indagine scientifica la certezza che il materasso più salutare sia quello duro, si ritorna a una vecchia conoscenza degli anni ‘60, il materasso ad acqua, che sostiene il corpo in modo equilibrato.

Il materasso ad acqua e il letto rotondo: nuove tendenze che hanno radici lontane.

Prima di parlare di qualità della vita bisognerebbe analizzare la qualità del sonno, perché vivere non è mai gradevole se prima non si dorme bene. Una delle più note e autorevoli riviste scientifiche, The Lancet, ha pubblicato uno studio dove si dimostra che durante il sonno il miglior sostegno per la colonna vertebrale non è il materasso “duro”, che causa forti pressioni, ma un materasso in grado di sostenere in maniera equilibrata ogni parte del corpo, con vettori di spinta verso l’alto uguali e contrari alla forza di gravità che converge verso il basso. Un modo per uscire dall’imbarazzo di una scelta difficile può essere orientarsi su un sistema letto ad acqua, che grazie alle proprietà fisiche di quest’ultima garantisce un ideale bilanciamento di spinte e controspinte.

Quelli di ultima generazione, stabilizzati e termoregolati, si chiamano Acquabed, prodotti in Germania col marchio di garanzia Tuv (sicurezza, ergonomia, e atossicità) per quanto riguarda la struttura e i materiali e con quello di anallergicità Oeko – Tex Standard 100 per i tessuti di rivestimento. Ogni letto è dotato di termoregolatore, isolato dalla vasca di contenimento del materasso, per regolare a proprio piacimento la temperatura dell’acqua. L’azienda che li distribuisce sta patentando il primo letto ad acqua italiano, che presto sarà disponibile sul nostro mercato a costi ancora più competitivi.
(Nella foto 1 Acquabed Ontario: produzione, Rosandrè)


UN LETTO TONDO IN PELLE BIANCA DALLE DIMENSIONI CONTENUTE
Nato negli anni ‘60 sotto il segno del “design radicale”, il letto rotondo voleva essere un atto di rottura nei confronti del letto tradizionale, in particolare di quello matrimoniale codificato e sempre eguale a se stesso a partire dal Medio evo. Quello è un letto per due dove la testa va dove c’è la testiera a parete che la incornicia e i piedi dall’altra parte alla fine del letto. Nel letto rotondo invece tutto cambia: ci si può dormire in due, ma anche da soli o in tre; ci si può girare non solo su se stessi, ma anche circolarmente come l’ago di una bussola che da Nord va a Sud e viceversa. In una parola: nel letto circolare ci si sente più liberi. (Nella foto 2 il letto Sunshine: produzione, la Falegnami).

 

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