Casa ecologica: La casa di Irmgard e Georg Tscholl in Val Venosta

Architetto Anntaud Torggler

Nata a Merano nel ’40, si è laureata in architettura al Politecnico di Graz, Austria . Dall’ 86 si interessa di architettura bioecologica e dall’88 ha uno studio proprio a Merano con lavori esclusivamente a indirizzo bioecologico. Ha tenuto numerose conferenze sull’architettura bioecologica in Italia e all’estero.
Materiali preferiti: il legno e la terra cruda
Costruzioni prevalenti: case mono e bifamigliari e ristrutturazioni. Esperienze di lavoro a Monaco di Baviera, a Gorizia, a Düsseldorf e a Merano.

Architetektin Anntaud Torggler

Geboren 1940 in Meran, abgeschlossenes Architekturstudium an der technischen Hochschule von Graz, Österreich. Seit 1986 beschäftigt sie sich mit ökonomischer Architektur und ist seit 1988 im Besitz eines eigenen Studios in Meran, mit ausschließlich ökonomisch orientierten Arbeiten. Zu diesem Thema hielt sie auch zahlreiche Konferenzen, sowohl in Italien als auch im Ausland, ab. Bevorzugtes Material: Holz und Terra Cruda. Überwiegende Konstruktionen: Ein- und Mehrfamilienhäuser und Sanierungen. Arbeitserfahrungen in München, Gorizia, Düsseldorf und Meran.

Costruire a favore dell’essere umano e dell’ambiente

Cito volentieri Ippocrate (460-373 a. C.), il quale ha detto: “Le malattie non cadono dal cielo sereno ma si sviluppano dai piccoli peccati giornalieri contro la propria natura. Se questi si sono accumulati irrompono apparentemente a sorpresa”. Sono convinta che siamo responsabili per la nostra salute e dunque anche per l’ambiente in cui viviamo. Come progettista cerco dunque, sulla base degli studi di architettura bioecologica fatti e delle mie personali esperienze, di sviluppare il progetto con la partecipazione del committente. Per partecipare è necessario conoscere e considerare veramente le proprie esigenze, ma per una buona collaborazione, è necessario che l’architetto prenda seriamente i desideri e le esigenze della committenza e prenda altrettanto seriamente se stesso. Penso che la partecipazione sia importante anche nella fase della costruzione: sviluppare un buon rapporto con la propria casa é un elemento importante per sentirsi a proprio agio. Questo non significa che si debba obbligatoriamente mettere mano agli attrezzi durante la costruzione, ma penso che sia giusto vederla crescere e conoscere gli artigiani che ci lavorano, per poter partecipare alle decisioni necessarie e non comprare un prodotto finito “chiavi in mano”. Ritengo che la casa sia una cosa viva, che ha un carattere, una faccia e un spirito, o almeno potrebbe averlo. La propria casa come luogo di ricreazione di benessere: noi ci sentiamo meglio nella natura e dunque è giusto far scegliere al committente materiali naturali adeguati alla situazione e al gusto personale. Mi viene in mente il detto “i rapporti sono come l’ ossigeno”; – non è forse più facile entrare in rapporto con la natura dunque con materiali naturali come il legno e la terra cruda che con materie plastiche, laccate, ecc.? Vitalità, varietà, gioia dei sensi, anche divertimento e creatività del committente, se ne ha voglia, sono per me elementi importanti. Ho cominciato con la bioedilizia 15 anni fa perchè con la cosiddetta “architettura normale mi sentivo a disagio e non sapevo se fosse possibile fare un’edilizia più a misura d’uomo; ho tentato, e ho visto che è possibile: è importante tentare.

Arch.Anntraud Troggler

Konstruktionen im Sinne des Menshen und der Natur

Ich zitiere gerne Hippokrates (460-373 v.Chr) der gesagt hat: Die Krankheiten fallen nicht vom gesunden Himmel, sondern entstehen durch die vielen, kleinen täglichen Sünden des Menschen gegen seine Natur. Ich bin davon überzeugt dass wir für unsere Gesundheit verantwortlich sind und deswegen auch für unsere Umwelt. Als Planer versuche ich deshalb Projekte zusammen mit meinen Auftraggebern zu entwickeln. Um miteinander zu arbeiten ist es wichtig, die eigenen Bedürfnisse wirklich zu erkennen und zu berücksichtigen, aber für eine wirklich gute Zusammenarbeit ist es notwendig dass der Architekt die Wünsche und Bedürfnisse seiner Auftraggeber ernst nimmt und gleichzeitig auch sich selbst. Ich glaube dass gute Zusammenarbeit ebenso bedeutend in der Konstruktionsphase ist: eine gute Beziehung zum eigenen Haus zu entwickeln ist enorm wichtig um sich wohl zu fühlen. Das heißt nicht dass man selbst Hand anlegen muss, aber ich glaube dass es wichtig ist, das eigene Haus langsam wachsen zu sehen, die Handwerker Kennzehnlernen und bei notwendigen Entscheidungen dabeizusein und nicht nur ein fertiges Produkt mit “Schlüsselübergabe” zu kaufen. Für mich ist das Haus eine lebendige Sache mit eigenem Charakter, einem Gesicht und einer Seele, oder zumindest sollte es so sein. Das eigene Haus als Ort der Entspannung und zum Wohlfühlen: wir fühlen uns in der Natur besser und deshalb ist es richtig den Auftraggeber unter natürlichen, der Situation angemessenen Materialien, auswählen zu lassen. Ich denke dabei auch an die Aussage “Beziehungen sind wie Luft zum Atmen” – ist es daher nicht viel einfacher mit der Natur eine Beziehung einzugehen, mit natürlichen Materialien wie Holz und Erde anstelle von künstlichem, lackiertem Plastik? Leben, Abwechslung, Freude der Sinne, auch Spaß und Kreativität des Auftraggebers, wenn er will, sind für mich wichtige Elemente. Ich habe vor 15 Jahren mit dem Biohausbau begonnen da ich mich mit der sogenannten normalen Architektur unwohl gefühlt habe und nicht wusste, ob es eine Bauart geben würde, die besser zum Menschen passt; ich habe es versucht und ich habe gesehen dass es möglich ist. Es ist wichtig es zu versuchen.

Arch.Anntraud Troggler

La casa di Irmgard e Georg Tscholl in Val Venosta Laces
Das Haus von Irmgard und Georg Tscholl In Val Venosta Laces

Un esempio di autocostruzione

Era il 1995 quando Georg Tscholl (un elettricista che lavorava come consulente ecologico dopo aver frequentato un corso specifico e il corso IBN di bioedilizia) iniziò la costruzione della sua nuova casa. La scelta di partecipare alla sua costruzione era stata dettata, oltre che da un coinvolgimento emotivo personale, da una questione economica: in questo modo, infatti, avrebbe risparmiato sulla manodopera. Aveva previsto, infatti, che sarebbe stato più conveniente abbandonare il suo lavoro per l’intera durata dei lavori per dedicarsi completamente al suo progetto (partecipando a tutte le fasi dei lavori) che delegare ogni cosa ad altri. Oggi, più che soddisfatto del risultato ottenuto, consiglia chi lo volesse imitare di scegliere una tipologia semplice, di circondarsi di artigiani preparati e soprattutto di definire in anticipo le responsabilità, in modo che ciascuno venga coinvolto e chiamato ad assumersi le sue responsabilità.

Ein beispiel für den eigenbau

Es war im Jahr 1995 als Georg Tscholl (ehemals Elektriker, seit dem Besuch eines Speziellkurses und dem eines Kurses bei IBN in Biohausbau, als ökonomischer Berater tätig) mit dem Bau seines neuen Hauses begann. Die Entscheidung, selbst an seinem Hausbau mitzuwirken fällte er, außer aus persönlichen und emotionellen, auch aus finanziellen Beweggründen; so konnte er sich die Handwerker sparen. Er hatte ausgerechnet dass er seine Kosten erheblich würde senken können, wenn er seine eigentliche Arbeit für die gesamte Dauer des Hausbaus aufgeben würde, um somit seine Zeit voll und ganz seinem Projekt (in jeder Herstellungsphase) widmen zu können und nicht nur durch Anweisungen aus der Ferne. Heute, mehr als zufrieden, empfiehlt er jedem der es ihm gleichtun möchte, eine einfache Auswahl zu treffen, sich mit gut vorbereiteten Handwerkern zu umgeben und vor allem von Anfang an die Aufgabenverteilung und damit verbundene Verantwortung genauesten festzulegen.

Il progetto

Si tratta di una casa bifamiliare, costruita su progetto dell’architetto Anntraud Torggler, che ne ha anche diretto i lavori. Per la sua realizzazione sono occorsi circa 3 anni. La struttura portante è in legno e il tamponamento in terra cruda allegerita con trucioli di legno e in blocchi di terra cruda, paglia e sabbia realizzati a pié d´opera. Il solaio posizionato sopra la cantina è realizzato con travi di larice, gli altri con travi di abete. Per gli intonaci si è usata la calce all´esterno e terra cruda all´interno. La struttura del tetto è in abete, La copertura in tegole marsigliesi in argilla . La coibentazione termica delle pareti esterne è stata ottenuta con pannelli di canna e di fibra di legno. Per tutte le porte, le finestre e le scale è stato usato legno massello. Il riscaldamento ed il rifornimento d’acqua calda è garantito da stufe murate, termocucina e pannelli solari.

Da project

Es handelt sich um ein Zweifamilienhaus, konstruiert nach dem Entwurf der Architektin Anntraud Torggler, die auch die Arbeiten geleitet hat. Die Fertigstellung betrug ca. 3 Jahre. Die tragende Struktur besteht aus Holz, die Dichtung aus Terra Cruda, aufge-lockert mit Holzspänen, Stroh und Sand, meisterhaft zu Blöcken verarbeitet. Die Decke über dem Keller ist aus Lärchenholzbalken gearbeitet, die restlichen Decken aus Tannenholz. Für den Verputz wurde außen Kalk und innen Terra Cruda verwendet. Die Dachstruktur besteht aus Tannenholz, die Abdeckung aus Dachziegeln aus Schamotte. Die Wärmeisolierung der Außenwände wurde durch Rohrplatten und Holzfaserverlegung erzielt. Für alle Türen, Fenster und für die Treppen wurde Massivholz verwendet. Die Heizung und Warmwasserversorgung werden von gemauerten Öfen, isolierter Küche und Solarzellen garantiert.

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