Casa alpina e gusto franceseRivestimenti in legno

Un grande camino in legno antico che si fonde con la boiserie
Località: Les Choseaux sopra Megève (Francia)
Materiali: cappa e bocca del camino in larice francese
Testo: Walter Pagliero
Art Director: Luisa Carrara
Foto: Fabrizio Gini

Quando parliamo di “casa alpina” ci riferiamo a una tipologia definita che dovrebbe ritrovarsi in tutte le Alpi, ma non è così: ogni regione di montagna, quasi ogni valle, ha le sue peculiari tipologie architettoniche che si sono evolute nel tempo. Negli ultimi decenni è subentrata una grande diffusione di seconde case che ha portato architetti e progettisti a fare enormi sforzi mimetici per costruire le nuove case per la villeggiatura simili alle vecchie case dei contadini. Così in Italia abbiamo “case cortinesi” e “case valdostane”, che seguono modelli diversi di case alpine, in Austria “case tirolesi” molto tradizionali, mentre in Francia, dove le operazioni culturali vengono solitamente affrontate in modo radicale, si costruiscono oggi case alpine dove tutto è rigorosamente in “bois ancien” (cioè in legno di recupero) tutto decapato e trattato a cera. È in tale dimensione che si colloca lo straordinario camino “monocromo” in legno e refrattario della casa di Megève illustrata in queste foto.

Rivestimenti in legno

“Il legno, materia prima abbondante e prontamente disponibile nonché facilmente lavorabile, è sempre stato parte fondamentale dei materiali costruttivi delle case di montagna; la fantasia unita a secolari tradizioni che si tramandano di padre in figlio, ha portato a infinite espressioni anche in materia lignea con risultati notevoli e artisticamente validi. Il legno poi offre anche notevoli vantaggi per le costruzioni alpine, oltre alla facile reperibilità in loco: innanzitutto le pareti possono avere uno spessore minimo a tutto vantaggio dell’abitabilità interna (7 cm di legno equivalgono a circa 42 cm di muratura intonacata), con un ottimo isolamento termico e acustico, poi il legno si assembla rapidamente ‘a secco’ sfruttando i periodi di bel tempo… Naturalmente anche la scala ha trovato nel legno un materiale ‘ad hoc’, qualunque sia la scelta del tipo di scala, e comunque sia l’arredamento che la circonda è sempre il materiale, cioè il legno, a produrre atmosfere calde e accoglienti anche perché si accosta con facilità a tutti gli altri materiali. L’assemblaggio dei vari elementi che compongono la scala in legno (e la loro forma) possono dare vita a forme originali e piacevoli: ne mostriamo alcuni esempi. La scala ad alzata aperta con le pedate intagliate nel fianco portante è leggera visivamente; la scala con gradini inseriti nel trave laterale è moderna con aspetto rustico; infine la scala con pedate sostenute dalla ringhiera è una soluzione audace”. Idee interessanti dalle quali non è difficile prendere spunto, tanto più che, oggi, in commercio è disponibile una vasta scelta di essenze legnose e di finiture.

Per saperne di più: F. Magnani, Il legno racconta DI BAIO EDITORE

Megève in Alta Savoia
Ha avuto la sua prima notorietà quando, nel 1902, la sua sorgente Saint-Michel è stata riconosciuta “acqua da tavola d’eccellenza” e venduta nelle farmacie di tutta la Francia; ma solo dopo l’ultimo dopoguerra ha visto quella crescita portentosa di case e alberghi per la villeggiatura che l’ha trasformata in una vera cittadina del tempo libero per chi ama la montagna. Per la sua posizione, situata come la nostra Cortina d’Ampezzo in una larga conca, si prestava a un intenso sviluppo abitativo a macchia di leopardo. Qui oggi vi sono sette mega alberghi a quattro stelle, tutti rigorosamente in stile alpino, e una miriade di chalet, e qui vengono organizzati alla perfezione tutti gli sports sia estivi che invernali: dallo sci al climbing, dal polo al golf, dal parapendio alla mongolfiera, dall’equitazione alla passeggiata su asini da soma.

La sala da pranzo con grande credenza d’epoca e sedie Rénaissance, qui il sapore alpino è dato dall’impiego massiccio di legni patinati e dal rapporto particolare tra le dimensioni dei mobili e quelle dei vani. Anche questo ambiente tende a un effetto di monocromia con piccoli toni di blu petrolio a contrasto. Nell’immagine qui a fianco il grande camino che fa da protagonista del soggiorno (e di tutta la casa). È stato costruito tutto in legno, con solo le parti a contatto del fuoco in argilla refrattaria dello stesso colore del legno. Questa continuità di tinta e di materiale (si tratta quasi sempre di legno) su tutte le superfici crea un effetto avvolgente molto francese. Anche il piano della cucina ha una sua cappa in legno per aspirare i vapori di cottura. Solo che qui, a differenza del camino, la parete viene protetta con una grande lastra di pietra grigia che interrompe la monocromia generale. Altro tocco di colore: alle finestre spiccano tendine a quadretti rossi e
blu con finiture grigie. È notevole in tutta la struttura lignea di soffitti e pareti la ricerca di un risultato materico molto “vissuto”, dove tutto sembra costruito senza un piano preciso ma per sovrapposizione casuale. Anche le decorazioni dei legni sembrano non programmate.

 

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