CARLO COPPOLA – PROGETTI SEZIONE B – SECONDO PREMIO

Rione IACP Cantieri Metallurgici – Castellammare di Stabia (NA)

PREMESSA
Il quadro della situazione attuale del rione IACP di via Venezia è caratterizzato da: – assenza di qualità urbana derivante dal rapporto tra custodito e spazi pertinenziali che nega qualsiasi forma urbis; – l’impossibilità di attuare qualsiasi strategia di sostenibilità ambientale alla scala del progetto urbano e di miglioramento delle condizioni di benessere bioclimatico e psicopercettivo degli spazi; – inadeguatezza tipologica degli edifici esistenti ad accogliere le necessarie modificazioni dettate dai nuovi profili di utenza e dai nuovi stili di vita; – orientamenti eliotermici fortemente sfavorevoli degli edifici (E-O) rispetto alle condizioni climatiche mediterranee; – assenza di sismoresistenza delle strutture portanti ed estrema difficoltà e onerosità di adeguamento; – scarsa qualità dei materiali e dei sistemi tecnologici e impiantistici impiegati.
Queste condizioni orientano l’ intervento verso la totale sostituzione edilizia e riconfigurazione dell’impianto urbano, con la volontà di perseguire nuove qualità morfologiche e prestazionali all’interno di una concezione di progetto fortemente incentrata sulla sostenibilità ambientale.La proposta riconfigura il quartiere destinando il piano terra ad attività pubbliche e anche eventualmente commerciali. La morfologia si articola in quattro grandi corti aperte: due verso il mare e due verso la città.
Sui lati esposti N/S delle corti sono collocate le residenze in linea e, in prossimità del confine Sud del lotto, una torre di residenze. Lo schema della circolazione prevede una strada perimetrale che si configura come strada urbana; lungo questo tratto vi sono gli accessi ai posti auto coperti di pertinenza dei singoli alloggi nonché dei locali di servizio e di deposito delle attività comuni.
Caratteristica del complesso è che gli alloggi sono dotati di ampia superficie esterna attrezzata a vero e proprio giardino pensile che costituisce un elemento termoisolante e contribuisce a ridurre l’impermeabilità delle superfici orizzontali. Si sono conservati tutti i 196 alloggi preesistenti con un netto miglioramento delle loro superfici.
Sono stati previsti i relativi posti auto coperti. L’uso di strutture portanti in acciaio e di solai misti acciaio-c.a. consente soluzioni architettoniche caratterizzate da grandi movimenti di volumi per la realizzazione dei giardini pensili. L’interpiano è funzionale alla realizzazione di una partizione orizzontale tale da consentire sia la realizzazione di tetti giardino, sia di sistemi impiantistici flessibili.
I pannelli costituenti pareti perimetrali e partizioni verticali interne sono del tipo stratificato a secco.Il nuovo orientamento delle residenze prevede i lati lunghi a N e a S, consentendo la radiazione solare invernale come contributo al riscaldamento naturale degli ambienti, mitigandone l’effetto in estate, in ragione della maggiore inclinazione dei raggi solari.
È prevista nella torre la realizzazione di un condotto verticale di ventilazione, collegato a bocchette di aerazione degli ambienti interni e integrato da aspiratore eolico. Il fronte a N è caratterizzato dalla presenza di una doppia facciata con spazio cuscinetto, con funzione di mitigazione termica invernale, delimitato dalle pareti degli alloggi e da una vetrata continua inserita all’interno della maglia strutturale, spazio dove sono posti ascensori, scale e ballatoi.
Si prevede l’impiego di sistemi per la produzione di energia elettrica fotovoltaica e termica (pannelli solari), integrati nell’involucro, che prevede al suo esterno un rivestimento a pannelli. La presenza di superfici molto permeabili consente di recuperare le acque meteoriche.
Per le acque grigie, si prevede il recupero tramite fitodepurazione. È previsto l’impiego di materiali salubri a basso contenuto energetico. Per limitare l’esposizione ai campi elettromagnetici, negli alloggi, la configurazione della distribuzione dell’energia elettrica seguirà lo schema a stella.
L’utilizzo di sistemi prefabbricati e stratificati a secco costituisce il presupposto per una totale reversibilità del processo costruttivo e favorisce la smontabilità e riutilizzabilità dei componenti al termine del loro ciclo di vita utile.
Sono previste, per i percorsi carrabili, pavimentazioni foto-catalitiche. Per quanto attiene agli r.s.u. si realizzeranno due isole ecologiche di quartiere per la raccolta differenziata, accessibili alla quota superiore dagli utenti e a livello ipogeo dai mezzi di raccolta periodica.L’isolamento sismico di un edificio consiste nell’inserimento tra la struttura e le sue fondazioni di dispositivi (isolatori in gomma armata) molto flessibili orizzontalmente, pur se rigidi verticalmente. Le scale si configurano come una struttura indipendente e giuntata, da garantire autonomia di comportamento statico.
L’isolamento sismico comporta: – la sensibile riduzione delle accelerazioni trasmesse dal sisma alla struttura e quindi minori forze sulla struttura, così evitando non solo il collasso dell’edificio, ma anche il danneggiamento degli elementi strutturali.
Le minori accelerazioni evitano danni anche a ciò che è contenuto all’interno dell’edificio, mantenendo la funzionalità anche a seguito di un terremoto violento; – minore o nulla percezione umana delle scosse sismiche, grazie all’effetto “ filtro” degli isolatori; – la riduzione degli spostamenti d’interpiano: sotto l’azione del sisma l’edificio si muove come un blocco rigido al di sopra degli isolatori, nei quali viene concentrata quasi tutta la deformazione.
Ciò evita il danno agli elementi strutturali e alle tamponature. La progettazione sismica tradizionale vuole evitare il collasso dell’edificio e quindi la perdita di vite umane, ma prevede e accetta il verificarsi di danni ingenti.
Ciò perché con le metodologie tradizionali sarebbe antieconomico evitare completamente i danni.

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