Calda magia in un cilindro

Tecnologia, ricerca e innovazione aiutano la natura e offrono a tutti la possibilità di riscaldare risparmiando.

Ecologici, puliti, sicuri, poco ingombranti, elevato potere calorifico e grande praticità d’uso ecco alcuni degli ottimi motivi per scegliere i pellets.

È l’innovazione più significativa apparsa recentemente nel settore delle stufe: il pellet, questo piccolo cilindro (diametro 6 – 10 millimetri, lunghezza 3 – 4 cm) di segatura compressa ricavata dagli scarti di lavorazione del legno e dai residui di potatura vegetale, senza aggiunta di alcun collante (è la pressione che agglomera le particelle e scioglie la lignina trasformandola in colla), quindi totalmente ecologico, di potere calorifico superiore a quello della legna con minore produzione di ceneri, è nato in Canada alcuni anni fa e negli ultimi tempi si è diffuso in tutta Europa, Italia compresa.
Ma non è solo l’ecologia che ha favorito la diffusione del pellet (anche se è importante utilizzare tutti quegli scarti della lavorazione del legno che altrimenti sarebbero dispersi in discarica o peggio nell’ambiente) ma soprattutto i grandi vantaggi di comodità e praticità per chi utilizza le stufe alimentate da questo combustibile: innanzitutto, il
pellet è più facilmente immagazzinabile, grazie alla pratica confezione in sacchi da 15 chili, anche nelle case cittadine, dove invece sarebbe ben più complesso collocare le cataste di legna per un uso continuo della stufa.

1. Dettaglio dei pellets, uno dei biocombustibili legnosi tra i più adatti alle utenze domestiche, anche cittadine. Facile da usare, pulito e semplice da maneggiare è in vendita in pratici sacchetti generalmente da 15 kg.
2. Nel rapporto con il camion giocattolo si vedono le dimensioni dei pellets. Un momento di serenità familiare in compagnia della stufa di Calimax.
3. Schema di funzionamento della stufa a pellets. “La gestione prevede 4 fasi: il caricamento, che si effettua versando il combustibile nel serbatoio dietro al focolare. L’accensione, che avviene di norma attraverso un innesco di tipo elettronico (senza bisogno di fiammiferi o accendi fuoco). La regolazione viene effettuata per mezzo di una centralina elettronica che permette di programmare la quantità di calore da erogare e le fasce orarie di riscaldamento giornaliero e settimanale.
Da questa fase in poi (fino all’eventuale spegnimento in caso di assenza di ricarica) la stufa continua a funzionare in completo automatismo, interagendo, con tutti i parametri della combustione”. 

(DA G. MEZZALIRA, M. VERONESE, FUOCO AMICO, CEAR).

In secondo luogo, si carica facilmente negli ampi serbatoi, che assicurano lunga autonomia e da cui il sistema di tramogge lo convoglia alla camera di combustione: qui l’accensione automatica provvede a innescare la fiamma; in terzo luogo, ma è forse il motivo più importante, praticamente tutte le stufe a pellet sono controllate da una centralina elettronica in unione a un telecomando e a un termostato ambientale: in tal modo si possono programmare la durata del riscaldamento e la sua temperatura per un’intera settimana, come una normale caldaia a gas; alcuni modelli,
poi, sono dotati anche di modem per comandare a distanza, via telefono, cellulare o Internet, accensione, spegnimento e temperatura (ideale per chi ha una seconda casa e la vuole trovare calda all’inizio del week end o della vacanza, ma anche in città per chi non ha orari fissi e vuole gestire al meglio il riscaldamento). Se infine aggiungiamo la facile e ridotta manutenzione e l’estetica curata, si comprende appieno il successo delle stufe a pellet.
(Roberto Summer)

 

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