Bologna Il volto di una città

 

La Madonna Botti di Andrea del Sarto (1486-1530, dettaglio). S. Petronio sorregge Bologna, scultura di Michelangelo.

È stato organizzato un percorso espositivo entro Bologna, che origina dalla mostra su san Petronio, aperta fino al 24 febbraio 2002 presso il Palazzo di Re Enzo e del Podestà.

La Madonna Botti di Andrea del Sarto (1486-1530, dettaglio). Nella effigie scolpita da Michelangelo, san Petronio sorregge una Bologna connotata dalle due torri all’interno della cinta muraria. Una iconografia che si ripropone, con esiti artistici diversissimi, nelle infinite rappresentazioni del Vescovo, Protector et Pater della città, che si ritrovano nelle chiese e in altri luoghi di Bologna. Al suo patrono, san Petronio, Bologna dedica la grande mostra aperta fino al 24 febbraio nel Palazzo di Re Enzo e del Podestà. Promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune, dall’Istituto Veritatis Splendor-Fondazione Lercaro e dal Centro Studi per la Cultura Popolare, la mostra è curata da Beatrice Buscaroli Fabbri in collaborazione con R. Sernicola, M. Saltarelli, G. Lanzi. Il percorso della mostra si articola in sette sezioni e idealmente continua nella attigua Basilica di San Petronio, nella Pinacoteca nazionale e in tutta la città: consente così di osservare documenti, soprattutto straordinarie opere d’arte che testimoniano il crescere e l’imporsi della fama del santo. Petronio, figlio del prefetto pretorio della Gallia, divenne vescovo di Bologna nel 432, consacrato da s. Ambrogio. Nella figura di Petronio si incontrano quella del pastore e del difensore della città.

LONDRA
MADONNA RITROVATA

La Madonna Botti, opera di Andrea del Sarto che si pensava perduta, è stata ritrovata ed è esposta a Londra fino al 5 aprile. Ne dà notizia la Courtauld Institute Gallery.

Il dipinto è stato autenticato recentemente come opera ritrovata di Andrea del Sarto dal Prof. John Shearman, dell’Università di Harvard. È probabile che sia stato donato dalla famiglia Medici, oppure dal Vaticano, alla regina Henrietta Maria, consorte cattolica del re Carlo I. La cornice del dipinto reca l’iscrizione “So:Ho:”, abbreviazione settecentesca per “Somerset House”, il palazzo reale dell’epoca. Il dipinto a olio mostra la Vergine di tre quarti col Bambino di fronte a lei, seduto su un cuscino. Il nome di “Madonna Botti” deriva dal suo primo proprietario, il marchese Botti, vissuto tra il XVI e il XVII secolo. Di ritorno da una missione diplomatica per conto del Gran Duca Cosimo II, Botti cadde in disgrazia: di qui l’alienazione del quadro. Le traversie subite del dipinto nel corso della storia furono notevoli: prima di tornare nel palazzo londinese al quale venne destinato, e dove oggi è ancora visibile, sembra che abbia attraversato l’oceano all’epoca della rivoluzione di Cromwell. Restaurato, il dipinto mostra la Madonna in atteggiamento di tenera intimità.

 

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