La casa “cocoon”

Il legno regala agli ambienti un senso di calore e intimità difficilmente riscontrabile in altri materiali. Disponibile in innumerevoli essenze, vivo e profumato è l’epidermide ideale di aristocratici soggiorni in città o di dimore montane. Il camino vi è spesso inserito con importanti cornici in pietra o marmo. Il soggiorno è il suo luogo d’elezione, circondato da libri, comode poltrone e memorie famigliari.

La boiserie su misura

Le boiserie realizzate su misura consentono di soddisfare ogni specifica esigenza di spazio e funzione in base al proprio ambiente, ai vincoli dimensionali esistenti e alle proprie esigenze. (La Maison Centro del Rustico)
Le boiserie realizzate su misura consentono di soddisfare ogni specifica esigenza di spazio e funzione in base al proprio ambiente, ai vincoli dimensionali esistenti e alle proprie esigenze. (La Maison Centro del Rustico).
Il tradizionale ambiente di montagna è stato reinterpretato con l’inserimento di un moderno camino dalle forme hi-tech. Progetto di: Werner Tsholl, architetto. Art Director: Maria Galati
Il termine boiserie deriva da Boisier une chambre, cioè decorare le pareti di un ambiente con un rivestimento in legno ‘bois’. 
Dai primi esempi della storia, realizzati con semplici tavole accostate, si giunse ben presto alle ricche e fantasiose boiserie del Seicento e del Settecento che ebbero un grande sviluppo, specialmente in, Francia. Divenuta in breve tempo simbolo di eleganza e di fasto, la boiserie è ancora oggi considerata uno degli elementi decorativi di maggiore importanza nell’architettura degli interni. Il rivestimento ligneo in una stanza nacque anticamente dall’esigenza di difendersi dal freddo e dall’umidità all’interno delle abitazioni. I legni solitamente più usati per la boiserie sono: la quercia, il pero, il noce e l’abete. In Francia, nei secoli XVII e XVIII quest’espressione architettonica raggiunse i massimi livelli di raffinatezza artistica. Il legno spesso riccamente intagliato è in parte dorato o laccato. I colori dominanti erano il rosa, il verde, il blu, il bianco, il beige, il giallo in ogni gradazione e gamma. Spesso vere e proprie sculture, tessuti pregiati e pecchi completavano la composizione. Il legno usato era la quercia bianca, quando lasciata al naturale veniva spesso raschiata, ottenendo l’effetto “decapé”. È importante analizzare lo schema delle composizioni per capire che eleganza e raffinatezza sono ottenute con un sapiente accostamento di forme e rapporti estremamente precisi ed equilibrati. Infatti il sapiente dosaggio dei campi decorati, l’uso delle opportune sagomature e riquadrature, la suddivisione dei pannelli, il ripetersi dei ritmi delle composizioni e l’inserimento scenografico del camino permettono di ottenere una sapiente armonia compositiva. PER SAPERNE DI PIÙ: IL CAMINO N. 79

Niente di meglio, per una boiserie che riveste tutto l’ambiente, di un camino stile impero di marmo bianco con il passepartout del focolare in pietra grigia.
Progetto di: Wolfgang Complojer, architetto.

Per dare un tocco di originalità e personalità alla boiserie si può scegliere di inserire una preziosa cornice in marmo per camino antica e restaurata come quella presentata qui nella foto.
La vasta esposizione di Leardini Luperio, ambientata in modo molto suggestivo nel giardino (oltre 10.000 mq) e nei portici di un’antica dimora nei pressi di Verona, è un luogo piacevole per passeggiare alla ricerca di pezzi per arricchire la propria abitazione. (Leardini Luperio)
Il vero cuore dell’ambiente di soggiorno è il camino realizzato in pietra non come rivestimento ma come componente strutturale, completato da un grande travone di legno di larice massiccio. L’ambiente in puro stile alpino è arredato con il tradizionale grande lampadario centrale formato da corna di cervo incrociate e la slitta trasformata in sedia. Progetto: Giovannantonio Malacrida, architetto. Foto: Athos Lecce
Il calore che comunica questa casa è sia psicologico che termico, anche d’inverno  quando il freddo delle Dolomiti copre di ghiaccio il paese.
Questa grande stufa, che fa da centro ottico del living, separa la zona pranzo dal soggiorno e introduce scenograficamente alla scala in legno che porta alla zona notte. Quanto al calore psicologico il merito è dell’azienda Osta “i tuttolegno” che ha progettato e creato l’intero arredamento realizzandolo su misura attraverso un attento ascolto delle esigenze e dei desideri del cliente. I manufatti sono realizzati secondo l’antica tradizione artigianale con la particolare cura che si pone nell’arte dell’intaglio e della realizzazione di complicati e minuziosi disegni. La lavorazione del legno massiccio è esclusivamente su misura.
(Osta “i tuttolegno”)
Esistono molti legni diversi, ciascuno contraddistinto da colorazioni e venature naturali proprie, spesso molto apprezzabili dal punto di vista estetico. La superficie di legno viene solitamente intagliata con l’ausilio di vari tipi di scalpelli e trapani; la fase della rifinitura prevede poi l’utilizzo di raspe, lime e carta vetrata. Gli oggetti intagliati possono essere dipinti o dorati direttamente oppure dopo essere stati ricoperti con uno strato di stoffa o gesso. È anche possibile lasciare al legno il suo aspetto naturale limitandosi a lucidarlo.
L’intarsio o tarsia lignea è un tipo di decorazione che si realizza accostando legni o altri materiali (avorio, osso o madreperla) di colori diversi, tagliati sulla scorta di cartoni.
Diffusa già nel Trecento, tra il 1440 e il 1550 raggiunge il massimo della fioritura, sviluppando quello che verrà definito da André Chastel il cubismo del Rinascimento.

La tarsia è impiegata nella decorazione di boiserie, cofanetti, cassoni nuziali, porte, mobili da sacrestia e per il rivestimento di sagrestie, cori e studioli.
Simile è l’ebanisteria, dove però come materiale viene utilizzato esclusivamente il legno. Entrambe si basano sull’assemblare piccoli pezzi di legno, prima tagliati e sagomati a seconda del disegno che si vuole riprodurre. Per ottenere le sfumature, sono impiegate tutte le essenze di legno naturali (il noce, l’agrifoglio, la tuja, l’arancio ecc.) mentre l’ossatura del manufatto è ulivo, noce, larice o castagno. In questo modo si ottiene un gioco chiaroscurale dovuto alle varie tonalità dei legni e perfezionato infine da piccole incisioni, colmate da stucco scuro.

L’appartamento è stato radicalmente restaurato avvolgendo tutto l’ambiente domestico (pavimenti, soffitti e pareti) con un caldo involucro arricchito da cornici e intarsi sul modello dell’antica architettura tradizionale del luogo, ma mantenendo tutto in un tono di raffinata eleganza. In questo avvolgente contesto trovano posto da protagonista il camino in soggiorno, con un’elegante cornice di legno scolpito e base esterna del focolare in Biancone anticato e sabbiato, e la stufa in maiolica (Zardini) in sala da pranzo; entrambi si compenetrano in un’unica struttura per favorirne le sinergie termiche.
Progetto: Claudio Verri, architetto. Foto: Athos Lecce.
La mansarda con vista sul Sacro Monte di Varallo Sesia è un chiaro
esempio dello stile preferito in questa zona delle Alpi piemontesi influenzata dall’architettura francese e da quella dei Walser, dove tutto è rigorosamente semplice e di perfetta esecuzione. L’ interno in legno senza vernici o coloranti artificiali è stato creato e realizzato su misura. (Falegnameria Vittorio Gianoli)
Nell’antica baita perfettamente recuperata nei suoi valori sostanziali, al centro del soggiorno troviamo il camino con la struttura in pietra rivestita di legno a celare la cappa.
L’uso del legno in queste case è fondamentale non solo per la bellezza ma anche per una funzione pratica, quella di tenere il più possibile il calore all’interno della casa.
Progetto di: Ornella Vignolo Lutati, architetto e Paolo Costantini ingegnere. Foto di A. Lecce
La zona giorno completamente rivestita in legno avvolge una pregiata stufa di maiolica (Zardini) decorata con volta a botte e contornata dalla panca e un camino dalle linee essenziali con piano del focolare e architrave di granito e cornice in legno.
Progetto di Claudio Verri, architetto. Foto di Athos Lecce
Nella stube l’elemento scaldante è tutt’uno con i mobili e il rivestimento della stanza in cui è inserito. La stufa e l’ambiente interamente rivestito in legno, di solito abete o cirmolo, con pavimento in assito costituiscono nella stube un elemento unico e indissolubile.
I locali sono caratterizzati da un attento uso dello spazio che si concretizza attraverso la mobilità di alcuni elementi fissati alle pareti delle stanze, come il tavolo risolto con il piano inclinabile, incernierato al muro e provvisto di una sorta di gamba snodabile che consentiva di eliminare totalmente l’ingombro quando non era utilizzato. 
Unico elemento decorativo della stube, un angolo sacro con il Crocifisso, luogo e punto di preghiera per la famiglia. Al centro del plafone è possibile trovare un rosone con decori generalmente a sfondo religioso e di buon auspicio. Armadi, cassapanche, lesene, pilastrini possono essere lavorati  con modanature a intaglio. Pavimento, pareti e soffitto sono rigorosamente in legno anche nella camera da letto dei genitori che solitamente era posta in comunicazione con la stube. Tutto lo spazio domestico delle zone alpine ruota intorno alla stufa. La disposizione delle stanze nella casa, articolate su due livelli, sono realizzate su misura in funzione dell’ubicazione dell’elemento scaldante generalmente collocato in posizione centrale dell’edificio in modo da scaldare anche gli altri ambienti.
(Da IL CAMINO n.101 Di Baio Editore)
Il superbo camino centrale, nello stile tipico dell’Alta Savoia, ha una cappa in muratura rivestita con doghe d’abete (come tutto l’ambiente che lo circonda: dalle pareti al soffitto fino ai pavimenti) lasciate opache e protette solo da un filo di cera d’api per aumentarne il fascino e la presenza. La cappa poggia su quattro colonnine in ghisa che lasciano libera da tutti i lati la visione del fuoco. Dato che tutto l’involucro murario è in legno, si è preferito difenderlo da eventuali scoppiettanti e allegrissime scintille con una cortina di cristalli.
Il camino radiante Zeus racchiude le caratteristiche della stufa ad accumulo tradizionale che riscalda per irraggiamento oltre che per convezione e offre una vista fuoco molto ampia, con una pratica porta a saliscendi. L’ampia possibilità di personalizzare il rivestimento in maiolica rende questo camino molto versatile e adatto a soddisfare anche la clientela più esigente. Dimensioni (lxpxh): 225x75x170 cm (Cerampiù)
Il camino radiante Atlante rappresenta l’unione dei quattro elementi: terra e acqua si uniscono per trasformarsi in ceramica, una ceramica particolare chiamata maiolica, che ha il potere di accumulare il calore e cederlo in un periodo di tempo molto lungo. Il bassorilievo Vento, che dona un tocco in più alle mattonelle del modello Format, richiama il gioco delle fiamme, che si possono ammirare grazie al camino trifacciale Schmid, con vetro su 3 lati e apertura a saliscendi. Dimensioni (lxpxh): 225x75x170 cm (Cerampiù)
Linea essenziale e moderna per la Parete con legnaia, la stufa rivestita in maiolica colore Pietra Murano dotata di porta vista fuoco in acciaio. Riscalda per irraggiamento donando all’ambiente un clima costante e piacevole utilizzando solamente 2 cariche di legna al giorno. Dimensioni (lxpxh): 170x70x160 cm (Cerampiù)

Il camino radiante coniuga la funzionalità della
stufa in maiolica e il piacere della vista del fuoco

La stufa in maiolica ha il grande pregio di accumulare tutto il calore prodotto dalla combustione della legna e rilasciarlo in un lasso di tempo molto lungo, con una temperatura dell’ambiente che, non superando i 20 °C, assicura condizioni di vita ideali. Le kachelofen moderne, rimanendo fedeli alla tradizione, rispondono all’accresciuta sensibilità ecologica e alle attuali esigenze di qualità della vita. Stimolante provocazione all’architettura contemporanea, esse sono un utile complemento, o una valida alternativa, alle forme di riscaldamento più diffuse.

La stufa a irraggiamento e convezione, concettualmente simile alla tradizionale piena, è caratterizzata dalla presenza di un inserto in ghisa (con anima in refrattario) al posto della camera di combustione tradizionale.
Questa stufa unisce i vantaggi della lenta cessione del calore garantita dal refrattario, alla presenza del calore convettivo generato dalla massa radiante in ghisa, calore che si propaga in breve tempo dall’accensione del fuoco attraverso griglie o bocchette collocate nella stufa e fa sì che questa stufa sia ideale per riscaldare ambienti anche molto ampi. Senza dimenticare la piacevole e riposante visione del fuoco attraverso il vetro ceramico della portina (Cerampiù)

Rebecca: un accordo perfetto fra tradizione e tecnologia. Il fascino tradizionale della classica stube di montagna arricchito dalla più avanzata tecnologia delle moderne stufe a pellet. (Ravelli)
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