Bioarchitettura

Realizzazione e Foto dello Studio di architettura PLAN WERK STADT di Bolzano

È questa una fra le prime abitazioni in bioarchitettura ad aver avuto la denominazione “CasaClima A più”, conferitale
dall’Amministrazione Provinciale dell’Alto Adige, per il basso consumo energetico, l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili e l’impiego di materiali ecologicamente innocui, con in più un’estetica veramente molto gradevole.

Essendo stata concepita come un organismo edilizio a basso consumo energetico, questa casa bifamiliare, realizzata in provincia di Bolzano, è stata sottoposta ad una simulazione dinamica computerizzata che ha permesso di verificarne la corretta funzionalità. Questo particolare controllo ha permesso di ridurre ai minimi termini i consumi, ottimizzando le prestazioni dell’impianto di riscaldamento e lo spessore dei materiali coibenti e delle masse d’accumulo energetico. La sua posizione all’interno del lotto la vede disallinearsi dalla strada e ruotare in direzione sud per sfruttare in maniera ottimale l’irraggiamento solare garantendo così, contemporaneamente, ad ambedue
le unità abitative le stesse favorevoli condizioni di soleggiamento Il lato nord di questo edificio, che ospita i servizi
igienici e i collegamenti verticali e orizzontali, è stato realizzato in muratura tradizionale di laterizio, coibentata esternamente; i lati ovest, sud ed est sono invece stati realizzati mediante una struttura intelaiata in legno. L’involucro esterno dell’edificio, resistente e protettivo, è costituito da pannelli in fibra di cemento dalle
dimensioni e dalla disposizione sempre diverse per potersi armonizzare con la libera composizione dei vari prospetti. Lo spessore del materiale coibente varia, dai 16 ai 20 cm, a secondo dell’esposizione al sole di cui gode la facciata.

I solai sopra le stanze di soggiorno e sopra le camere da letto sono realizzati mediante elementi prefabbricati costituiti da assi di legno inchiodate. Queste zone risultano inoltre prive di elementi costruttivi metallici, così come previsto dai dettami della bioarchitettura. Le pareti divisorie sono state costruite in struttura leggera nella zona abitativa, in laterizio tradizionale quelle a divisione dei locali accessori. Sempre in laterizio, ma in mattone pieno, quelle fra le stanze di soggiorno e gli ambienti accessori, per aumentare ulteriormente l’accumulo termico. Le finestre sono state realizzate con telai di legno e vetri con caratteristiche di buona coibenza termica. Il tetto, in considerazione della sua lieve pendenza, è rivestito con lamiera di zinco titanio. Il riscaldamento di ambedue le unità abitative è assicurato da un impianto a pellets posto nel piano interrato. Il calore viene diffuso nelle stanze
mediante un riscaldamento a parete, efficace già a basse temperature. Nei bagni è stato invece installato un riscaldamento a pavimento. Sul tetto, nascosti alla vista dal prolungamento della facciata nord, sono stati montati dei collettori solari che contribuiscono ulteriormente al risparmio energetico provvedendo al riscaldamento
dell’acqua d’uso domestico. Il sistema di aerazione controllata, gestito dai vani tecnici situati nel sottotetto, viene ulteriormente migliorato da uno scambiatore di calore.

A low energy consumption building

This is among one of the first low energy consumption buildings called Casa Clima Apiù by the Administration Council for Alto Adige. It uses renewable power sources and environmentally friendly ecological materials. Conceived as a low energy consumption building, this semi-detached house built in the Bolzano area underwent a computerized dynamic simulation aimed at testing its efficiency. This specific test has allowed reducing consumption to the bare minimum whilst optimising the heating system performance, the thickness of the insulating material used and the concentration of energy output.