Bioarchitecture in the bathroom

Architetto Tscholl Werner

Al di sotto del livello di campagna di una casa unifamiliare austriaca, si trova un bagno singolare, ottenuto dallo scavo in profondità del piano cantinato. La composizione naturale del suolo ha definito le caratteristiche materiche e la disposizione su più livelli dell’ambiente. I grossi ciotoli in marmo, di provenienza fluviale, insieme ad un masso granitico di notevoli dimensioni, creano il peculiare pavimento del locale. L’andamento del terreno, in parte scosceso, è stato assunto dall’architetto come caratteristica da conservare per ottenere diversi piani dove collocare la sauna, sulla cui sommità è stata allestita una comoda area riposo e l’originale vasca in acciaio, costruita su misura per essere posizionata nel piccolo spazio. Il legno utilizzato per la sauna è un abete, protetto unicamente con cera d’api, stesso trattamento riservato alla sinuosa passerella in douglas che collega le aree funzionali; le proprietà intrinseche dei materiali sono state rispettate e lasciate per lo più al naturale senza l’utilizzo di sostanze di sintesi chimica.
Dentro e fuori.
La casa è il risultato di un progetto coerente che va dalla definizione della scala, al living room fino ad una definizione della facciata, in cui chiaramente si dichiara che la luce deve essere protagonista di uno spazio abiatativo in cui i padroni di casa volevano ritrovare serenità e i principali elementi del benessere. In quest’ottica l’architetto ha proposto loro grandi pareti di vetro e buoni tagli di luce con una certa cura nella scelta dei materiali secondo la filosofia della bioarchitettura. La sala da bagno principale è pensata come un intera parte della casa dove è stato ricreato un paesaggio con sassi di fiume e un percorso che si snoda tra sauna e doccia. Un modo bello per vivere il momento dedicato alla cura del proprio corpo. La padrona di casa infatti confessa di passare ogni domenica in questa parte della casa. La mancanza di finestre è risolta con una buona scelta di luci artificiali, che per altro è tipico dei “Bagni” fino dall’epoca dei Romani. La mancanza di paesaggi esterni aumenta la voglia di concentrarsi su se stesso, così al benessere del corpo puoi affiancare anche quello dell’anima.

In a dug-out area of the cellar belonging to a single-family Austrian house, we find a unique bathroom. The natural composition of the terrain has defined its material characteristics as well as its layout on different levels of the room. Large marble slabs, of fluvial origin, together with a granite mass of considerable dimensions, create an unusual floor. The layout of the terrain (partially rugged) was preserved by the architect in order to obtain various levels upon which to position the sauna – atop which there is a comfortable relaxation area, along with the original steel bath, made-to-measure in order to fit into a small space. Deal, protected only by bees wax, has been used for the sauna with the same applying to the narrow Douglas wood walkway connecting the functional areas. The intrinsic properties of the materials have been respected and left in their natural state without any chemical substances being used.
Inside and outside.
This house is the result of a logical plan, beginning from the situation of the stairway, continuing into the living room, and ending up with the facade as a focal-point. It is apparent that light has been summoned to play a leading role in a dwelling where the owners wished to rediscover a sense of tranquillity and well-being. With this borne in mind, the architect suggested large glass walls with good light-filtering properties, as well as particular emphasis on the choice of materials in line with the philosophy of bio-architecture. The main bathroom has been designed as an entire part of the house, with the recreation of a river-stone passageway, and a path that winds between the sauna and the shower. A perfect way to pass the time dedicated to body-care. In fact, the owner confesses to spending every Sunday in this part of the house. The absence of windows is solved by a clever choice of artificial lighting which, among other things, is typical of “baths” right from Roman times. The lack of outside views increases the desire to concentrate on oneself, thus resulting in a combination of both physical and spiritual well-being.

 

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