Bianco & Acciaio


Cucina dallo stile personale

La luce come leitmotiv

"Per essere veramente felice una donna ha bisogno di tre amanti: uno più anziano per lo cheque;
uno di mezz’età per lo chiced uno giovane per lo choc"

(Etienne Duclos)

Lo stile “modernista” nell’arredamento ha una data di nascita ben precisa, l’anno 1900, quando l’architetto Charles Rennie Mackintosh di Glasgow fu invitato a Vienna alla mostra della Secessione diretta dal grande pittore Klimt per esporre un interno da lui progettato nel suo personalissimo stile. Era una cosa mai vista prima, una stanza tutta bianca con mobili altrettanto candidi, geometrici e senza decorazioni: un vero choc! Fu quello il vero inizio della modernità che si è espressa in un arredamento concreto prima ancora che in formulazioni teoriche e di principio che
arrivarono solo dopo qualche anno con l’articolo del viennese Loos, “L’ornamento è un delitto” (tanto per essere chiari). Questo tipo di modernità ha stravinto, e oggi dopo più di un secolo, amiamo ancora delle cucine tutte bianche.

1. Cucina, Accademia; frigorifero, Subzero; elettrodomestici, Miele; sedie disegnate dall’Arch.Lucio Micheletti.
2. Cucina, Alno; elettrodomestici, Bosch; frigorifero, L.G.; tavolo, Desalto; sedie, Cattelan.
3. Cucina, Cof Cucine; sedie “Arp 1”, Minotti; lampade a sospensione Fontana Arte; tavolo, Esse 81 su disegno dell’Arch. Gabriele Talpo.

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Pubblicato in FARE

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