Il barbecue

Il barbecue, nella nostra civiltà occidentale moderna, conserva il ricordo ancestrale dell’alba dell’uomo, quando egli, coperto di peli e di pelli andava a caccia armato solo di una rudimentale lancia con punta di selce: quando la preda era vinta, non restava altro che mangiarla cruda dopo averla suddivisa; quale non fu la meraviglia dell’Homo Sapiens quando si accorse che la carne messa sul fuoco e arrostita migliorava di molto le sue caratteristiche! Il primo barbecue di quella lontana era fu semplicemente una buca scavata nella terra in cui venivano messe le braci (che qui vi erano sempre conservate accese affinché la fonte vitale del fuoco non si esaurisse mai) e il primo spiedo fu un semplice ramo grossolanamente sbozzato; e questo “modello” di barbecue si mantenne uguale per molti secoli. L’avvento delle civiltà mediterranee, soprattutto quella greca e quella romana, portò al massimo livello l’uso del barbecue, sia per cucinare tutte le vivande (infatti ogni altro modo di cuocere era praticamente sconosciuto) sia per uso rituale, dato che ogni sacrificio, prescritto per le feste sacre o per invocare la protezione divina da qualche evento negativo o da qualche calamità naturale, prevedeva la cottura dell’animale da sacrificare, ucciso sull’altare, sulle braci che le Vestali tenevano sempre accese affinché il fuoco sacro mai si spegnesse e se il fumo che saliva dal “barbecue sacro” prendeva immediatamente la via del cielo, gli aruspici interpretavano tale fatto come auspicio favorevole (gli dei accettavano il sacrificio); se invece il fumo ristagnava, il presagio era avverso e occorreva provvedere a un nuovo sacrificio. Nei secoli successivi, il significato rituale permane in tutti i popoli nella loro fase di religiosità primitiva (talvolta anche con sacrifici umani), mentre quello utilitaristico-culinario rimase sempre molto importante fino al secolo scorso, anche se alla cottura alla griglia si affiancano altri modi di cucinare carne e pesce; a proposito ci sembra discutibile che altre cotture, come quella al bollore o in umido, siano da segnalare come un deciso progresso dell’arte e della civiltà culinarie, dato che quella alla brace è semplice ed efficace e non carica la pietanza di aggiunte estranee alla naturalità della sostanza  principale; comunque, “tutti i gusti sono gusti” e tutte le opinioni sincere sono rispettabili.

Fu solo l’avvento del gas illuminante usato anche per scaldare e cucinare e la sua diffusione in tutte le case che segnarono una decadenza del barbecue che scomparve dall’uso quotidiano, almeno per chi viveva in città; l’uso della grigliata sulla brace rimase vivo però nelle aree rurali e montane, come significato ancestrale rituale e come modo più sano e più gustoso di apprezzare i cibi genuini. 

E queste esigenze di genuinità e di gusti meno artificiali, assieme alla riscoperta dell’importanza dello spazio aperto attorno alla casa, anche un terrazzo di normali proporzioni o meglio un pezzo di giardino, e quindi di una vita più all’aria aperta e a contatto con la natura o per lo meno con un ambiente non artefatto, hanno portato al nuovo ritorno sulla cresta dell’onda dell’uso del barbecue, in sintonia con questo modo di vivere che tenta di purificare le tossine della civiltà post-industriale con un ritorno alla primitività e alla vita dei pionieri: quale piacere è infatti quello di gustare una croccante braciola cotta sulla brace stando seduti all’aria aperta vivificati dall’ambiente naturale e dal sapore genuino e non sofisticato! Com’è romantico accendere il barbecue, magari improvvisato, sulla spiaggia e trascorrere una serata divertente e deliziosa, cullati dal ritmo delle onde, sotto un cielo lucente di stelle o illuminato dallo splendore latteo della luna! In questo servizio illustriamo idee, soluzioni, proposte per sistemare l’angolo del barbecue (a proposito, la parola “barbecue” pare che derivi da “barbacoa”, termine di origine centroamericana che indica la griglia o l’intreccio di canne oppure, secondo altre fonti, dal fatto che esploratori francesi, sempre in Centro America, apprezzarono i cibi cotti alla brace tanto da gustarli “de la barbe à la queue”) secondo i gusti, le preferenze, le disponibilità di ognuno, con l’augurio di “buon appetito”!

INTERAMENTE IN ALLUMINIO PRESSO FUSO, LUMOS È UN CAMINETTO DA ESTERNI DALLA FORMA ORIGINALE E DALLE CARATTERISTICHE INNOVATIVE. DI MINIMO INGOMBRO, SI ADATTA ANCHE AD AMBIENTI PIÙ RIDOTTI, COME LE TERRAZZE IN CITTÀ, PER ESEMPIO. SI TRASFORMA FACILMENTE IN BARBECUE INFATTI È SUFFICIENTE ROVESCIARE LA PARTE SUPERIORE LASCIANDO CHE LA CAPPA POGGI A PAVIMENTO. SI INSERISCE LA GRIGLIA BARBECUE SUL LATO SINISTRO ED UN PIANO DI APPOGGIO IN LEGNO FORNITO IN DOTAZIONE SULLA PARTE DESTRA…E VOILÀ: IL GIOCO È FATTO. BUON APPETITO! (MONT-EXPORT)

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