Atipici

Tratto da:
99 Idee Casa N°69
Atipici
DiBaio Editore

Il gioco del lavarsi
Un lavandino portatile che sembra provenire da un’altra galassia
È colorato,ha le rotelle per poterlo trasportare e da gioco si trasforma in lavandino: è “Dino”. Chiuso sembra un’astronave che, volando nello spazio della casa, arriva fino al bidé dove atterra. Aperto permette al bambino di lavarsi comodamente. Presenta uno specchio (i bambini amano molto specchiarsi), lo spazzolino, il dentifricio e il bicchiere per sciacquarsi i denti. Nulla di meglio per insegnare ai piccoli la pulizia quotidiana con allegria e, soprattutto, all’altezza giusta.

“Dino”, progettato da Adriano Design , e prodotto da FoppaPedretti, sarà in commercio da dicembre

Un patchwork di vetro opalescente
A tavola con allegria
In interni country, etnici o semplicemente eclettici, la tavola è un punto focale dove la fantasia deve farla da padrona. Il suo centro diventa sublime con un bouquet di fiori composti con arte, ma se non se ne ha il tempo o la voglia, meglio ripiegare su un bell’oggetto che dei fiori abbia la policromia e l’allegria: per esempio un piatto in vetro opalescente, a due strati lavorati a mano e connessi in termofusione, come quello qui presente. All’occorrenza può diventare un porta frutta, magari con mele gialle, rosse e verdi; mentre per delle cene “sushi” può fare da piatto di base su cui poggiare altri piatti di forma quadrata (oggi il mercato ne è pieno). Se poi fate fare una tovaglietta con lo stesso verde e le cospargete di candele cubiche dello stesso rosso, potreste strappare un “oh” di ammirazione anche da ospiti giapponesi doc.

Piatto “Patchworrk” in vetro opalescente , lavorato a mano in due strati con pressofusione, di Elisabetta Vitelli (Milano). Si tratta di produzioni limitate dove ogni pezzo subisce continue varianti.
Prezzo L. 250.000.
“Giova” è il nome di questa lampada portafiori costruita con tre sfere di vetro soffiato secondo un progetto di Gae Aulenti per Fontana Arte (Milano). Prezzo a partire da L. 1.280.000.

Una sfera + 2 mezze
Questa lampada è un portafiori che illumina i fiori dal basso come si usava una volta in teatro.
Gae Aulenti, l’architetto italiano che tanta fortuna ha avuto all’estero, nel 1964 ha disegnato questo “incastro” per Fontana Arte, dove è rimasto in produzione fino ad oggi. Piace perché trasfigura con la sua luce interna qualsiasi cosa ci si metta dentro, soprattutto i grandi fiori a calice come i gigli, che diventano luminosi di luce propria, smaterializzandosi come fiori fantasma. Da non mettere vicino al letto, perché ricorderebbe la veglia per il grande sonno.

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