Arredi di pregio

Qualità e Ambiente
Valuable Furnishings

Servizio fotografico di: Athos Lecce
Architetto: Claudio Sangiorgi

Avere un pavimento di pregio è sempre gradevole, ma quando i pezzi dell’arredo sono importanti, diventa una vera necessità.

Quando si vuole ottenere da un interno un’emozione prima di tutto cromatica, è bene partire dal pavimento.
Se si vuole un cromatismo dai colori caldi, il pavimento in legno è il più indicato: in questo caso è stato usato un legno Doussié rosso vivo che dà l’accordo base a una sinfonia di colori decisi e moderni che sono l’elemento di spicco nella decorazione di questa casa. Le pareti supportano colori altrettanto vivaci: il giallo cromo, l’albicocca, il grigio-celeste che dà sul pervinca, il rosato di una parete curva di mattoni pieni. In questo interno viene usato anche un altro legno, il ciliegio americano, che grazie alle venature accentuate e a un tono rosso chiaro e aranciato si stacca dal doussié con un
effetto di ton sur ton. In ciliegio sono infatti alcuni gradini aerei della scala.

When the desire is to achieve an emotion that is entirely chromatic, it is best to start with flooring. If the objective is a blend of warm colors, wooden flooring is the most recommended. In this case, a lively red Doussiè is the basis for a
symphony of decisive and modern colors that become the element that stands out in this house’s decoration. The walls also hold vivacious colors: chrome yellow, apricot, sky-grey almost periwinkle, the rosy tone of a curved brick wall.
In this interior, American cherry wood is also used and in appreciation of it’s emphasized venation and light red-orange tone, it differentiates itself from the Doussiè with a tone-on-tone effect. Some aerial steps of the staircase are also in cherry wood.

Trattandosi dell’appartamento di un collezionista d’arte moderna e contemporanea, l’architetto ha sottolineato
parecchio l’espressività dei materiali impiegati trattandoli come i colori di una tavolozza, pavimento compreso.

The apartment belongs to a collector of modern and contemporary art. The architect has very much emphasized the expressiveness of the materials used, employing them like colors on a canvas, including the flooring.

La pavimentazione come primo protagonista dell’arredamento, ricercandosi un’armonia con gli altri componenti. Il contesto ha il suo baricentro nelle specie legnose impiegate (Doussiè e Ciliegio americano) che attestano nell’arredo un
impianto certamente massimale. Alcune note cromatiche sono inserite con i piani della scala e le ante della cucina nello scopo di evidenziare la presenza d’elementi funzionali dell’arredo sul piano comunicativo.

The flooring is the protagonist of the furnishings, searching for harmony with the other components.
The milieu has its center of gravity in the types of woods used (Doussiè and American cherry), endorsing the furnishing’s utmost installations. Some chromatic hints are inserted in the steps and the front of the kitchen to exhibit functional elements of the furniture on an outgoing level.

Interrogativi

In cucina, parquet sì, parquet no! Perché nasce questo interrogativo?
Il parquet arreda, il parquet ha fascino, il parquet è caldo, ma per la cucina non è forse un po’ troppo delicato?
A anche un legno resistente come il doussie’, soggetto al continuo passaggio delle persone, alla
caduta di oggetti appuntiti, agli schizzi di acqua e grasso, con il passar del tempo potrebbe cambiare colore e macchiarsi. L’alternativa è quella delle piastrelle, che non hanno pero’ il calore del legno. La piastrella, e nello specifico il grès porcellanato, è ciò che meglio si adatta alla vivibilità di un ambiente così dinamico come una cucina. Il grès è resistente, pratico e con un bassissimo valore di assorbimento d’acqua. Allora che fare?

Una possibile soluzione potrebbe essere quella di utilizzarli entrambi. A ben pensare, infatti, la parte del pavimento più soggetta all’usura è quella vicina al lavello ed ai fuochi. Molti architetti, oggi, propongono di combinare i due materiali in modo da coprire la superficie vicino al piano cottura con le piastrelle ed il resto della stanza con il parquet. Da questa unione, infatti, può nascere sicuramente un bel gioco di forme e colori, da combinare in base allo stile complessivo della cucina. Ma come è possibile avvicinare due materiali così diversi in una stessa stanza? Le alternative possibili sono essenzialmente due, con la variante della fuga per entrambe. La prima soluzione è rappresentata dall’accostamento in linea di parquet e piastrelle, uno di filo all’altro, creando una netta separazione tra le due zone. Questa alternativa è più immediata da realizzare e può essere applicata come buona soluzione visiva soprattutto se la cucina è strutturata con angolo cottura e zona pranzo separate da muri bassi, rientranze o oggetti d’arredamento. Se la stanza è quadrata o rettangolare (forma regolare), allora il passaggio tra i due materiali risulta più gradevole mediante la creazione di motivi ad incastro, con inserti di piastrelle nella parte in legno. Per entrambe le soluzioni, infine, si può prevedere l’uso di una fuga realizzata con tasselli di legno o del materiale della piastrella; tasselli decorativi, con colori e disegni che permettano un passaggio
più graduale tra parquet e piastrella. L.M

In queste immagini la zona di rispetto della cucina è distinta da un pavimento di marmo arabescato che si accosta molto bene con il l’intenso calore del parquet di Doussiè. Eccellente l’interpretazione del mobile polifunzionale, vero baricentro del locale, comprendente la scala di servizio, contenitori, piani d’appoggio e tavolo pranzo. Interessante nota dinamica è la balaustra della scala, in acciaio, realizzata con un disegno geometrico contrapponente linee curve e dritte in una gradevole dicotomia di disegni.

These images depict an area of the kitchen distinguished by Arabesque marble flooring, matching splendidly with the intense warmth of the Doussiè parquet. The interpretation of the multifunctional furniture is the apartment’s center of gravity, including the staircase, containers, counter area, and lunch table. An interesting dynamic note is the steel baluster of the staircase. It was geometrically designed with opposing curves and straight lines in a delightful dichotomy of designs.

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