Arredare è un termine il cui etimo deriva da un vocabolo centroeuropeo che indica l’azione del mettere ordine. È in fondo la prima opera compiuta dall’uomo quando è diventato stanziale: organizzare la natura al proprio intorno. L’arredamento per gli spazi aperti, per conseguenza, non deriva da quello per gli ambienti domestici; è vero piuttosto il contrario. L’arredo della casa è conseguenza del fatto che l’essere umano ha cominciato la sua storia come specie civile “arredando” la natura, cioè rendendola abitabile. Oggi ci si trova di fonte al compito di riarredarla: dopo l’epoca del grande consumismo e del grande inquinamento, il problema storico e sociale è tornare a un equilibrato rapporto dinamico uomo-natura. E si comincia dal giardino di casa dove tavoli e sedie, pergole e ombrelloni, recinzioni e lampioni possono convivere in grande armonia con la vegetazione. E i giardini così strutturati sono un esempio di come l’autonoma vitalità del mondo floreale non stoni, anzi, si integri con l’artefatto, con reciproco arricchimento. L’uso del ferro battuto semplifica il tutto.