ARREDARE CON IL LEGNO


Abitare naturale tra design e artigianato.

Una linea di continuità supera il trauma che la modernità ha portato nella tradizione: con le diverse
essenze lignee si compongono ambienti diversi e sempre nuovi.

UNA PARTE IMPORTANTE DELLA STORIA DEL “MADE IN ITALY” È STATA SCRITTA DA GRANDI MOBILIERI ED EBANISTI. UNA STORIA CHE TUTTORA CONTINUA.

Larice, abete, pino: alberi di montagna che a lungo conservano l’aroma di resina tra le fibre. Massello o lamellare: dal tronco si tagliano assi, travi, centine di varie dimensioni. Spigoli smussati o vivi, linee diritte o modellate: il mobile si compone di parti che si assemblano alla perfezione, la tecnica dei nuovi sistemi di taglio e incastro (o, dove si usa, di incollaggio) si unisce all’antico mestiere manuale tramandato da generazioni di ebanisti. Il design fatto di leggerezza ed essenzialità si incontra con l’alto artigianato. Quella che un tempo era ricerca di gravità materica che dall’ornato attendeva il modo di librarsi in forme espressive – come nel vecchio cassettone della bisnonna o nell’imponente letto dalle alte sponde – oggi diventa agile struttura che trova nelle proporzioni e nel dinamismo un modo d’essere congruo con una vita intessuta di velocità ma anche di luce. Ed ecco quindi letti totalmente privi di testiera e armadi dalle grandi porte – pareti che scorrono su invisibili binari…

1. Letto “Aalto”. Per il benessere: arredi ecologici, RivaViva.
2. Camera da letto essenziale, Centro del rustico – La Maison.
3. Decori, colori, boiserie d’alto artigianato, Il picchio verde.

Ma il legno rimane: congiunge epoche e stili, unisce sensibilità, che magari apparirebbero lontane tra loro, in un unico afflato: la ricerca dell’autenticità. Perché la mano dell’artefice interpreta, ma il materiale parla una sua lingua: quella delle mille venature, delle variazioni di colore che incantano con la loro naturale morbidezza, quel ripetersi di pattern simili ma diversi quando il taglio riprende vari strati dello stesso tronco. E le patine di finitura con oli e cere naturali mantengono intatto il “sapore” della materia viva. La superficie del legno trattato in modo naturale assume valore artistico, al tatto è vellutata e calda, alla vista è variegata in un infinito gioco di onde e strati.

L.S.

 

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